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Giuseppe Valditara Fonte foto: ANSA

Caso Ramadan a scuola: Valditara annuncia una nuova norma

Dopo le polemiche sul caso Ramadan a scuola, il ministro Valditara annuncia una norma per evitare la chiusura degli istituti per feste "non ufficiali"

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Il caso della scuola di Pioltello è nuovamente nel mirino del Governo Meloni. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha portato la questione dell’Istituto comprensivo Iqbal Masih, che ha deciso di sospendere le lezioni per l’ultimo giorno di Ramadan, sul tavolo del Consiglio dei ministri. Il MIM è al lavoro per una norma per evitare la chiusura delle scuole durante le festività non riconosciute dallo Stato italiano.

Caso Ramadan a scuola: il Ministero al lavoro per una norma

“Nel corso del Consiglio dei ministri è stato sollevato il tema della chiusura delle scuole per festività non riconosciute dallo Stato. Il ministero è al lavoro per una norma di buonsenso che regolamenti una situazione che rischia di creare conflittualità e caos”. Lo ha annunciato il ministro Valditara martedì 9 aprile, come riportato da ‘Ansa’.

Sono infatti numerose le polemiche sorte in Italia nel 2024 intorno alla questione dello stop alle lezioni per il Ramadan, a partire dal caso più discusso, quello della scuola di Pioltello (Milano), che ha deciso di chiudere le porte dell’istituto in occasione dell’ultimo giorno della festività musulmana. Decisione, questa, che ha ispirato iniziative simili in altre scuole e università, ultima quella del Politecnico di Milano.

Il ministero dell’Istruzione e del Merito vorrebbe evitare che le scuole restassero chiuse per feste “non ufficiali”, per questo ha pensato di predisporre una norma per impedire agli istituti di autorizzare la sospensione delle lezioni in queste occasioni.

L’annuncio del ministro Giuseppe Valditara è arrivato nella sera del 9 aprile, a poche ore dall’inizio della festa di fine Ramadan (10 aprile), in cui per la prima volta anche la scuola di Pioltello e l’Università per Stranieri di Siena sono rimaste chiuse per permettere agli studenti di fede islamica di celebrare la festività.

Scuola e Ramadan: in Lombardia la Lega porta una mozione in Consiglio regionale

Poco prima dell’annuncio del ministro Valditara, nella giornata di martedì 9 aprile il gruppo della Lega del Consiglio regionale della Lombardia ha presentato una mozione per impegnare la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo “al fine di garantire che la normativa statale provveda a regolamentare il tema delle deroghe scolastiche previste dalla legge 260 del 27 maggio 1949 e successive modificazioni, anche al fine di evitare una possibile proliferazione di interruzioni dell’attività didattica, allo scopo di evitare che possano esserci discriminazioni rispetto a tutte le confessioni religiose, prevedendo altresì l’introduzione di adeguati strumenti di monitoraggio in capo alle Regioni”. Come riportato da ‘Il Corriere della Sera’, la mozione è stata bocciata con 34 voti contrari e 33 favorevoli.

“Questa mozione oggi non aveva nessun senso, fomentando una crociata ideologica, dannosa, contro la scuola e contro tutta la comunità di Pioltello, come già avevano detto i parroci del luogo e l’arcivescovo monsignor Delpini”, ha dichiarato Paola Bocci, consigliera regionale del Partito democratico, intervenuta durante il dibattito in aula. “Il compito della politica non è intervenire nella scelta di un’altra istituzione come è la scuola – ha continuato -. La politica deve sostenere la scuola rispettandone l’autonomia, non mettendole i bastoni tra le ruote. E il risultato si è visto”, ha concluso la consigliera dem.