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La classifica Censis 2025 delle migliori università in Italia

La classifica Censis svela quali sono le migliori università italiane nel 2025 e quanto sono aumentati i neo iscritti nei diversi indirizzi di studio

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Come ogni anno, anche per il 2025 il Censis, istituto di ricerca socio-economica italiano fondato nel 1964, ha stilato la classifica delle migliori università italiane. Da Nord a Sud l’ente di indagine ha svelato quali sono stati gli atenei del Paese in continua crescita, non solo per numero di iscritti, e quali sono state le facoltà che gli studenti hanno deciso di frequentare dopo il diploma di Maturità. L’interesse per l’alta formazione in Italia è molto forte dai dati emersi.

Migliori università, la classifica dei mega atenei statali per Censis

La classifica Censis tiene conto di sei voci per stabilire il merito di ogni singolo ateneo. Il ranking Censis anche per il 2025 conferma le prime posizioni dell’anno precedente. Tra i mega atenei, con più di 40.000 iscritti, quali sono le università premiate da questa indagine? Le prime due posizioni non sono cambiate rispetto all’anno scorso:

  1. Università di Padova (punteggio complessivo di 90,3)
  2. Università di Bologna (87,7)
  3. Università di Pisa (84,7), che ha scalato 3 posizioni nella classifica
  4. Università La Sapienza di Roma (84,2) ex aequo con l’Università Statale di Milano (rispetto allo scorso anno guadagna una posizione)
  5. Università di Firenze (83,5): lo scorso anno era in ottava posizione
  6. Università di Torino (83,0), che sale di una posizione
  7. Università di Palermo (82,3), che scende di 3 posizioni)
  8. Università di Bari (75,7)
  9. Università di Napoli Federico II (75,5)

Migliori università, la classifica dei grandi atenei statali per Censis

Quali sono, invece, le migliori università per quello che riguarda i grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti)?

  1. Università della Calabria (94,3), stabile rispetto all’anno scorso
  2. Università di Pavia (90,2), stabile in seconda posizione
  3. Università di Perugia (89,3)
  4. Università di Parma (88,8)
  5. Università di Cagliari (87,5)
  6. Università di Salerno (86,2)
  7. Università di Milano Bicocca (85,3)
  8. Università di Genova (+ 2 posizioni) a pari merito con Roma Tor Vergata (84,8)
  9. Università di Modena Reggio Emilia (84,3), stabile rispetto all’anno scorso
  10. Università di Verona (83,0, +1 posizione)
  11. Università di Roma Tre (82,7, +3 posizioni )
  12. Università di Ferrara (81,0, +1 posizione)
  13. Università di Catania (80,7, +5 posizioni)
  14. Università di Chieti e Pescara (80,0, +3 posizioni)
  15. Università di Messina (79,3)
  16. Università della Campania (78,7)

Migliori università, la classifica dei medi atenei statali per Censis

Anche per quello che riguarda la classifica Censis degli atenei medi statali (10.000-20.000 iscritti), nelle prime posizioni non c’è molta diversità rispetto alla precedente indagine:

  1. Università di Trento (93,7), stabile alla prima posizione
  2. Università di Udine a pari merito con l’Università Politecnica delle Marche (92,2: ha guadagnato due posizioni)
  3. Università di Siena (89,7), che è avanzata di due posizioni
  4. Università di Sassari (88,8, -1 posizione)
  5. Università di Trieste (88,7, +2 posizioni)
  6. Università Ca’ Foscari Venezia (88,0)
  7. Università del Piemonte Orientale (87,8, +5 posizioni)
  8. Università di Brescia (87,3, stabile rispetto all’anno scorso)
  9. Università di Bergamo (86,2, +2 posizioni)
  10. Università di Urbino (84,0, -1 posizione)
  11. Università dell’Insubria (83,8, +2 posizioni)
  12. Università di Napoli Parthenope (83,7)
  13. Università del Salento (83,5, -3 posizioni)
  14. Università di Foggia (82,5, +1 posizione)
  15. Università dell’Aquila (82,0, -1 posizione)
  16. Università Magna Graecia di Catanzaro (79,8)
  17. Università di Napoli L’Orientale (79,2)

Migliori università, la classifica dei piccoli atenei statali per Censis

Per quello che, invece, riguarda la classifica dei piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti) il primo posto viene mantenuto da un’università marchigiana: ecco l’elenco completo.

  1. Università di Camerino (96,0)
  2. Università di Cassino (89,0, +2 posizioni)
  3. Università della Tuscia (88,3, l’anno precedente era in seconda posizione)
  4. Università di Macerata (86,7, -1 punto)
  5. Università del Sannio (84,8, +1 punto))
  6. Università Mediterranea di Reggio Calabria (84,3, -1 punto)
  7. Università della Basilicata (82,5, +2 punti)
  8. Università di Teramo (81,3)
  9. Università del Molise (79,0)

Migliori università, la classifica dei politecnici per Censis

Infine, ecco i dati per quello che riguarda la speciale classifica dedicata solo ai Politecnici del nostro Paese. Anche in questo caso i primi posti sono occupati stabilmente da atenei già considerati tra i migliori negli anni precedenti.

  1. Politecnico di Milano (98,8 punti)
  2. Politecnico di Torino (92,5)
  3. IUAV di Venezia (86,7)
  4. Politecnico di Bari (85,2)

Cresce il numero di iscritti nelle facoltà italiane

Come emerso dalla ricerca Censis, stiamo vivendo un periodo storico importante per le università, verso le quali l’interesse è molto forte. Si è passati, infatti, da 284.182 immatricolati del 2000 ai 340.988 del 2024-2025 (il punto più basso di questi 25 anni si è toccato nell’anno 2012-2013, con 268.677 neoiscritti). Questo dato rappresenta il secondo numero più alto di sempre, dopo quello registrato nel 2023-2025. Non si tratta, però, di un dato definitivo, visto che i numeri sono stati registrati a marzo e potrebbero ancora aumentare per quello che riguarda le iscrizioni al primo anno.

A marzo 2025 la percentuale è stata più alta rispetto a un anno prima, con un aumento del 5,3%. Inoltre, sappiamo già che il 57,9% dei 19enni, quindi 6 ragazzi su 10, si immatricola all’università. C’è, ovviamente, chi abbandona durante il percorso universitario, ma l’interesse resta molto elevato per quello che riguarda l’alta formazione in Italia.

Le iscrizioni sono salite soprattutto nel Centro Italia (+14%), ma anche il Sud ha ottenuto ottimi risultati, con un incremento del 6,1%. A Nord la crescita è ferma al 2% per i nuovi iscritti nel Nord Est, mentre nel Nord Ovest abbiamo assistito a una diminuzione degli iscritti (-0,9%).

Per quello che riguarda le facoltà in crescita, in questi 25 anni abbiamo visto un boom di Scienze motorie (+224,9), mentre i corsi di laurea economici sono aumentati del 27,6 per cento. Bene anche le lauree psicologiche (+22,8 per cento), sanitaria e agro-veterinaria (63,2%), Stem (42,8%). Al contrario, diminuiscono le iscrizioni ad Architettura e Ingegneria civile (-20,1%) e Giurisprudenza (-25,3).

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