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studio musica Fonte foto: 123rf

Studio della musica a scuola: ecco perché è utile a tutte le età

Tutto quel che c'è da sapere sui benefici dati dallo studio della musica a scuola.

Danila Franzone

Danila Franzone

ESPERTA DI EDUCAZIONE

Amante della scrittura a tutto tondo, lavoro da anni come web content editor e writer con un’attenzione particolare alla scuola, alla crescita personale e ai bambini con bisogni speciali. Nel tempo libero amo leggere libri di ogni genere e scrivere per progetti legati alla cucina e al benessere in tutte le sue forme.

Negli ultimi anni si sta dando sempre maggior importanza allo studio della musica a scuola. Ciò è legato al fatto che si tratta di una materia in grado di ampliare più competenze di quanto si pensi, contribuendo al contempo al benessere degli studenti. Scopriamo, quindi, quali sono gli effetti benefici di questa materia.

Studio della musica a scuola: perché è tanto importante

Anche se non tutti ne sono consapevoli, sempre più studi hanno portato all’evidenza del fatto che lo studio della musica a scuola sia equiparabile a quello di materie come la matematica o la lingua straniera. Attraverso lo studio delle note, del solfeggio e di tutto ciò che è correlato a questa materia, gli studenti riescono infatti ad ampliare le capacità di comprensione, di analisi e di sintesi. E tutto divertendosi mentre imparano. Andando più nello specifico, lo studio della musica (affiancandovi quindi anche quello di uno strumento) è in grado di aumentare le capacità di logica, di analisi e di organizzazione delle idee. Tra le altre cose, contribuisce anche ad aumentare la memoria, a migliorare le capacità di lettura e a espandere quelle che sono ormai note come intelligenze multiple.

Chi allo strumento preferisce il canto può contare su un’implementazione del fraseggio, del vocabolario e della capacità di stare tra gli altri. Inoltre, la musica in generale favorisce il processo di critica, diminuisce l’ansia da prestazione e, se suonata in gruppo, contribuisce a sviluppare la socializzazione. In tutto ciò, l’ora di musica è percepita come un momento di svago (nonostante il tanto studio che c’è dietro) e dona serenità e buon umore agli studenti. Tutti motivi per cui la presenza di questa materia a scuola si è resa, nel tempo, sempre più indispensabile e in grado di apportare molti più benefici di quanto non potrebbe sembrare in un primo momento.

I benefici che la musica ha fin dalla primissima infanzia

Sono tanti gli studi che, negli anni, hanno portato alla consapevolezza di come la musica abbia effetti positivi fin dal momento della gestazione e, subito dopo, nella primissima infanzia. Il semplice ascoltarla è infatti in grado di aiutare lo sviluppo del cervello, offrendo uno stimolo davvero essenziale ai neuroni. I bambini, poi, sono portati in modo istintivo alla musica. E questo, perché, le sue vibrazioni sono in grado di rilassare, dare energia, motivare e aiutarli nelle varie fasi della vita.

È quindi indubbio che la musica abbia degli effetti benefici praticamente a ogni età e, in particolare, nel corso degli anni che si passano tra i banchi di scuola. Oltre agli effetti dati dal suo studio e accennati più sopra, anche il semplice ascolto della musica classica riesce a donare serenità d’animo, predisponendo maggiormente allo studio e alla rilassatezza. La musica stimola inoltre l’introspezione, consente di godere al meglio di ciò che si ha intorno e predispone alla tolleranza e all’amore per sé e per gli altri. Si tratta, quindi, di qualcosa che oltre che a scuola è consigliabile incentivare anche a casa. Dallo studio di uno strumento all’ascolto di brani che risultino piacevoli e stimolanti, ogni momento di musica sarà sempre in grado di offrire qualcosa di buono.