
Studenti distratti all'interrogazione: la reazione di Schettini
Prof Schettini ha pubblicato un video in cui spiega ai giovani perché distrarsi durante l'interrogazione di un compagno sia controproducente
Molti studenti, quando il prof individua la persona da interrogare, tirano un sospiro di sollievo, in particolare se non si è estremamente preparati. Mentre il compagno risponde alle domande dell’insegnante c’è poi chi si distrae, chi chiacchiera con il vicino di banco o chi si dedica a fare disegni o a fantasticare sulla giornata, senza prestare attenzione a quanto sta accadendo alla cattedra. Secondo prof Schettini, questo atteggiamento è sbagliato e controproducente per se stessi.
Cosa dice prof Schettini sulle interrogazioni
In un video pubblicato sui social, risalente all’anno scolastico 2023/2024 e ripubblicato anche quest’anno, prof Schettini ha parlato agli studenti che restano seduti al loro posto durante le interrogazioni di altri compagni.
“Aprite gli occhi quando siete a posto – ha detto il docente di fisica – non state lì a fa’ il taglio e cucito. L’interrogazione, per voi che siete a posto, è oro colato. È oro colato perché alla fine io, ma sono sicuro che tutti gli altri docenti ragionano alla stessa maniera, facciamo sempre le stesse domande”.
Schettini ha specificato che naturalmente in ogni domanda si ragiona, però “io mi domando perché, sono quasi venti anni che insegno, e voi cadete sempre sulle stesse cose“.
Il prof ha dato quindi una risposta a questo quesito: “Perché dal posto dovete essere connessi, anche e soprattutto durante le interrogazioni. Questa roba che sto chiedendo oggi alla lavagna, io la chiederò altre 150 miliardi di volte all’interrogazione perché questa roba, che poi è matematica quindi un 2X1, è un supermercato, stai prendendo anche un concetto di matematica, la chiederò anche altre volte”.
Schettini ha quindi invitato gli studenti ad ascoltare le interrogazioni, provare a rispondere a mente e ad ascoltare senza distrarsi perché è un modo di apprendere.
Come reagire a un voto insufficiente secondo Schettini
Recentemente l’influencer della fisica ha ricondiviso anche un altro video su come reagire a un voto insufficiente. Il prof ritiene che se un giorno si va male a un’interrogazione è “una gran fortuna” perché da quel momento di può prendere in mano la situazione e dire “ok, devo darmi da fare”.
“Prendi questa interrogazione insufficiente come una sgrollata – ha affermato Schettini – cioè una sgrollata. Dici: Ok, perfetto, ho capito che non mi sto dando da fare”. Parlando con lo studente che ha preso un’insufficienza nell’interrogazione di fisica con lui ha poi aggiunto: “Bello, strong, forte: tirati su da sto 5, che era un 4, non era un 5″.
In merito alla valutazione, prof Vincenzo Schettini ha anche puntualizzato agli studenti che lui, all’inizio dell’anno scolastico tende a non dare voti né troppo alti né troppo bassi “perché chi va bene non si deve sentire Einstein e chi va male non deve sentire di avere qualche pezzo in meno rispetto agli altri. Perché a te non manca assolutamente niente“.
La distrazione è una trappola per i giovani
In un’intervista a La Stampa, Schettini era tornato sul tema della distrazione evidenziando come sia una trappola per i giovani. In realtà i tranelli sono tre.
Il primo è appunto il livello di distrazione che crea lo smartphone per gli adolescenti. Per il prof i ragazzi e le ragazze di oggi “non hanno più i momenti che chiamavamo di noia. Appena si prova la noia si compensa con il cellulare”.
Ma questo atteggiamento “è dannoso” perché la noia “è fondamentale per attivare la creatività”.
La seconda trappola “è che oggi non si accompagnano più i figli in bottega o nei campi, permettendo loro di appassionarsi ad alcuni mestieri, come il calzolaio, il parrucchiere o l’agricoltore”. Alle precedenti è legata anche la terza trappola rappresentata dall’assoluta “lontananza dalle attività artistiche“, che sono fondamentali per la creatività.