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Laurea e diploma iStock

Si diploma a giugno e si laurea a ottobre: la storia di Anna

Una giovane studentessa ha conseguito a soli diciotto anni una laurea triennale con valutazione 110 su 110 a pochi mesi dal diploma di maturità

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

In Italia è possibile diplomarsi e laurearsi a pochi mesi di distanza. È quanto ha fatto una ragazza di 18 anni che ha ottenuto il titolo di dottoressa con il massimo dei voti. Come è stato possibile? La giovane si è diplomata alla scuola superiore a giugno e poi ha terminato il percorso “universitario” al Conservatorio di musica a ottobre.

Il diploma e la laurea di Anna

Anna La Croce è una giovane originaria di Catanzaro che ha ottenuto una laurea triennale a soli diciotto anni. La studentessa, per di più, è stata valutata con la votazione 110 su 110.

La ragazza ha conseguito il titolo in Didattica della Musica al Conservatorio di Messina e potrebbe essere la laureata più giovane non solo dello stesso Conservatorio ma anche di tutta l’Italia.

La cosa interessante è che Anna si è diplomata in un istituto paritario a Taormina, sempre con il massimo dei voti, solo qualche mese fa ovvero durante la Maturità 2025.

Il risultato è stato raggiunto anche grazie al progetto “Artista per Passione”, che le ha permesso di coniugare studio e musica, continuando a coltivare il suo sogno artistico senza rinunciare all’eccellenza scolastica.

Il racconto di Anna sul bullismo

Anna è una cantante e influencer e, come riporta Calabria diretta news, durante l’adolescenza ha dovuto affrontare episodi di bullismo. È stata proprio la musica a permetterle di affrontare le difficoltà e darle la forza di andare avanti.

“La musica mi ha insegnato a credere in me stessa e a non smettere mai di sognare. Questo traguardo non è solo mio: è il risultato di un percorso di crescita, di sacrifici e di amore per ciò che faccio. Voglio essere la prova che anche dal dolore può nascere qualcosa di meraviglioso”, ha raccontato l’artista.

Proprio attraverso la sua musica, Anna racconta il suo vissuto e le sue emozioni. Le sue canzoni trattano temi di grande valore sociale. Per esempio nel brano “Ci sono anch’io” si parla del bullismo, mentre “L’amore non è violenza” è dedicato a Giulia Cecchetin e alle vittime di violenza di genere.

Adesso la giovane intende continuare il suo percorso con la Biennale di Didattica della Musica al Conservatorio Corelli e il Canto Pop-Rock al Conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terinese.

Il suo obiettivo è unire studio, arte e impegno sociale, dimostrando come la musica sia un potente veicolo di cambiamento e sensibilizzazione.

“La musica è la mia verità. È ciò che mi ha salvata e che voglio usare per dare forza a chi, come me, ha avuto paura ma ha scelto di non smettere di crederci”, ha raccontato Anna.

Perché il conservatorio equivale alla laurea

Il conservatorio è un’istituzione scolastica di livello pari a quello di un ateneo universitario. Forma e prepara sia musicisti che direttori d’orchestra, oltre che cantanti e tecnici del suono. Non è facile accedere a questa scuola di musica come non lo è conciliarla con il percorso d’istruzione obbligatorio.

Il passaggio dal vecchio ordinamento del conservatorio a quello attuale ha modificato anche la durata dei corsi di studio. Più brevi, ma non meno impegnativi. Con la riforma dei conservatori, il diploma accademico di I livello equivale a una laurea triennale, mentre uno di II livello a una laurea magistrale o specialistica.