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Studente fa gesto della pistola contro Meloni in Senato: è bufera

Uno studente, mentre era in visita con la scuola al Senato, ha mimato il gesto della pistola contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Uno studente, che insieme ai compagni di scuola e alle insegnanti stava assistendo ad una seduta del Senato, ha fatto il gesto della pistola contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed è scoppiata la bufera. Ecco cosa è successo.

Studente mima gesto della pistola contro Meloni al Senato

È successo tutto in pochi secondi ma, nonostante questo, il gesto di uno degli studenti del Liceo scientifico Righi di Roma, che assistevano ad una seduta del Senato, non è passato inosservato. Né ai docenti, né all’Aula, né alle telecamere.

Il giovane in questione ha mimato il gesto della pistola verso la premier Giorgia Meloni, impegnata nelle comunicazioni ai senatori in vista del Consiglio europeo. Un’insegnante è immediatamente intervenuta, abbassando il braccio al ragazzo. Questo però non è bastato. Alcuni parlamentari hanno visto il gesto, ripreso anche dalle telecamere, e lo hanno segnalato al presidente del Senato Ignazio La Russa.

Le reazioni di La Russa e Meloni al gesto della pistola

“Mi corre l’obbligo di segnalare un gesto non proprio elegante, voglio essere ‘light’, avvenuto mentre salutavo gli studenti di una scuola di Roma – ha commentato in Aula La Russa -. Da parte di uno studente ci sono state due dita e il pollice alzato verso il premier, immediatamente represso da una delle insegnanti, che mi piace qui segnalare per condannarlo nella maniera più decisiva anche se si tratta di un ragazzino”.

Anche Giorgia Meloni, prendendo la parola prima delle dichiarazioni di voto, ha accennato all’episodio: “Grazie per la solidarietà – ha detto -. Su quanto accaduto non ho nulla da aggiungere, mi colpisce che un gesto del genere avvenga in un’Aula come questa nel giorno dell’anniversario della morte di Marco Biagi, un servitore dello Stato che ha pagato con la vita la sua disponibilità verso le istituzioni”.

Cosa ha detto la preside della scuola sullo studente

Il caso non si è chiuso lì. La preside del Liceo Righi di Roma, Cinzia Giacomobono, ha parlato all”Ansa’ di “un provvedimento disciplinare” nei confronti del ragazzo. “Nel nostro liceo – ha spiegato la dirigente scolastica – sappiamo che ci sono studenti di sinistra estrema, critici verso il governo, e studenti di estrema destra. Non è prevedibile tutto quello che i ragazzi possono fare, noi insegniamo loro ogni giorno i valori della democrazia e del rispetto”.

La preside Giacomobono ha aggiunto che sarà il Consiglio di classe a valutare come procedere nei confronti dello studente in base al regolamento di istituto e alla “gravità di quanto compiuto”. E ha concluso: “Ci dispiace, chiediamo scusa, nessuno se l’aspettava”.

Le parole dello studente che ha fatto il gesto della pistola contro Meloni

Mi scuso, ma il dissenso nei confronti di questo Governo e di questa classe politica rimane”, ha detto lo studente in un’intervista rilasciata a ‘La Repubblica’, affermando che, se potesse tornare indietro, non rifarebbe mai quel gesto.

È stata una cavolata – ha spiegato -. Non volevo minacciare nessuno, è un gesto che ha radici precise di lotta, ma oggi non ha un connotato violento come invece poteva averlo in passato”. Il ragazzo ha proseguito riconoscendo che “si è trattato di un gesto sbagliato per esprimere il mio dissenso nei confronti dei presenti”.

“In generale – ha aggiunto -, non mi pento di aver espresso il mio dissenso, avrei potuto farlo col pugno alzato e forse questo casino non sarebbe successo”.