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cellulari in classe Fonte foto: 123rf

Valditara sconsiglia i cellulari alle superiori

Valditara torna a parlare dell'uso dei cellulari a scuola e li sconsiglia anche alle superiori.

Danila Franzone

Danila Franzone

ESPERTA DI EDUCAZIONE

Amante della scrittura a tutto tondo, lavoro da anni come web content editor e writer con un’attenzione particolare alla scuola, alla crescita personale e ai bambini con bisogni speciali. Nel tempo libero amo leggere libri di ogni genere e scrivere per progetti legati alla cucina e al benessere in tutte le sue forme.

Negli ultimi giorni si è parlato molto dell’uso degli smartphone a scuola e del possibile divieto al fine di ottenere un’istruzione più precisa.

Un particolare sul quale il Ministro dell’Istruzione e del Merito è tornato più volte, motivando anche il perché del suo consiglio (che non deve passare come un divieto) che è quello di non usare gli smartphone neanche alle superiori.

Le parole di Valditara sull’uso dei cellulari alle superiori

La proposta di vietare l’uso degli smartphone a scuola è stata accolta in modo contrastante da genitori e studenti, portando ad un acceso dibattito. Per questo motivo, Giuseppe Valditara si è trovato a tornare più volte sull’argomento, aggiungendo anche un consiglio che riguarda le scuole superiori. Secondo il Ministro dell’istruzione e del Merito, infatti, il cellulare rappresenta una distrazione che può rendere più difficile la comprensione delle materie studiate.

E visto che il suo utilizzo a scopo didattico sarebbe davvero complesso, Valditara ha suggerito che il suo utilizzo sia sconsigliato anche alle superiori. Ciò nonostante, come già accennato, non si tratta di un vero divieto ma più che altro di un consiglio che si è sentito di dare per favorire l’apprendimento da parte degli studenti. Le Linee guida, infatti, parleranno solo del cellulare da non usare dalle materne e fino alle medie e dell’uso del tablet solo per attività didattiche.

Il pensiero di Valditara sull’uso dei dispositivi elettronici a scuola

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, tornando a parlare dell’uso dei cellulari a scuola, ci ha tenuto a ribadire di non aver mai parlato di un divieto espressamente rivolto ai tablet che, per uso scolastico, sono ammessi e, in certi casi, anche consigliati. Il divieto è sempre stato per l’uso di cellulari e di tablet usati come tali e, quindi, al di fuori della didattica e fonte di distrazione per gli studenti. Riguardo al cellulare per scopi didattici, il divieto è stato dato proprio perché considerato non adatto a rivestire un simile ruolo. Se portato in classe, però, avrebbe sicuramente quello di distrarre gli studenti e di creare tensione tra loro e gli insegnanti. Problemi facilmente evitabili eliminandone l’utilizzo.

Ed è proprio in tal senso che Valditara si è espresso, ancora una volta, spiegando la necessità di difendere, in primis, il corpo docente che deve poter mantenere la propria autorità. Un bisogno cui segue quello di maggior responsabilità da parte degli studenti che vanno invitati a limitare l’uso dei dispositivi elettronici in classe. Infine si è rivolto anche ai genitori che dovrebbero stare più spesso dalla parte dei docenti e che dovrebbero assumere un ruolo da educatori responsabili più che da sindacalisti dei propri figli.

Come sempre, il progetto di Valtirara punta in alto e mira a una scuola che sia in grado di dare sempre il massimo e di fornire il meglio dell’istruzione possibile. Un obiettivo nel quale sono recentemente entrati anche i cellulari ma solo se visti come fonte di distrazione. Da qui il suo consiglio di evitarli anche alle superiori, al fine di ottenere maggior concentrazione e capacità di apprendere più rapidamente le materie di studio.