Città italiane dove è più facile trovare lavoro e fare carriera
Pubblicata la classifica 2024 delle migliori città italiane dove è più facile trovare lavoro e fare carriera stilata da Aidp e Isfort: ecco quali sono
È uscita la classifica delle migliori città italiane dove è più facile trovare lavoro e fare carriera. Lo studio, condotto dalla Fondazione Aidp – Lavoro e Sostenibilità in collaborazione con Isfort, ha preso in considerazione fattori come retribuzioni e ambiente di lavoro, ma anche trasporti e servizi per il tempo libero. Tutto quello che c’è da sapere”.
- Lo studio
- La classifica delle migliori 'Città del lavoro' in Italia
- Il commento del sindaco di Napoli
Lo studio
La classifica delle migliori ‘Città del lavoro‘, stilata sulla base di uno studio realizzato per il secondo anno dalla Fondazione Aidp – Lavoro e Sostenibilità, in collaborazione con Isfort, è stata presentata al Comune di Napoli nella giornata martedì 2 luglio.
Per stilare la graduatoria, sono stati utilizzati 54 indicatori (44 comunali e 10 provinciali) con prevalente base di riferimento il 2022 (44 indicatori, 6 a base 2021, 2 a base 2020 e 2 a
base 2023), divisi in 7 maxi aree, che sono:
- Fondamentali economici (dal livello dei redditi al costo della vita);
- Servizi di cittadinanza (sanità, offerta formativa e trasporti);
- Cultura e tempo libero;
- Sicurezza sul lavoro e del territorio;
- Vivibilità ambientale (inquinamento, verde pubblico, condizione climatiche);
- Inclusione, diritti e pari opportunità;
- Futuro e innovazione (demografia, impresa e digitalizzazione).
La classifica delle migliori ‘Città del lavoro’ in Italia
La classifica delle migliori città italiane per trovare lavoro e fare carriera vede in testa Milano, davanti a Bergamo, Padova, Trieste e Trento, che coprono le 5 posizioni successive. Al sesto posto troviamo Cagliari, seguita da Udine, Monza, Sondrio e Modena.
La distribuzione territoriale è netta: le prime 40 posizioni sono divise tra 17 città del Nord-Est, 14 del Nord-Ovest, e 6 del Centro, tra cui Roma che è 25esima, in forte miglioramento rispetto allo scorso anno (+14 posizioni). Sono solo 3 le città del Sud e delle Isole presenti in graduatoria: Cagliari (al sesto posto), Lecce (31esimo posto) e L’Aquila (40esima).
Ecco di seguito la classifica delle 40 migliori città italiane per quanto riguarda il lavoro. Accanto al nome, tra parentesi, si riportano le posizioni guadagnate, perse o rimaste invariate rispetto alla graduatoria 2023.
- Milano (=)
- Bergamo (+2)
- Padova (+5)
- Trieste (-2)
- Trento (+8)
- Cagliari (=)
- Udine (-4)
- Monza (+9)
- Sondrio (+6)
- Modena (+6)
- Siena (-2)
- Firenze (+9)
- Pordenone (-8)
- Pavia (+5)
- Cremona (-5)
- Mantova (+18)
- Treviso (-3)
- Parma (+7)
- Bologna (+3)
- Brescia (-2)
- Bolzano (-10)
- Genova (+10)
- Vicenza (+8)
- Verona (+21)
- 25 Roma (+14)
- Pisa (-6)
- Torino (+2)
- Verbania (-16)
- Lecco (-1)
- Cuneo (+12)
- Lecce (+30)
- Macerata (-6)
- Gorizia (-26)
- Piacenza (+3)
- Ancona (-5)
- Belluno (-13)
- Forlì (-4)
- Varese (+16)
- Reggio Emila (+4)
- L’Aquila (+18)
Il commento del sindaco di Napoli
Come detto, la classifica è stata presentata a Napoli, in sala Giunta a Palazzo San Giacomo. All’incontro era presente anche il sindaco Gaetano Manfredi. Ricordiamo che il capoluogo campano non è rientrato tra i primi 40 posti della graduatoria di Aidp e Isfort.
“Questo rapporto fotografa il divario del paese soprattutto dal punto di vista economico – ha dichiarato il sindaco Manfredi -. Ma, se guardiamo nel dettaglio i vari indicatori, vediamo un Sud dinamico, che sta crescendo dal punto di vista infrastrutturale e di contributo alla crescita del paese che va attentamente considerato”.
“Nell’ultimo anno Napoli ha registrato un miglioramento che riguarda le attività culturali, le attività scolastiche, i trasporti”. Inoltre, ha aggiunto il primo cittadino, “ci sono segnali positivi sulla digitalizzazione“.
“È un percorso lungo – ha proseguito -, ma l’importante è che il divario non cresca e tenda a diminuire. Il Mezzogiorno è l’area con il maggior potenziale di crescita: c’è bisogno di un paese unito e che sfrutti bene le sue potenzialità per creare ricchezza e distribuirla in maniera opportuna”, ha concluso Gaetano Manfredi.