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Trump Fonte foto: ANSA

Trump impedisce a Harvard l'iscrizione degli studenti stranieri

Stop all'iscrizione degli studenti stranieri, italiani compresi, ad Harvard: la nuova decisione dell'amministrazione Trump contro l'università

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

L’amministrazione Trump ha assestato un nuovo duro colpo ad Harvard, revocando la possibilità all’università di ricevere l’iscrizione degli studenti stranieri. Cosa sta succedendo negli USA?

Amministrazione Trump dice stop agli studenti stranieri ad Harvard

Stop all’ammissione degli studenti stranieri ad Harvard. La decisione non è stata presa dall’ateneo ma dall’amministrazione di Donald Trump, che fin dal suo insediamento ha iniziato uno scontro aperto con le università americane, Harvard in primis. A darne notizia è stato il New York Times, che ha riportato quanto scritto nell’informativa inviata all’ateneo.

“Vi scrivo per informarvi che, con effetto immediato, la certificazione del Programma studenti e visitatori stranieri (Student and Exchange Visitor Program) dell’Università di Harvard è revocata”, ha scritto Kristi Noem, segretaria alla Sicurezza interna degli Usa.

Il Dipartimento per la Sicurezza interna (Homeland Security) ha spiegato in un comunicato stampa che la misura si applica non solo ai futuri studenti, ma anche agli stranieri attualmente iscritti: “Harvard non può più iscrivere studenti stranieri, e gli studenti stranieri attuali devono trasferirsi o perderanno il loro status legale“.

“La dirigenza di Harvard – si legge ancora sul comunicato – ha creato un ambiente universitario insicuro, permettendo ad agitatori antiamericani e filo-terroristi di molestare e aggredire fisicamente individui, inclusi molti studenti ebrei, e di ostacolare in altri modi il suo un tempo venerabile ambiente di apprendimento. Molti di questi agitatori sono studenti stranieri. La dirigenza di Harvard ha inoltre facilitato e coordinato attività con il PCC (Partito comunista cinese)”.

La segretaria Noem, da parte sua, ha commentato: “Questa amministrazione sta ritenendo Harvard responsabile per aver fomentato la violenza, l’antisemitismo e per essersi coordinata con il Partito Comunista Cinese nel suo campus”.

E ancora: “È un privilegio, non un diritto, per le università iscrivere studenti stranieri e beneficiare delle loro tasse universitarie più elevate per contribuire a rimpinguare i loro fondi multimiliardari. Harvard aveva molte opportunità di fare la cosa giusta. Si è rifiutata. Ha perso la certificazione del Student and Exchange Visitor Program a causa del mancato rispetto della legge. Che questo serva da monito a tutte le università e le istituzioni accademiche del Paese“, ha criticato Noem.

Quanti sono gli studenti a rischio

Come riportato dal New York Times, attualmente sono circa 6.800 gli studenti internazionali, italiani compresi, iscritti ad Harvard, ovvero il 27% dell’intero corpo studentesco. Percentuale aumentata di quasi il 20% in 15 anni. Per quanto riguarda gli studenti italiani, come riportato dal Tg La7, dall’Italia hanno fatto domanda in 500 ma solo tre sono riusciti ad entrare. Tutti con borse di studio, stando ai dati di Uni Student Advisors, l’organizzazione che li ha aiutati a fare l’iscrizione.

La retta ad Harvard è di 59.320 dollari (anno accademico 2025-2026), e i costi possono salire a quasi 87mila dollari includendo vitto e alloggio. Ma per gli studenti stranieri i costi da sostenere sono ancora più alti. Per questo, la decisione dell’amministrazione Trump avrà probabilmente un effetto significativo anche sul bilancio dell’università.

“Senza gli studenti stranieri e la capacità di attirare le persone migliori da ogni continente, Harvard non sarà più Harvard”, ha commentato Leo Gerden, uno studente svedese dell’ultimo anno, come riportato il New York Times. “L’amministrazione Trump ci sta usando come fiches. È estremamente pericoloso”, ha aggiunto, dicendosi devastato dalla notizia.

La risposta della Harvard University

L’azione del governo è illegale“, si legge in una nota diffusa dalla Harvard University.

Dall’ateneo hanno continuato: “Siamo pienamente impegnati a garantire che Harvard possa ospitare i nostri studenti e studiosi internazionali, provenienti da oltre 140 paesi e che arricchiscono l’Università – e questa nazione – in modo incommensurabile. Stiamo lavorando rapidamente per fornire guida e supporto ai membri della nostra comunità. Questa azione di ritorsione minaccia di arrecare gravi danni alla comunità di Harvard e al nostro paese e mina la missione accademica e di ricerca di Harvard“.

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