Salta al contenuto
Scuola, l'allarme del Codacons su prezzi dei libri e su studenti iStock

Scuola, l'allarme del Codacons su prezzi dei libri e su studenti

Il Codacons segnala che la spesa sui libri di testo è cresciuta in modo esponenziale in dieci anni mentre la popolazione scolastica è calata

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

L’anno scolastico sta per ricominciare e, come sempre in questo periodo, le famiglie con figli in età scolare iniziano a fare i conti sulla spesa per libri scolastici, quaderni, diari, zaini e astucci. Il problema dei costi della scuola è dibattuto da anni con i vari governi che si sono succeduti che hanno cercato di intervenire per mantenere i prezzi del materiale scolastico entro una certa soglia, introducendo dei tetti massimi. Complice il Covid e l’inflazione, i costi sembrano continuare a salire e il Codacons denuncia un aumento esponenziale in 10 anni dei prezzi dei libri di testo.

Quanto è aumentata la spesa sui libri di testo

Il Codacons segnala che, nonostante la popolazione scolastica sia calata negli anni del 7%, la spesa delle famiglie per l’acquisto dei libri scolastici è cresciuta del 13% in dieci anni, portando l’esborso a una media di 580 euro l’anno a studente per le scuole medie e 1.250 euro annui per le superiori.

I dati sono contenuti nella relazione preliminare dell’Antitrust sull’editoria scolastica. Secondo l’associazione dei consumatori, il primo elemento che balza all’occhio è l’andamento inversamente proporzionale tra la spesa sostenuta dalle famiglie per l’acquisto di libri e la popolazione scolastica.

Si segnala che nel 2024 il giro d’affari delle vendite di libri di testo è stato pari a circa 800 milioni di euro, con un incremento complessivo in valore di circa il 13% nell’arco di un decennio. Tuttavia tra il 2019 e il 2024 si è registrata una diminuzione di quasi 600.000 studenti pari a una perdita del 7%.

Il Codacons riporta che a far impennare i costi in capo alle famiglie sono state diverse criticità che investono il settore dell’editoria scolastica. Ad esempio, come rileva l’Antitrust, "il mercato risulta fortemente concentrato, con i primi quattro gruppi (Mondadori, Zanichelli, Sanoma, La Scuola) che coprono quasi l’80% del mercato complessivo".

Inoltre chi sceglie il prodotto, ovvero i docenti, non lo paga. Pesa poi l’elevata incidenza delle nuove adozioni da un ciclo all’altro, ossia i cambiamenti nei testi adottati dai docenti, pari al 35% nelle scuole medie e addirittura al 40% alle superiori, e il fenomeno delle nuove edizioni e novità, cioè versioni rinnovate di produzioni già esistenti o vere e proprie novità editoriali, che ogni anno riguardano il 10% dei libri scolastici.

Questi aspetti riducono le possibilità di riutilizzo di un testo scolastico, ma farebbero anche sorgere dubbi circa "condotte opportunistiche – scrive l’Antitrust citato da Codacons – nella variazione di opere scolastiche attraverso nuove edizioni. Nella sua vigente formulazione, l’art. 25 del Codice AIE, con il suo generico riferimento alle modifiche di "contenuti" che possono legittimare la pubblicazione di una nuova edizione, lascia infatti grandi margini di discrezionalità agli editori".

La denuncia del Codacons sulle riforme

Il Codacons, riguardo alla spesa sui libri di testo, denuncia anche il flop delle riforme finora adottate, compresa l’adozione di libri digitali.

Secondo l’Antitrust, riporta l’associazione, "i tetti di spesa, previsti in appositi atti ministeriali per limitare l’impatto economico dei libri scolastici, si sono rivelati inefficaci: i collegi-docenti sono chiamati a rispettare tali tetti ma non sono presidiati da idonei strumenti di controllo […] Le iniziative di autodisciplina sin qui poste in essere dall’AIE in proposito non sono risultate né chiarificatrici né tantomeno efficaci: l’art. 25 del codice AIE, che dovrebbe definire quando un’edizione può dirsi "nuova", risulta infatti vago e difficilmente verificabile, dal momento che il requisito del 20% di variazione nei contenuti è interpretabile in modo ampio e soggettivo, potendo comprendere anche le modifiche grafiche […] Il libro cartaceo continua a dominare le preferenze dei docenti, mentre le adozioni di soli ebook restano marginali".

"L’analisi preliminare dell’Antitrust aiuta a comprendere le cause della stangata che ogni settembre attende gli italiani che hanno figli in età scolastica – ha commentato il Codacons – Risultati che, purtroppo, confermano le tante denunce lanciate dalla nostra associazione e rimaste finora inascoltate".