Salta al contenuto
Ramadan Fonte foto: iStock

Scuola di Pioltello chiuderà ancora per Ramadan: nuova polemica

La scuola di Pioltello chiuderà ancora le porte dell'istituto per l'ultimo giorno di Ramadan, ed è esplosa una nuova polemica: cosa sta succedendo

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

La scuola di Pioltello (Milano), che durante la scorsa primavera era finita al centro delle polemiche dopo la decisione di fermare le lezioni per l’ultimo giorno di Ramadan, ha deciso che chiuderà le porte dell’istituto anche quest’anno per la festa musulmana. Ed è esplosa una nuova polemica.

La scuola di Pioltello resta chiusa per il Ramadan

L’Istituto comprensivo statale ‘Iqbal Masih’ di Pioltello chiuderà anche quest’anno per la fine del Ramadan. Ne dà notizia ‘LaPresse’, che ha sottolineato che il Consiglio d’istituto ha votato all’unanimità la decisione, nell’ambito dell’autonomia scolastica. Ogni scuola, infatti, ha la facoltà di scegliere ulteriori giorni di sospensione delle lezioni oltre a quelle stabilite dal calendario scolastico regionale e le festività nazionali stabilite dal ministero dell’Istruzione e del Merito.

Anche lo scorso anno la scuola di Pioltello, dove circa il 43% degli alunni è di origine straniera, decise di prevedere un giorno di festa da scuola per la celebrazione dell’ultimo giorno di Ramadan, accendendo numerose polemiche, tanto che, sulla questione, intervenne lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Visto il caso di Pioltello e la risonanza ricevuta a livello nazionale (dopo la scuola lombarda anche l’Università per Stranieri di Siena aveva deciso di chiudere per l’ultimo giorno di Ramadan), il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara aveva anche annunciato una norma per evitare la sospensione delle lezioni per festività non riconosciute dallo Stato.

Si riaccende la polemica

Ma adesso arriva la notizia che l’Istituto ‘Iqbal Masih’ ha deciso di replicare quest’anno, facendo riesplodere la polemica. Tutto questo “dimostra l’ormai sempre più evidente islamizzazione nelle nostre scuole“, ha commentato l’eurodeputata della Lega Silvia Sardone, come riportato da ‘Il Giornale’. Per l’onorevole leghista si tratta di “una scelta sbagliata perché impone un’integrazione al contrario costringendo tutti gli studenti, anche di fedi diverse, a stare a casa per una festa religiosa che non ci appartiene”.

Queste scelte sono “figlie di un buonismo ottuso”, ha proseguito Sardone, che “portano poi tantissimi altri istituti a togliere i crocifissi dalle aule, a cancellare presepi e alberi natalizi”. Tutto ciò “dimostra tra l’altro che lo ius scholae non serve – ancora la deputata europea -: se la scuola invece di integrare insegna a dimenticare la nostra cultura a favore di altre religioni, non si aiuta un percorso coerente con i nostri valori verso la cittadinanza”.

Sulla questione è intervenuta anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè, che su X ha scritto: “La scuola di Pioltello ha annunciato che anche quest’anno chiuderà per il Ramadan. Sbagliare è umano, perseverare è sottomissione”.

La sindaca dalla parte dell’istituto scolastico

Ad accogliere la decisione dell’Istituto ‘Iqbal Masih’ è stata invece la sindaca di Pioltello Ivonne Cosciotti. “La scelta di tenere chiusa la scuola – ha detto la prima cittadina a ‘LaPresse’ – è in linea con lo scorso anno, una decisione presa all’unanimità dal Consiglio d’Istituto”. E ha aggiunto: “Noi attendiamo che, come ci aveva detto, arrivi il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara”.

Una volta scoppiata la polemica sul caso Pioltello durante la scorsa primavera, Cosciotti aveva definito “un atto di civiltà” la scelta della scuola di chiudere per il Ramadan. “Penso che l’istituto comprensivo nell’autonomia scolastica abbia fatto una scelta che ha senso e valore”, aveva detto Cosciotti.