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Valditara al sit-in pro Salvini, è bufera: preside contro docenti

Polemica tra 29 docenti e la preside del liceo Montessori di Roma: cosa è successo, partendo dalla lettera contro Valditara per il sit-in pro Salvini

Francesca Pasini

Francesca Pasini

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Content Writer laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vivo tra l'Italia e la Spagna. Amo le diverse sfumature dell'informazione e quelle storie di vita che parlano di luoghi, viaggi unici, cultura e lifestyle, che trasformo in parole scritte per lavoro e per passione.

È polemica nel liceo Montessori di Roma, tra la preside Anna Maria De Luca e un gruppo di docenti che nei giorni scorsi hanno pubblicato una lettera di disapprovazione indirizzata al ministro Valditara per aver partecipato al sit-in di Palermo a supporto di Matteo Salvini per il processo Open Arms. Ma riavvolgiamo il nastro per capire cos’è successo.

Valditara alla manifestazione pro Salvini: la critica dei docenti

Lo scontro ha origine il 18 ottobre, mentre nel carcere Pagliarelli di Palermo si stava svolgendo il processo Open Arms contro Matteo Salvini. In piazza Castelnuovo ha avuto sede un sit-in della Lega a favore del ministro delle Infrastrutture, al quale hanno partecipato diversi deputati del Carroccio e ministri, tra i quali anche Giuseppe Valditara. Una presenza fortemente criticata e ritenuta inopportuna, visto il ruolo ricoperto, da alcuni docenti e dirigenti.

In particolare, 29 insegnanti del liceo Montessori di Roma hanno redatto una lettera in cui dichiarano il loro pensiero a riguardo e criticano la partecipazione del ministro dell’Istruzione e del Merito all’iniziativa a difesa di Salvini a Palermo.

L’accusa della preside ai docenti sul caso Valditara

Non si è fatta attendere la risposta della docente del liceo Montessori, Anna Maria De Luca, alla quale non è piaciuta l’iniziativa dei 29 docenti romani.

“Non intendo permettere a nessuno di usare il nome della scuola che dirigo per condurre battaglie politiche contro il ministero – dichiara la dirigente scolastica in una nota -. È mio dovere tutelare i docenti che si sentono offesi da azioni non condivise portate avanti con il nome del nostro liceo”.

Secondo la preside, l’istituto è stato “coinvolto in una questione politica esterna alla scuola”. Su 120 docenti del liceo Montessori, sono 29 coloro che hanno aderito all’iniziativa, “per esprimere una opinione del tutto personale sulla presenza del ministro Valditara a Palermo in occasione del processo Open Arms, firmandola ‘docenti del liceo Montessori'”, prosegue la dirigente scolastica. Una critica, quella di Anna Maria De Luca, che non contesta la decisione di sottoscrivere la lettera, ma piuttosto il gesto di firmarla ponendo il nome dell’istituto. Sottolinea infatti: “Tutte le opinioni personali sono legittime, ma a nessuno è permesso di usare il nome della scuola per strumentalizzazioni politiche“.

“La lettera ha provocato dissenso e disapprovazione nella comunità degli insegnanti, che si sono sentiti usati, a loro insaputa, per scopi politici del tutto estranei alla scuola e mai condivisi collegialmente”, denuncia De Luca. Un’azione che ha provocato “disagio e frustrazione nei docenti che si sono ritrovati coinvolti nell’uso del nome del nostro liceo per scopi politici, iniziativa da loro percepita come una prepotenza, una prevaricazione, una grande mancanza di rispetto nei confronti di una comunità che deve lavorare in armonia”.

“Ogni personaggio esterno alla scuola a rispettare l’indipendenza della nostra comunità dalla politica e a non interferire in alcun modo con la nostra quotidianità – conclude la preside del Montessori -. Tutti dobbiamo combattere per far sì che gli altri possano esprimere la propria opinione, anche se diversa, ma a titolo personale, certo non coinvolgendo il nome dell’istituzione nella quale si lavora”

La lettera dei 29 docenti contro il ministro Valditara

“Come docenti di scuola pubblica, vogliamo esprimere il nostro disagio e la nostra contrarietà per la partecipazione del Ministro Valditara alla manifestazione di Palermo a sostegno del Ministro Salvini durante l’udienza del cosiddetto processo Open Arms”. Iniziava così la missiva resa pubblica nei giorni scorsi.

“Dal momento che la manifestazione era volta a contestare la legittimità del processo mettendo in discussione, di conseguenza, l’operato dei giudici, riteniamo che la presenza del Ministro dell’Istruzione sia particolarmente grave, poiché la sua figura istituzionale rappresenta tutti e tutte gli studenti e le studentesse d’Italia, nonché i loro docenti – prosegue il messaggio -. Senza entrare nel merito della questione giudiziaria, che compete alle autorità preposte, ci sentiamo in dovere di ricordare al Ministro che la separazione dei poteri è alla base del moderno stato di diritto e della nostra Costituzione, i cui principi sono più volte richiamati anche dalle nuove linee guida sull’educazione civica redatte dal Ministero che Valditara presiede”.

“Il fatto che un Ministro dell’Istruzione, oltretutto con una formazione giuridica e docente di diritto in una prestigiosa università italiana, ignori deliberatamente il confine che divide i diversi ruoli istituzionali e lo faccia non come privato cittadino, ma nella veste ufficiale che la Repubblica gli attribuisce, rappresenta un precedente tanto grave quanto imbarazzante agli occhi di chi, ogni giorno, studia per diventare un cittadino e una cittadina consapevole e responsabile del nostro Paese”, concludeva la lettera firmata dai 29 docenti del liceo Montessori di Roma.