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Sciopero scuola Fonte foto: iStock

Sciopero scuola 23 febbraio 2024: gli orari, i motivi e i disagi

Indetto per venerdì 23 febbraio uno sciopero generale che riguarda anche il mondo della scuola: dagli orari alle motivazioni, quello che c'è da sapere

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

È stato indetto per la giornata di oggi, venerdì 23 febbraio 2024, uno sciopero generale nazionale che riguarda anche la scuola. Orari, motivazioni e disagi: ecco tutto quello che c’è da sapere.

Sciopero 23 febbraio: orari e modalità dello stop

Proclamato uno sciopero generale nazionale di 24 ore per la giornata di oggi, venerdì 23 febbraio.

La protesta, annunciata dai sindacati Si Cobas, A.l. Cobas, Lavoratori metalmeccanici organizzati, Sindacato generale di classe, Slai Prol Cobas, Sindacato operai autorganizzati e Fao Cobas, coinvolge tutti i lavoratori dei settori pubblici e privati, comprendendo dunque anche le scuole, i trasporti, la sanità e gli uffici pubblici.

La nota delle sigle sindacali ha annunciato un’astensione dal lavoro “dalle ore 00.01 alle ore 23.59 di venerdì 23 febbraio“.

Le motivazioni dello sciopero della scuola

Come detto, anche il mondo della scuola si ferma per l’intera giornata. Possono partecipare alla protesta sia gli insegnanti sia il personale scolastico non docente.

Le motivazioni alla base dello sciopero nel settore scuola sono: la carenza di organico del personale, la precarietà degli insegnanti, l’aumento dei carichi di lavoro ed il dimensionamento scolastico.

Ovviamente, non è possibile conoscere in anticipo l’entità delle adesioni allo sciopero, e dunque se sia possibile o meno garantire il regolare svolgimento delle lezioni e del servizio di vigilanza per l’intera giornata di oggi.

Si ricorda che alcuni istituti scolastici pubblicano avvisi riguardo agli scioperi, in cui possono esserci informazioni utili sulla tenuta del servizio durante la giornata di protesta. Si consiglia di controllare i siti degli istituti scolastici per avere informazioni in merito.

Sciopero scuola 23 febbraio: la nota del ministero

Con una nota pubblicata sul proprio sito, il ministero dell’Istruzione del Merito ha confermato lo sciopero del 23 febbraio. Nel comunicato. il ministero ha tenuto a ricordare che, “poiché, le azioni di sciopero interessano il servizio pubblico essenziale ‘istruzione’, di cui all’articolo 1 della legge 12 giugno 1990, n. 146, e alle norme pattizie definite ai sensi dell’articolo 2 della legge medesima, il diritto di sciopero va esercitato in osservanza delle regole e delle procedure fissate dalla citata normativa”.

Sciopero 23 febbraio: a rischio anche il trasporto pubblico

Lo sciopero riguarda anche gli uffici pubblici, i trasporti e la sanità. Per quanto riguarda i trasporti pubblici, le fasce orarie di garanzia — dove treni, autobus, tram e metropolitane sono operativi regolarmente — vanno dalle 6 del mattino fino alle 9 e dalle 18 alle 21. Dall’inizio del servizio fino alle 6, dalle 9 alle 18 e dalle 21 fino alle 23.59 del 23 febbraio, possono verificarsi disagi come ritardi nella circolazione o, nella peggiore delle ipotesi, cancellazioni su alcune tratte.

Rimanendo nel settore dei trasporti pubblici, Ferrovie dello Stato ha specificato l’elenco dei treni coinvolti, che sono consultabili sul sito di Trenitalia. Come succede in questi casi, alcuni disagi possono interessare la ripresa della circolazione all’inizio e al termine delle fasce di garanzia. I treni partiti prima dell’inizio della sciopero devono arrivare a destinazione se il percorso prevede la durata inferiore all’ora, altrimenti il servizio termina nell’ultima stazione disponibile.

Le motivazioni dello sciopero variano a seconda del sindacato che lo ha indetto. Oltre ai motivi sopra specificati per il mondo della scuola, tra le altre ragioni ci sono: la guerra in Ucraina e la questione israelo-palestinese (fra i temi internazionali), ma anche la questione della sicurezza sul lavoro, soprattutto dopo il crollo nel cantiere di Firenze che ha portato alla morte di 5 persone. Infine, la richiesta di salari più alti.