
Università, le lauree che garantiscono gli stipendi migliori
Ci sono delle lauree che garantiscono di trovare un lavoro con una retribuzione più alta, quali sono e quali atenei sono al top della classifica
Si sa che ci sono dei lavori o delle posizioni meglio remunerate di altre. Ma quali sono le lauree che permettono di trovare un’occupazione nei settori che offrono gli stipendi più alti? E in quanto tempo si riesce a ripagare la cifra spesa per studiare all’università, tra iscrizione, libri ed eventuale alloggio? L’osservatorio Jobpricing ha stilato la classifica.
Quali sono le lauree con gli stipendi più alti
Lo University Report dell’Osservatorio Jobpricing ha calcolato la retribuzione globale annua dei lavoratori dipendenti laureati e non laureati e ha individuato anche quali sono i titoli di studio che permettono di trovare l’occupazione con lo stipendio migliore.
Analizzando la RAL media per la classe di età 25-34 anni per area disciplinare nell’anno 2024, in vetta alla classifica delle lauree che offrono la quota più elevata c’è ingegneria chimica e dei materiali con 36.275 euro annui, seguita da ingegneria nucleare (35.952), ingegneria meccanica, navale e aerospaziale (35.850), ingegneria gestionale (35.819), ingegneria informatica, elettronica e delle telecomunicazioni (35.675).
Subito dopo le diverse lauree in ingegneria, si trovano:
- scienze economiche (35.218)
- scienze matematiche e informatiche (35.050)
- ingegneria civile e architettura (34.815)
- scienze statistiche (34.803)
- scienze giuridiche (34.329)
- scienze fisiche (34.104)
- scienze chimiche (33.707)
- scienze della terra (33.581)
- scienze biologiche (33.308)
- scienze agrarie e veterinarie (33.190)
- scienze mediche (33.184)
“I differenziali salariali sono molto più marcati nei comparti ad alta specializzazione come Ict, finanza, consulenza, farmaceutico”, si legge nel rapporto.
La Ral media, nella classe di età 25-34 anni, passa dai 36.275 euro di chi esce da Ingegneria chimica e dei metalli, ai 35.952 di Ingegneria nulceare fino ai 35.850 di Ingegneria meccanica, con scostamenti del 7-8% sopra la media.
Le retribuzioni più basse riguardano invece chi ha una laurea in ambiti umanistici, linguistici, psicologici e pedagogici, con valori inferiori anche di oltre l’8% rispetto alla media.
“Le Scienze storiche e filosofiche, pur fondamentali dal punto di vista culturale – si legge – presentano una ral media di 30.798 euro, seguite da Scienze dell’antichità e Lingue, tutte collocate in settori del mercato del lavoro in cui la domanda è frammentata, spesso legata al settore pubblico o a occupazioni con retribuzioni iniziali più basse”.
In quanti anni si ripaga la laurea
Lo University Report dell’Osservatorio Jobpricing ha calcolato che la retribuzione globale annua dei lavoratori dipendenti non laureati sia di 30.278 euro lordi, mentre sale a 43.268 euro per i laureati.
Secondo l’Ocse, in Italia il peso della formazione è inferiore che altrove, chi possiede un titolo di istruzione terziaria guadagna in media il 38% in più rispetto a chi ha un titolo di istruzione secondaria, 18 punti percentuali in meno rispetto alla media europea.
Per ripagare la spesa fatta per gli studi universitari ci vogliono più di dodici anni di lavoro, nel migliore dei casi, che diventano quattordici se si frequentano i corsi da fuori sede.
Già dai 35 anni, però, si inizia ad apprezzare il ritorno dall’investimento, con un gap salariale che arriva al 36% rispetto ai non laureati, per poi raggiungere l’apice del 76% a 55 anni e più.
La classifica delle università che assicurano gli stipendi migliori
Ci sono poi degli atenei specifici che garantirebbero agli studenti di incassare gli stipendi migliori una volta entrati nel mondo del lavoro.
In generale sono università private e si trovano al Nord. “Non tanto per il contenuto disciplinare ma per elementi strutturali: classi meno affollate, maggiore supporto individuale e soprattutto una rete di contatti istituzionali e aziendali che facilita l’inserimento nel mercato del lavoro”, sono le cause citate nel report.
Considerando il primo decennio di carriera, la Bocconi è in testa con il 23% sulla media nazionale oltre 41mila euro, poi ci sono il Politecnico di Milano e la Luiss Guido Carli che chiudono il podio.
La Bocconi è anche l’università che garantisce il tempo di recupero più breve sia per gli studenti in sede (12,2 anni) che per quelli fuori sede (14,3 anni), seguita dal Politecnico di Milano (in sede: 12,4 anni; fuori sede: 15,1 anni) e quello di Torino (in sede: 12,9 anni; fuori sede: 14,6 anni).