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Colloquio di lavoro Fonte foto: iStock

Città italiane dove è più facile trovare lavoro e fare carriera

Pubblicata la classifica 2024 delle migliori città italiane dove è più facile trovare lavoro e fare carriera stilata da Aidp e Isfort: ecco quali sono

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

È uscita la classifica delle migliori città italiane dove è più facile trovare lavoro e fare carriera. Lo studio, condotto dalla Fondazione Aidp – Lavoro e Sostenibilità in collaborazione con Isfort, ha preso in considerazione fattori come retribuzioni e ambiente di lavoro, ma anche trasporti e servizi per il tempo libero. Tutto quello che c’è da sapere”.

Lo studio

La classifica delle migliori ‘Città del lavoro‘, stilata sulla base di uno studio realizzato per il secondo anno dalla Fondazione Aidp – Lavoro e Sostenibilità, in collaborazione con Isfort, è stata presentata al Comune di Napoli nella giornata martedì 2 luglio.

Per stilare la graduatoria, sono stati utilizzati 54 indicatori (44 comunali e 10 provinciali) con prevalente base di riferimento il 2022 (44 indicatori, 6 a base 2021, 2 a base 2020 e 2 a
base 2023), divisi in 7 maxi aree, che sono:

  1. Fondamentali economici (dal livello dei redditi al costo della vita);
  2. Servizi di cittadinanza (sanità, offerta formativa e trasporti);
  3. Cultura e tempo libero;
  4. Sicurezza sul lavoro e del territorio;
  5. Vivibilità ambientale (inquinamento, verde pubblico, condizione climatiche);
  6. Inclusione, diritti e pari opportunità;
  7. Futuro e innovazione (demografia, impresa e digitalizzazione).

La classifica delle migliori ‘Città del lavoro’ in Italia

La classifica delle migliori città italiane per trovare lavoro e fare carriera vede in testa Milano, davanti a Bergamo, Padova, Trieste e Trento, che coprono le 5 posizioni successive. Al sesto posto troviamo Cagliari, seguita da Udine, Monza, Sondrio e Modena.

La distribuzione territoriale è netta: le prime 40 posizioni sono divise tra 17 città del Nord-Est, 14 del Nord-Ovest, e 6 del Centro, tra cui Roma che è 25esima, in forte miglioramento rispetto allo scorso anno (+14 posizioni). Sono solo 3 le città del Sud e delle Isole presenti in graduatoria: Cagliari (al sesto posto), Lecce (31esimo posto) e L’Aquila (40esima).

Ecco di seguito la classifica delle 40 migliori città italiane per quanto riguarda il lavoro. Accanto al nome, tra parentesi, si riportano le posizioni guadagnate, perse o rimaste invariate rispetto alla graduatoria 2023.

  1. Milano (=)
  2. Bergamo (+2)
  3. Padova (+5)
  4. Trieste (-2)
  5. Trento (+8)
  6. Cagliari (=)
  7. Udine (-4)
  8. Monza (+9)
  9. Sondrio (+6)
  10. Modena (+6)
  11. Siena (-2)
  12. Firenze (+9)
  13. Pordenone (-8)
  14. Pavia (+5)
  15. Cremona (-5)
  16. Mantova (+18)
  17. Treviso (-3)
  18. Parma (+7)
  19. Bologna (+3)
  20. Brescia (-2)
  21. Bolzano (-10)
  22. Genova (+10)
  23. Vicenza (+8)
  24. Verona (+21)
  25. 25 Roma (+14)
  26. Pisa (-6)
  27. Torino (+2)
  28. Verbania (-16)
  29. Lecco (-1)
  30. Cuneo (+12)
  31. Lecce (+30)
  32. Macerata (-6)
  33. Gorizia (-26)
  34. Piacenza (+3)
  35. Ancona (-5)
  36. Belluno (-13)
  37. Forlì (-4)
  38. Varese (+16)
  39. Reggio Emila (+4)
  40. L’Aquila (+18)

Il commento del sindaco di Napoli

Come detto, la classifica è stata presentata a Napoli, in sala Giunta a Palazzo San Giacomo. All’incontro era presente anche il sindaco Gaetano Manfredi. Ricordiamo che il capoluogo campano non è rientrato tra i primi 40 posti della graduatoria di Aidp e Isfort.

Questo rapporto fotografa il divario del paese soprattutto dal punto di vista economico – ha dichiarato il sindaco Manfredi -. Ma, se guardiamo nel dettaglio i vari indicatori, vediamo un Sud dinamico, che sta crescendo dal punto di vista infrastrutturale e di contributo alla crescita del paese che va attentamente considerato”.

“Nell’ultimo anno Napoli ha registrato un miglioramento che riguarda le attività culturali, le attività scolastiche, i trasporti”. Inoltre, ha aggiunto il primo cittadino, “ci sono segnali positivi sulla digitalizzazione“.

“È un percorso lungo – ha proseguito -, ma l’importante è che il divario non cresca e tenda a diminuire. Il Mezzogiorno è l’area con il maggior potenziale di crescita: c’è bisogno di un paese unito e che sfrutti bene le sue potenzialità per creare ricchezza e distribuirla in maniera opportuna”, ha concluso Gaetano Manfredi.