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bambini e intelligenza artificiale Fonte foto: 123rf

Valditara parla dell'utilità dell'intelligenza artificiale

Scopriamo qual è il programma e il pensiero di Valditara riguardo l'uso dell'intelligenza artificiale nelle scuole

Danila Franzone

Danila Franzone

ESPERTA DI EDUCAZIONE

Amante della scrittura a tutto tondo, lavoro da anni come web content editor e writer con un’attenzione particolare alla scuola, alla crescita personale e ai bambini con bisogni speciali. Nel tempo libero amo leggere libri di ogni genere e scrivere per progetti legati alla cucina e al benessere in tutte le sue forme.

Si sente parlare sempre più spesso dell’uso dell’intelligenza artificiale nelle scuole. Un argomento piuttosto discusso e che divide le persone tra chi si dice favorevole e chi ne è invece spaventato. Come ogni novità, infatti, anche per l’IA è necessario approfondirne meglio obiettivi e modalità.

E a tal riguardo, proprio di recente, si è espresso lo stesso Ministro dell’Istruzione e del Merito che si è detto favorevole, parlando del suo programma per quest’innovazione sempre più presente nelle scuole.

Intelligenza artificiale nelle scuole: come usarla

Iniziamo con il dire che l’intelligenza artificiale può rivelarsi un valido aiuto e che, a tal proposito, sono diversi gli istituti scolastici che ne hanno dimostrato la validità. Se ben impiegata, infatti, l’IA può garantire persino un modo alternativo di apprendere, consentendo agli studenti di istruire a loro volta qualcuno (in questo caso all’IA), cosa che è sempre utile per capire se si è davvero compreso quanto studiato.

L’intelligenza artificiale, è però anche in grado di aiutare gli insegnanti a svolgere al meglio il proprio lavoro. E se organizzata in modo corretto e non invasivo può essere davvero un’aggiunta positiva che in molti stanno già sperimentando. Un esempio sono le scuole dove un sistema con intelligenza artificiale saluta gli studenti al loro ingresso. E non va dimenticata la possibilità di gestire archivi, calcoli e quanto possibile grazie a questo strumento che si rivela sicuramente preciso e in grado di dimezzare i tempi per certi lavori, lasciandone di più per altri. Certo, ciò non toglie che si tratta pur sempre di qualcosa di artificiale e che, pertanto, non potrà mai sostituire l’insegnante con la sua empatia e la capacità di vedere oltre. Un pensiero sul quale sembra concordare lo stesso Giuseppe Valditara che si è da poco espresso a riguardo proprio durante un convegno che trattava quest’argomento.

Le parole di Valditara sull’uso dell’intelligenza artificiale nelle scuole

In questi giorni, il Ministro dell’Istruzione e del Merito è tornato a parlare di intelligenza artificiale e dell’impegno da parte del Governo nel rinnovare il mondo del digitale nella scuola italiana. Durante la sua partecipazione al convegno che si è tenuto a Milano su “Coscienza umana e intelligenza artificiale” Giuseppe Valditara ha infatti annunciato un’investimento proprio per il digitale di un miliardo e duecento milioni di euro con 450 milioni per la formazione dei docenti. Una spesa davvero onerosa che il Ministro ha deciso di affrontare come una sfida e che ha sottolineato essere stata pensata sempre con la persona al centro.

A suo dire, infatti, l’intelligenza artificiale è uno strumento straordinario che comporta, però, grandi rischi se gestito nel modo sbagliato. Si tratta quindi di un’opportunità che può essere di notevole aiuto per la didattica. A patto, però, che sia sempre gestita dai docenti che saranno formati adeguatamente in tal senso. È chiaro quindi, che l’investimento non punta (come alcuni potrebbero temere) a sostituire gli insegnanti ma a porre questo prezioso strumento al loro servizio. E questo perché la scuola è, e deve restare, un sistema fatto di relazioni umane e di interazione costante tra le persone.