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Vacanze estive con 3 mesi senza scuola: la nuova "soluzione" Fonte foto: iStock

Scuola, mini vacanze durante l'anno: quando potrebbero esserci

L’assessora regionale dell'Emilia Romagna alla Scuola ha parlato della sospensione delle lezioni e del rientro a scuola anticipato

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Il tema delle vacanze scolastiche è molto dibattuto tra chi pensa che quelle estive siano troppo lunghe, chi ritiene che i bambini e i ragazzi debbano invece avere il giusto tempo per riposarsi e svagare la testa prima di rimettersi a studiare. Mentre continua a essere accesa la polemica sul presunto “spring break“, Isabella Conti, l’assessora alla Scuola della regione Emilia Romagna ha proposto una soluzione riguardo l’assenza estiva da scuola.

La proposta per accorciare le vacanze estive

Isabella Conti è intervenuta sul tema delle mini vacanze a margine dell’incontro in Regione con l’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze dell’Emilia-Romagna.

L’assessora ha chiarito che non ci saranno riforme del calendario scolastico per il 2026/27 “calate dall’alto” perché altrimenti si rischia un “fallimento“.

Isabella Conti ha spiegato che, per rispondere alle diverse richieste dei genitori e degli insegnanti, bisogna valutare bene modi e tempi per introdurre modifiche riguardo alle vacanze da scuola.

Secondo l’assessora alla Scuola bisogna “pensare a come adattare le scuole per fare una settimana in più a giugno e lo stesso vale per l’anticipazione di qualche giorno a settembre“. In questo caso si ridurrebbero i tre mesi di vacanza di un paio di settimane.

Quali sono le difficoltà nel rivedere il calendario scolastico

Nel rivedere il calendario scolastico ci sono diverse difficoltà, per esempio, se i genitori chiedono di ridurre le vacanze estive, gli insegnanti segnalano che a giugno le scuole sono già troppo calde.

Riguardo alla pausa primaverile, Conti segnala che “non ha senso farla in primavera perché in quel periodo c’è già Pasqua”.

Le famiglie chiederebbero quindi una sospensione delle lezioni tra la fine del primo e l’inizio del secondo quadrimestre per permettere di recuperare chi ha avuto difficoltà nella prima metà dell’anno scolastico. Per l’assessora, “in un contesto nel quale ci lecchiamo le ferite sull’abbandono scolastico e abbiamo un aumento del 286% dei disturbi legati all’ansia, ho detto che è una proposta che la Regione vuole considerare, a fronte però dei tavoli che inevitabilmente dobbiamo fare con tutte le parti in causa”.

La Regione Emilia Romagna, stando alle parole di Isabella Conti riportate su Il Resto del Carlino, sembra essere indirizzata verso l’ascolto di tutte le parti per cercare “di armonizzare tutte le posizioni“.

Calendario scolastico 2025 – 2026, quando iniziano le scuole

Intanto sono già note le date in cui si riapriranno le scuole per l’anno scolastico 2025/2026. Come sempre si torna tra i banchi a settembre, ma in giornate diverse a seconda della regione.

In Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria, gli istituti scolastici riapriranno il 15 settembre. Si tratta di undici regioni su venti, praticamente la maggioranza.

I primi studenti a rientrare in classe saranno coloro che frequentano scuole nella provincia autonoma di Bolzano che riapriranno l’8 settembre, seguiti da Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto, il 10 settembre.

L’11 settembre riapriranno anche gli istituti scolastici del Friuli Venezia Giulia e il 12 settembre quelli della Lombardia.

Gli ultimi a rimettere piede nelle aule saranno, il 16 settembre, gli studenti di Calabria e Puglia. La Basilicata è invece l’unica regione a non aver ancora comunicato le date di riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2025/2026.