Salvini vuole limite agli alunni stranieri per classe, ma c'è già
Il leader della Lega Matteo Salvini ha proposto un tetto al numero di alunni stranieri per classe, ma un limite c'è già: cosa prevede la legge
Il ministro Matteo Salvini ha proposto un tetto al numero di alunni stranieri per classe. In realtà questo limite c’è già. Ecco cosa ha detto il leader della Lega e cosa prevede la norma vigente.
Tetto del 20% di alunni stranieri per classe: la proposta di Salvini
Il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto sul caso della scuola di Pioltello (Milano) definendo “un arretramento” la chiusura dell’Istituto comprensivo Iqbhal Masih per per la fine del Ramadan e proponendo un tetto massimo pari al “20% di bambini stranieri in una classe“. Il leader del Carroccio ha rilasciato queste dichiarazioni durante la trasmissione ‘Porta a Porta’ di Bruno Vespa.
“Non credo che in nessun Paese islamico chiudano per la Santa Pasqua o per il Santo Natale – ha detto Salvini -. Finché l’Islam non si darà una struttura e non riconoscerà la parità tra uomo e donna chiudere la scuola mi sembra un pessimo segnale. È un segnale di cedimento e arretramento chiudere per il Ramadan”.
Salvini ha poi rilanciato una proposta, quella del tetto agli alunni stranieri nelle aule scolastiche, già avanzata anni fa dopo il caso della scuola romana Pisacane dove intere classi erano composte prevalentemente da bambini stranieri o figli di immigrati.
“Se hai tanti bambini che parlano lingue diverse e non parlano l’italiano è un caos – ha continuato Matteo Salvini a ‘Porta a Porta’ -. Un 20% di bambini stranieri in una classe è anche stimolante, ma quando gli italiani sono il 20% dei bambini in classe come fa una maestra a spiegare?”.
Le parole del vicepremier Salvini sono arrivate all’indomani dell’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul caso di Pioltello, che ha espresso supporto alla scuola lombarda ed elogiato il lavoro degli insegnanti.
Limite alunni stranieri per classe: cosa prevede la legge in Italia
In Italia esiste già da tempo un numero limite di studenti stranieri per classe. Come spiega ‘Pagella Politica’, una circolare del 2010 dell’allora ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, guidato all’epoca da Mariastella Gelmini, prevede che nelle scuole di ogni ordine e grado gli alunni stranieri non possano essere più del 30% degli iscritti in ogni classe.
È agli uffici scolastici regionali che spetta “facilitare una distribuzione equilibrata degli alunni con cittadinanza non italiana tra le scuole attraverso la promozione di accordi a livello locale e intese tra scuola ed enti locali”, si legge in un rapporto del Ministero dell’Istruzione datato agosto 2023.
Sono comunque previste delle deroghe alla soglia del 30%:
- il direttore generale di un ufficio scolastico regionale può alzare il tetto in presenza di studenti con cittadinanza straniera che abbiano “adeguate competenze linguistiche” (come può accadere nel caso di studenti nati in Italia da genitori stranieri);
- il limite del 30% può essere abbassato, sempre da parte del direttore dell’ufficio scolastico regionale, a fronte della presenza di alunni stranieri con una padronanza della lingua italiana considerata non adeguata per partecipare alle attività didattiche.
Resta fermo un principio, come previsto dal rapporto del ministero: “In nessun caso, comunque, le scuole possono rifiutare l’iscrizione di un minore in ragione del superamento di una determinata percentuale di iscritti di origine migratoria”.