Quale università scegliere per ottenere stipendi più alti
Quale università scegliere per ottenere stipendi più alti? Ecco i dati di Almalaurea sulle retribuzioni medie dei laureati a 5 anni dal titolo
Per decidere quale facoltà frequentare può essere utile conoscere le richieste del mercato del lavoro italiano e, in alcuni casi, anche il salario associato alle professioni ambite. Ecco quale università scegliere per ottenere stipendi più alti.
Livelli occupazionali per indirizzo
La scelta del percorso di studi può incidere, anche significativamente, sul tasso di occupazione dei neolaureati. In base ai dati forniti da Almalaurea, le facoltà scientifiche continuano a dominare: i settori con la maggiore occupabilità sono riscontrati per il gruppo ingegneria industriale e dell’informazione e per quello di architettura e ingegneria civile, a cui si aggiungono il medico-sanitario e farmaceutico e quello economico. In questi casi il tasso di occupazione risulta superiore al 90%.
I livelli occupazionali sono invece inferiori alla media (88,2%) per i laureati in arte e design, in discipline letterario-umanistico, del settore politico-sociale e comunicazione, giuridico e linguistico (il tasso di occupazione è inferiore all’85%).
Ecco di seguito il tasso di occupazione per gruppo disciplinare universitario (dal più alto al più basso). I dati sono relativi alle lauree specialistiche a 5 anni dal conseguimento.
- Ingegneria industriale e dell’informazione 94,4%
- Architettura e ingegneria civile 92,1%
- Medico-sanitario e farmaceutico 91,5%
- Informatica e tecnologie ICT 90,8%
- Economico 90,3%
- Agrario, forestale e veterinario 89,6%
- Scientifico 87,5%
- Scienze motorie e sportive 87,3%
- Educazione e formazione 85,7%
- Psicologico 85,4%
- Giuridico 84,4%
- Ligustico 84,2%
- Politico-sociale e comunicazione 83,1%
- Arte e design e Letterario-umanistico 79%
Gli stipendi per gruppo disciplinare
Nonostante il tipo di contratto e le opportunità di carriera rimangano tra le principali priorità dei neolaureati che si affacciano al mondo del lavoro, fattori come la flessibilità, l’ambiente lavorativo e la retribuzione minima stanno acquisendo sempre più rilevanza.
I dati indicano che i laureati stanno adottando un approccio più selettivo nella ricerca di lavoro: sempre meno sono disposti ad accettare impieghi a basso reddito o non in linea con il proprio percorso di studi. Si è dichiarato disponibile ad accettare un lavoro non coerente con gli studi il 76,9% dei laureati di primo livello ed il 73,0% di quelli di secondo livello, valori in calo, nell’ultimo anno, rispettivamente di 5,9 e 3 punti percentuali.
Per quanto riguarda gli stipendi, ad un anno dal conseguimento del titolo solo il 38,1% dei laureati di primo livello e il 32,9% di quelli di secondo livello in cerca di occupazione accetterebbero una retribuzione inferiore a 1.250 euro. Percentuali che, anche in questo caso, sono diminuite rispettivamente di 8,9 e 6,8 punti percentuali nell’ultimo anno.
Tra i laureati di secondo livello, sono soprattutto gli specializzati in informatica e tecnologie ICT e quelli in ingegneria industriale e dell’informazione a poter contare, a 5 anni dalla laurea, su stipendi più alti, con valori superiori ai 2.000 euro netti mensili. Risultano invece inferiori i livelli retributivi di chi possiede una laurea appartenente al gruppo educazione e formazione e a quello psicologico.
Ecco di seguito la retribuzione mensile media per gruppo disciplinare (dalla più alta alla più bassa). I dati sono relativi ai laureati di secondo livello a 5 anni dal conseguimento del titolo.
- Informatica e tecnologie ICT 2.111 euro
- Ingegneria industriale e dell’informazione 2.069 euro
- Economico 1.861 euro
- Architettura e ingegneria civile 1.829 euro
- Medico-sanitario e farmaceutico 1.809 euro
- Agrario, forestale e veterinario 1.744 euro
- Scientifico 1.731 euro
- Giuridico 1.717 euro
- Politico-sociale e comunicazione 1.682 euro
- Scienze motorie e sportive 1.557 euro
- Ligustico 1.548 euro
- Arte e design 1.490 euro
- Letterario-umanistico 1.479 euro
- Psicologico 1.452 euro
- Educazione e formazione 1.410 euro