
Università più care d'Italia e quelle che fanno diventare ricchi
Quali sono le università più care d'Italia e quelle che fanno diventare ricchi: ecco le facoltà che garantiscono uno stipendio maggiore ai laureati
È opinione diffusa che le università private, che hanno rette molto più care di quelle pubbliche, diano maggiori possibilità di occupazione e facciano diventare ricchi una volta conclusi gli studi. Ma in Italia è davvero così? Quali sono gli atenei più costosi e quelli che fanno guadagnare di più.
- Le università più care d'Italia
- Gli atenei che fanno diventare ricchi
- Le lauree che fanno guadagnare di più
Le università più care d’Italia
Secondo il II Rapporto nazionale Federconsumatori sui costi degli atenei italiani, anche per l’anno accademico 2024-2025 le università pubbliche lombarde si confermano quelle in cui la tassazione risulta più elevata. All’Università di Milano, la più cara tra le statali, l’importo massimo medio della retta annuale è di 3.808 euro (3.360 per le facoltà umanistiche e 4.257 per i corsi di laurea dell’area scientifica).
Questo però non vale solo per gli atenei pubblici, ma anche per quelli privati, i cui costi sono decisamente più alti. Come riportato da Today, per una laurea magistrale a ciclo unico in Medicina, alla Humanitas University di Milano si arriva a spendere fino a 23.156 euro all’anno. Mentre per i futuri camici bianchi che studiano alla Cattolica del Sacro Cuore di Roma la retta annuale può raggiungere i 18mila euro.
Cambiando facoltà, sono le lauree triennali in Economia della Bocconi di Milano a guidare la classifica, con un costo annuale di 16.700 euro. Poi c’è chi spende 14mila euro – che salgono a 19mila con l’alloggio – per diventare agronomo presso l’Università degli Studi di Scienze gastronomiche di Pollenzo, situata in provincia di Cuneo.
Per iscriversi alla Luiss Guido Carli di Roma, invece, è necessario versare oltre 12mila euro all’anno, così come per il corso di Fisioterapia alla Link Campus. Per le lauree triennali della Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) di Milano si arriva ad un massimo 8.556 euro all’anno, che è comunque più del triplo della cifra massima media spesa annualmente per frequentare un’università pubblica (2.594 euro secondo il rapporto Federconsumatori).
Gli atenei che fanno diventare ricchi
Ma studiare in un’università privata apre davvero più opportunità? Secondo l’indagine dell’Osservatorio Job Pricing ‘University Report 2024′, le università private sono associate ad un salario medio superiore del 4% rispetto a quelle pubbliche (Ral – Retribuzione annua lorda pari a 43.502 euro contro 41.578 euro).
Su tutte, è la Bocconi di Milano a garantire i maggiori stipendi ai suoi laureati. La Ral media dei bocconiani è pari a 38.390 euro per i 25-34enni, 50.526 euro per i 35-44enni e di 66.638 euro per i 45-54enni.
Per guadagnare bene, però, non bisogna per forza studiare in un’università privata. Ci sono anche atenei statali che assicurano stipendi elevati dopo anni di esperienza, come l’Università di Reggio Calabria Mediterranea (da 31.636 euro per i 25-34enni a 62.479 euro per i 45-54enni), l’Università di Brescia (da 33.408 euro per i 25-34enni a 62.479 euro per i 45-54enni) e la Seconda Università di Napoli (da 33.336 euro per i 25-34enni a 60.988 euro per i 45-54enni). Bene anche i politecnici, con quelli di Milano e Torino sopra i 55mila euro l’anno per gli over45.
Ecco di seguito la classifica delle 10 università italiane in base alla Ral media dei laureati tra i 24 ed i 34 anni.
- Università Commerciale Luigi Bocconi 38.390 euro
- Politecnico di Milano 37.751 euro
- Università degli Studi dell’Insubria 37.161 euro
- Università Carlo Cattaneo LIUC 37.042 euro
- Politecnico di Bari 36.450 euro
- Libera università di lingue e comunicazione IULM 35.915 euro
- Università degli Studi di Verona 35.851 euro
- Politecnico di Torino 35.826 euro
- Alma mater studiorum Università di Bologna 35.241 euro
- Università degli Studi di Parma 35.228 euro
Le lauree che fanno guadagnare di più
Vediamo adesso quali sono le facoltà che garantiscono un maggior guadagno ai loro laureati tra i 25 ed i 34 anni. La Ral media più elevata si registra tra coloro che hanno una laurea in Ingegneria gestionale, con 35.822 euro. Al contrario, gli studi in Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche risultano associati al salario medio più basso, pari a 29.756 euro.
Ecco di seguito la classifica completa (accanto ad ogni area disciplinare è indicata la Ral media).
- Ingegneria gestionale 35.822 euro
- Ingegneria informatica, elettronica e delle telecomunicazioni 35.462 euro
- Ingegneria meccanica, navale, aeronautica e aerospaziale 35.408 euro
- Scienze matematiche e informatiche 35.370 euro
- Ingegneria chimica e dei materiali 35.209 euro
- Ingegneria nucleare 35.099 euro
- Scienze economiche 34.892 euro
- Scienze statistiche 34.778 euro
- Scienze fisiche 33.948 euro
- Ingegneria civile e architettura 33.774 euro
- Scienze giuridiche 33.706 euro
- Scienze chimiche 33.442 euro
- Scienze biologiche 32.748 euro
- Scienze mediche 32.501 euro
- Scienze politiche e sociali 32.315 euro
- Scienze agrarie e veterinarie 31.991 euro
- Scienze della terra 31.356 euro
- Lingue e letterature straniere moderne 31.191 euro
- Scienze pedagogiche e psicologiche 30.545 euro
- Scienze storiche e filosofiche 30.487 euro
- Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche 29.756 euro