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insegnante Fonte foto: 123rf

Sostegno, novità per le supplenze. Si punta alla continuità

Novità per le supplenze di sostegno. Ecco cosa potrebbe cambiare.

Danila Franzone

Danila Franzone

ESPERTA DI EDUCAZIONE

Amante della scrittura a tutto tondo, lavoro da anni come web content editor e writer con un’attenzione particolare alla scuola, alla crescita personale e ai bambini con bisogni speciali. Nel tempo libero amo leggere libri di ogni genere e scrivere per progetti legati alla cucina e al benessere in tutte le sue forme.

La situazione delle scuole italiane, per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno, è critica ormai da diverso tempo. Per questo motivo, si sta cercando in tutti i modi di trovare delle soluzioni ad alcuni dei problemi più incalzanti. A tal riguardo, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha reso noto l’intento di promuovere la continuità didattica attraverso la conferma sullo stesso posto dei supplenti di sostegno.

Una mossa cui si auspicava da tempo e che rientra tra quelle previste per migliorare il percorso scolastico, rendendolo maggiormente fruibile dagli studenti e aperto alle diverse necessità. Scopriamo, quindi, quali sono gli interventi pensati da Valditara, come possono essere applicati e cosa comporteranno una volta attivi.

Sostegno, la mossa per rendere i supplenti stabili

Tra gli aspetti più importanti che riguardano l’istruzione scolastica c’è quello legato agli studenti diversamente abili o disagiati e che, quindi, necessitano di un aiuto di sostegno. Fino a oggi, infatti, quanto messo in atto è risultato insufficiente per garantire loro quanto occorre al fine di poter godere di tutti gli strumenti necessari per l’apprendimento scolastico. Un aspetto che il Ministro dell’Istruzione e del Merito conosce bene e sul quale sta lavorando già da un po’.

Proprio in questi giorni, ad esempio, ha parlato del fondo stanziato per le scuole paritarie e del quale una parte sarà rivolta proprio all’accoglienza degli studenti più bisognosi dal punto di vista didattico. C’è però un’altra iniziativa che Giuseppe Valditara sta portando avanti. E si tratta del rendere continui sul posto i supplenti di sostegno, migliorando così la continuità didattica che, al momento, è estremamente carente.

Cosa è previsto per la continuità scolastica per il sostegno e le supplenze

L’intervento, già annunciato da Valditara, rientra nel prossimo decreto semplificazioni e mira a creare una corsia preferenziale per i supplenti di sostegno annuali , fino al 30 giugno e su richiesta delle famiglie. Il tutto, ovviamente, dietro consenso dell’insegnante. A questo dovrebbe poi seguire un lavoro sul regolamento stesso delle supplenze volto a pensare alla permanenza dei supplenti di sostegno per tutto il ciclo scolastico. Tra le possibilità, non ancora confermate, c’è quella di far accedere al TFA sostegno anche i docenti che non hanno l’abilitazione e tutto a condizione di frequentare i corsi abilitanti al primo avvio.

Un cambiamento che può sembrare facile ma che necessita sicuramente di tutta una serie di calcoli e di incastri che andranno studiati a fondo. Valditara, però, si dice positivo sulla questione e certo che con i dovuti cambiamenti la situazione potrà cambiare in meglio. Offrire una continuità, dopotutto, garantirebbe anche la possibilità di avere già dall’inizio dell’anno un supplente di sostegno, senza il rischio di ritrovarsi (come spesso accade) senza nessuno per le prime settimane. La scuola italiana, al momento, ha infatti diverse lacune per ciò che concerne le supplenze in generale e ancor più per quelle di sostegno. Un problema che una volta risolto migliorerebbe senza alcun dubbio la qualità dell’apprendimento, rendendo la scuola quel luogo, spesso paventato da Valditara, che sia accessibile a tutti e che offra a ogni studente le stesse possibilità, indipendentemente dal punto di partenza.