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bambini fuori da scuola Fonte foto: 123rf

Uscita autonoma da scuola: come funziona

L'uscita autonoma da scuola è possibile ma a patto di alcune regole. Scopriamo quali sono.

Danila Franzone

Danila Franzone

ESPERTA DI EDUCAZIONE

Amante della scrittura a tutto tondo, lavoro da anni come web content editor e writer con un’attenzione particolare alla scuola, alla crescita personale e ai bambini con bisogni speciali. Nel tempo libero amo leggere libri di ogni genere e scrivere per progetti legati alla cucina e al benessere in tutte le sue forme.

Tra le tante regole scolastiche ci sono quelle che riguardano l’uscita autonoma da scuola e quella anticipata. Gli studenti minorenni, infatti, quando si trovano a scuola, rientrano sotto la tutela dell’istituzione scolastica e dei docenti che sono di ruolo in quelle ore di lezione.

Per questo motivo, l’uscita in altri orari deve essere sempre a cura di un genitore o di un suo rappresentante. Scopriamo quali sono le regole da seguire e le rare eccezioni in cui si può organizzare l’uscita autonoma da scuola.

Come funziona l’uscita autonoma da scuola

Come già accennato la normativa scolastica prevede che i minorenni, quando sono a scuola, si trovino sotto la tutela dei docenti in carico durante gli orari di lezione. Ciò vale per tutte le ore di scuola. Questa regola ha la sola eccezione in circostanze specifiche e, in cui, per motivi di salute, per visite mediche o per altri motivi illustrati dalla famiglia, i minori si trovano a dover uscire prima dall’istituto. In tal caso può essere richiesta l’uscita anticipata che andrà redatta per iscritto o tramite la presenza di almeno un genitore o di un delegato che dovrà presentare apposito documento di identità e che, solo in tal caso, potrà prendere in custodia il minore, esonerando la scuola e, quindi, gli insegnanti, da ogni responsabilità. In tal senso, ogni istituto può definire delle regole interne e appositamente studiate per mantenere la sicurezza e il rispetto delle procedure. Al fine di chiarire al meglio le regole da seguire per l’uscita degli studenti minorenni da scuola, il Ministero dell’Istruzione ha redatto una nota nel 2017.

Esiste inoltre un’eccezione per i minori di 14 anni che devono far ritorno a casa da soli al termine delle lezioni. Anche in questo caso andrà fatta esplicita richiesta che rimarrà valida per tutto l’anno. Al cospetto di tale richiesta il personale scolastico sarà esonerato dalla responsabilità di vigilare sui minori esonerati al termine dell’orario scolastico. Ciò vale anche per i servizi di trasporto gestiti da enti locali e che possono essere inseriti nell’autorizzazione, esonerando ancora una volta le figure responsabili della vigilanza dei minori.

Quali sono le responsabilità degli insegnanti

Durante le ore di scuola i docenti di ruolo sono responsabili di qualsiasi danno occorso ai minori o effettuato dagli stessi. Ciò vale anche per le figure preposte alla vigilanza. Secondo due articoli del codice civile, in caso di danno causato dai minori stessi, il risarcimento è dovuto da chi era tenuto alla sorveglianza in quel momento. Allo stesso tempo, i docenti sono responsabili per qualsiasi danno causato dagli allievi nel periodo delle ore scolastiche o in quello in cui sono, comunque, preposti al loro controllo.

Tale responsabilità viene meno solo qualora il docente riuscisse a dimostrare di non aver potuto impedire il fatto e di non avere, quindi, alcun peso su quanto accaduto. Sempre al fine di assicurare il benessere dei minori, inoltre, ogni docente dovrà farsi trovare in classe o laddove richiesto cinque minuti prima delle lezioni, assistendo al contempo all’uscita degli alunni stessi. Come sempre, a ciò fanno eccezione gli studenti esonerati dai genitori o dai tutori degli stessi.