Politecnico di Bari è la migliore università per trovare lavoro
Il Politecnico di Bari ha raggiunto un record nazionale: è la facoltà in cui più laureati magistrali hanno trovato lavoro entro un anno dal titolo
Il Politecnico di Bari è l’ateneo con il più elevato tasso di occupazione dei laureati magistrali, in Italia, a un anno dal conseguimento del titolo di studio. Ha stabilirlo è il recente studio di Almalaurea, il 26esimo Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati. Basata su interviste sottoposte a 660 mila laureati in 78 atenei del Paese, la nuova indagine ha evidenziato un interessante record nazionale per il PoliBa, per il quale non si è fatto attendere il commento orgoglioso del rettore Francesco Cupertino.
- PoliBa primo in Italia per livello di occupazione a un anno
- Il commento del rettore del Politecnico di Bari
- Nel 2023, crescita della richiesta di ingegneri in Italia
PoliBa primo in Italia per livello di occupazione a un anno
Il nuovo “Rapporto Almalaurea”, basato sui dati del 2023, ha fatto emergere dati interessanti sulle migliori lauree per trovare lavoro in Italia, nonché sullo stipendio medio dei neolaureati italiani. In queste classifiche spicca anche il Politecnico di Bari, che quest’anno ha registrato un record nazionale: con un tasso occupazionale del 90.8%, è l’ateneo italiano con il maggior numero di laureati di secondo livello con un lavoro a un anno dal conseguimento del titolo. Nello specifico, il dato è una media tra il 92,8%, riferito ai magistrali biennali, e l’80,2% riferito alle lauree a ciclo unico.
Sono ben 14 i punti percentuali di occupazione a un anno dalla Magistrale che superano la media nazionale, che si attesta al 76,4%, e sono quasi 20 i punti sopra alla media regionale pugliese, che si ferma al 70,9%. Un record per il Politecnico di Bari, che però non era nuovo a certi risultati: nelle due precedenti edizioni del “Rapporto Almalaurea”, aveva il più alto tasso di occupazione, ma a cinque anni dalla fine degli studi.
Cresce nell’ultimo anno anche il numero di laureati al PoliBa: se ne sono contati 1.864 nel 2022 e ben 1.920 nel 2023, con un’età media di 24,9 anni, inferiore a quella nazionale che sale a 25,7 anni.
Il commento del rettore del Politecnico di Bari
“Il dato conferma la qualità e soprattutto l’attualità delle competenze dei nostri laureati nel mercato del lavoro. Anche quest’anno ci distinguiamo a livello nazionale con l’ulteriore, straordinario risultato di essere primi nel placement a un anno dalla laurea”, commenta il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino.
Sono dati che dimostrano il posto di rilevanza che l’ateneo barese ha conquistato nel mondo del lavoro italiano. “Con questi numeri il Politecnico di Bari dimostra di essere sempre più motore di sviluppo per il territorio e per il Paese -prosegue Cupertino -. C’è una grandissima richiesta di professionalità in linea con i nostri corsi di studio, ma servono molti più laureati ed è per questo che ci siamo posti l’obiettivo di crescere nei prossimi anni”.
L’obiettivo futuro del Politecnico di Bari è quello di diventare un punto di riferimento per l’attrazione dei migliori talenti in ambito italiano, ma anche internazionale e “soprattutto del Mediterraneo”, aggiunge il rettore Cupertino. L’obiettivo è quello di “dare ai giovani sempre più opportunità di un lavoro qualificato e in tempi rapidi, oltre a capitalizzare l’esperienza dei grandi progetti di ricerca”.
Nel 2023, crescita della richiesta di ingegneri in Italia
Nel 2023 sono stati 117 mila i laureati in Ingegneria assunti in Italia. Quasi 5 mila in più rispetto all’anno precedente. È quanto osservato dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli ingegneri, che ha rilevato un aumento nella richiesta di laureati in Ingegneria, soprattutto in ambito industriale (con più di 44 mila assunzioni). Sono le regioni centro-meridionali quelle nelle quali si è notato il maggior incremento. I fondi del Pnrr può aver influito positivamente su questa spinta occupazionale: si consideri infatti che il numero di assunzioni di ingegneri civili ed architetti, in tali regioni è aumentato del 28,6% in un solo anno.