Salta al contenuto
All'università Iulm c'è il primo corso sulle parolacce in Italia Fonte foto: ANSA

All'università Iulm c'è il primo corso sulle parolacce in Italia

Al via il primo corso sulle parolacce in un'università in Italia: boom di iscrizioni per il workshop tenuto alla Iulm di Milano da Vito Tartamella

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Al via il primo corso sulle parolacce in Italia. Si terrà alla Libera Università di Lingue e Comunicazione (Iulm) di Milano e sarà tenuto dallo scrittore Vito Tartamella, autore del long seller ‘Parolacce’ e di parolacce.org, unico sito italiano che da 18 anni pubblica notizie e studi sul turpiloquio.

Come funziona il corso sulle parolacce alla Iulm di Milano

Il workshop sulle parolacce presieduto da Tartamella sarà organizzato in 6 lezioni per un totale di 12 ore di insegnamento. Obiettivo: studiare le parolacce come forma di comunicazione che fanno parte della lingua italiana e osservarle come fenomeno culturale e antropologico.

Il corso proposto dalla Libera università di lingue e comunicazione inizierà il prossimo 20 febbraio. Si partirà con una lezione dal titolo ‘Comunicazione e parolacce‘. Il ciclo di lezioni è riservato agli studenti iscritti alle facoltà Interpretariato e Traduzione, Comunicazione, Arti e Turismo della Iulm. Trenta i posti disponibili, che si sono esauriti in pochissimo tempo visto il boom di domande di partecipazione. Gli studenti che frequenteranno il workshop sul turpiloquio avranno diritto a un ‘badge of honour‘, che potrà valere fino a un punto in più sul voto di laurea.

Le parole di Vito Tartamella, docente del corso sulle parolacce

Non andrò a insegnare le parolacce agli studenti. Vista l’età, è molto più probabile che siano loro a saperne più di me”, ha spiegato lo scrittore Vito Tartamella sul suo blog. L’idea di un ciclo di lezioni con al centro il turpiloquio, ha aggiunto, “mi è venuta vedendo quante volte, troppo spesso, le parolacce siano fraintese, e a volte strumentalizzate, sui giornali e in tv”.

“Il turpiloquio – ha specificato Tartamella – è il linguaggio delle emozioni e fa parte a pieno titolo della competenza linguistica. Chiunque, per poter correttamente parlare e capire una lingua, deve sapere anche che cosa significano queste parole. Perciò non ha senso fingere che queste espressioni non esistano”.

“Al tempo stesso, però, bisogna imparare a riconoscerne il ruolo – ha affermato ancora lo scrittore -, e questo è possibile solo studiandone la loro lunga stratificazione culturale e antropologica”.

Il corso sulle parolacce che si terrà alla Iulm di Milano, come detto, è il primo in Italia. Ma all’estero il turpiloquio è già oggetto di studi nelle università. Alcuni atenei, sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna, hanno dei corsi sul tema. E numerose sono le università che negli anni hanno organizzato convegni e conferenze su questo argomento. “In passato – ha sottolineato Tartamella – io stesso ho tenuto conferenze nelle Università di Chambéry in Francia e Caxias do Sul in Brasile, ma è la prima volta in cui lo faccio in un ateneo italiano”.

Corso sulle parolacce all’università: i casi di studio

Vito Tartamella metterà a disposizione degli studenti i suoi 18 anni di studi e pubblicazioni sul tema parolacce, come raccontato in un lungo articolo sul suo sito. Ogni argomento che sarà trattato durante il corso è pensato per offrire strumenti specifici agli studenti che lo frequenteranno.

“Tradurre le parolacce, in un Paese che ha una grande tradizione cinematografica, è un problema all’ordine del giorno quando si deve doppiare in italiano un film o una trasmissione televisiva – ha detto Tartamella -. Agli studenti della facoltà di Interpretariato e Traduzione darò degli strumenti utili e alcune linee guida in merito, evidenziando gli errori più comuni in cui si incorre”.

“Per gli studenti di Comunicazione – ha proseguito lo scrittore -, analizzeremo insieme alcuni casi venuti alla ribalta nelle cronache anche recenti, da Morgan a Sgarbi e Trump. L’uso delle parolacce in politica o nelle campagne social o marketing. Racconterò le scoperte della scienza in questo campo: le parolacce sono radicate in precise aree cerebrali e suscitano effetti fisici oltre che psicologici”.

“Il workshop si rivolge anche agli studenti di Arti e Turismo – ancora Vito Tartamella -: racconterò la storia millenaria delle parolacce, nella letteratura, nell’arte e nel cinema. Le parolacce offrono una prospettiva straordinaria per comprendere valori e disvalori, creatività e fobie di un’epoca”.