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Salute mentale, l'appello del Presidente Mattarella alle scuole Fonte foto: Ansa

Salute mentale, l'appello del Presidente Mattarella alle scuole

Per la Giornata Mondiale della Salute Mentale, Sergio Mattarella ha sottolineato quanto il tema venga "ancora troppo spesso trascurato": cos'ha detto

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Il 10 ottobre è stata la Giornata Mondiale della Salute Mentale, in occasione della ricorrenza il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha evidenziato quanto il tema venga “ancora troppo spesso trascurato. Il pregiudizio e la disinformazione che la circondano impediscono a molti di farsi aiutare. Si tratta di donne e uomini che, pur vivendo tra noi, continuano a soffrire in silenzio”. In una nota del Quirinale si legge invece che la Giornata “sottolinea l’importanza del benessere mentale come parte integrante della nostra salute, presupposto imprescindibile per una vita soddisfacente ed equilibrata”.

Le parole di Sergio Mattarella sulla salute mentale

Il Presidente della Repubblica ha parlato dell’importanza della sensibilizzazione e del ruolo delle comunità. “Datori di lavoro, scuole, istituzioni e comunità hanno un ruolo cruciale perché il benessere mentale è responsabilità collettiva e ciascuno è chiamato a fare la propria parte per costruire una società più consapevole, inclusiva e solidale”, ha spiegato.

Il Capo dello Stato ha anche ricordato “l’approccio innovativo di Franco Basaglia, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita, l’Italia ha tracciato politiche più rispettose dei diritti delle persone con disturbi psichici e ha aperto la strada a una nuova concezione della salute mentale basata sull’inclusione sociale, l’autonomia dei pazienti e il supporto all’interno della comunità”.

Poi Mattarella ha centrato il discorso sulle persone più giovani: “Il pregiudizio e la disinformazione che circondano” il tema della salute mentale “impediscono a molti di farsi aiutare. Si tratta di donne e uomini che, pur vivendo tra noi, continuano a soffrire in silenzio. E il fenomeno è ancora più preoccupante quando interessa giovani che, in un mondo iperconnesso e competitivo, si trovano ad affrontare una pressione spesso insostenibile”. “È necessaria una rete di supporto adeguata ai bisogni delle persone con disturbi mentali, anche per sostenere le famiglie che ogni giorno si trovano ad affrontare un enorme carico emotivo e fisico”, ha concluso.

Perché è importante la Giornata Mondiale della Salute Mentale

La Giornata della Salute Mentale è stata istituita, per la prima volta, il 10 ottobre 1992, è promossa dalla World Federation of Mental Health – Federazione Mondiale della Salute Mentale – e supportata dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS).

Gli obiettivi di questa ricorrenza sono quelli di aumentare la consapevolezza sui problemi di salute mentale in tutto il mondo, mobilitare gli sforzi a sostegno della salute mentale, combattere stigma e discriminazioni.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia o infermità”.

A oggi sopravvivono ancora numerosi pregiudizi riguardo alla richiesta di aiuto o il rivolgersi a psicologi o specialisti per prendersi cura della propria salute mentale. Farlo è invece importante perché il benessere psichico gioca un ruolo nell’aumentare la propria autostima e, spesso, il senso di fiducia può essere un buon indicatore di uno stato mentale sano. Una persona con un buono stato mentale è meno stressata, più produttiva e più proiettata a dedicarsi ai propri hobby e a mantenere alta la propria qualità della vita. Stare bene con se stessi aumenterebbe anche la concentrazione e l’ottimizzazione del proprio tempo oltre a farci essere più felici.