
Quesito sbagliato a Concorso docenti: nuova prova con una domanda
È stata fissata una prova suppletiva per il Concorso docenti 2025 a causa di una domanda sbagliata sottoposta dal MIM: nuova data e proteste
Si sono tenute il 25, 26 e 27 febbraio le prove scritte del nuovo Concorso docenti 2025, chiamato anche Concorso Pnrr2, per i candidati alla scuola secondaria di I e di II grado. Ad essere messi a disposizione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, in queste classi, sono 10.677 posti ordinari e di sostegno, che verranno aggiudicati a chi tra i 202.328 candidati supererà il concorso.
Ma qualcosa è andato storto: una domanda, tra le centinaia sottoposte agli aspiranti prof, era sbagliata. O meglio, non aveva una risposta corretta tra le alternative proposte. Una svista che ha portato il MIM ad emettere un comunicato in cui ha annunciato una nuova data per sostenere una prova suppletiva composta soltanto da una domanda. Non si sono fatte attendere le proteste degli insegnanti.
- Qual è la domanda sbagliata dell'ultimo Concorso docenti
- Quando si terrà la prova suppletiva con una sola domanda: la nota del MIM
- La protesta della Gilda degli Insegnanti
Qual è la domanda sbagliata dell’ultimo Concorso docenti
Un quesito sbagliato può creare scompiglio? A quanto pare sì, se si parla del Concorso docenti 2025. Come spiegato nella nota del Ministero dell’Istruzione, il 25, 26 e 27 febbraio scorso si sono tenute le prove scritte per coloro che si sono candidati ai posti delle scuole secondarie di I e di II grado. Agli aspiranti professori di ciascun turno sono stati sottoposti 50 quesiti a risposta multipla così suddivisi:
- 40 quesiti volti all’accertamento delle conoscenze e competenze in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico;
- 5 quesiti relativi alla conoscenza della lingua inglese;
- 5 domande relative alle competenze digitali finalizzate alla didattica
In totale, sono stati somministrati 300 quesiti, precedentemente validati da una Commissione nazionale composta da docenti universitari, dirigenti tecnici, dirigenti scolastici e docenti.
Ma non è andato tutto liscio: al termine delle prove scritte, sono giunte al MIM 43 segnalazioni relative a quesiti ritenuti non corretti dai candidati. Di tutti i quesiti attenzionati, a seguito di un’attenta e approfondita valutazione, uno è stato ritenuto sbagliato.
Quale? È il quesito numero 4, somministrato nel turno pomeridiano del 27 febbraio. La Commissione Nazionale ha constatato l’assenza della risposta corretta tra le quattro proposte. In particolare, la domanda era: “La diffusione d’identità è attribuita a: Jean Piaget, John Bowlby, Milton Erikson, Sigmund Freud”. In realtà, la risposta corretta era Erick Erikson e non “Milton Erikson”.
Quando si terrà la prova suppletiva con una sola domanda: la nota del MIM
“Nel rispetto del principio della par condicio e a tutela degli interessi di tutti i partecipanti distribuiti sui sei turni – ha annunciato il MIM nel comunicato -, si ritiene necessario procedere all’annullamento del quesito in questione, senza attribuire alcun punteggio a prescindere dalla risposta data (o non data), e svolgere una prova suppletiva consistente nella somministrazione di un quesito sostitutivo del quesito n. 4 riconosciuto come errato a coloro che hanno sostenuto la prova nel turno pomeridiano del 27 febbraio”.
Quando avrà luogo la prova suppletiva? Il 5 maggio 2025. Verrà notificata ai candidati con un apposito avviso pubblicato sul portale INPA. Ma attenzione, non si tratta di una prova obbligatoria: “I destinatari della prova suppletiva che decidessero di non parteciparvi manterranno il punteggio conseguito nella prova svolta, senza conteggiare il quesito errato”, ha annunciato il ministero dell’Istruzione, guidato da Giuseppe Valditara. “Inoltre, ai candidati interessati a sostenere la prova suppletiva sarà comunicato, tramite avviso degli Uffici scolastici regionali pubblicato sul portale INPA, l’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati e della durata della prova”.
La protesta della Gilda degli Insegnanti
“Sconvolge l’ennesima dimostrazione di superficialità e disorganizzazione da parte del MIM in merito al concorso ordinario per la scuola secondaria Pnrr2”, ha denunciato il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Vito Carlo Castellana, come riportato da La Repubblica.
A proposito della prova suppletiva, la Gilda ha lamentato le difficoltà che potrebbero incontrare i candidati: “Una toppa peggiore del buco -ha dichiarato Castellana – che sottopone gli aspiranti ad inevitabili ricadute psicologiche e logistiche, costringendo alcuni, oltretutto, a spostarsi anche per centinaia di chilometri, al fine di partecipare ad una prova suppletiva basata su una sola domanda, causando anche gravi danni economici ”.
“Un errore che non doveva esistere e sconcerta se si pensa che questa procedura concorsuale è determinante per il futuro professionale di migliaia di docenti – ha proseguito il coordinatore della Gilda -. Come può una Commissione nazionale, composta da docenti universitari, dirigenti tecnici, dirigenti scolatici e docenti, aver validato un quesito senza alcuna risposta corretta?”.
Come risolvere il problema? Secondo il sindacato “è necessario un urgente ripensamento complessivo delle modalità di gestione dei concorsi, oltre all’apertura di un tavolo di confronto con il Ministero. I docenti meritano di essere trattati con rispetto e attenzione, altrimenti è inutile parlare di Scuola di qualità. La Gilda seguirà l’evolversi della situazione e chiede che siano individuate le responsabilità, anche al fine di valutare ogni via legale utile alla tutela dei candidati penalizzati”, ha concluso Vito Carlo Castellana.