
Trump minaccia Harvard: le conseguenze per gli studenti italiani
Il presidente Donald Trump è tornato a minacciare Harvard andando a colpire gli studenti stranieri, cosa vuole fare il governo americano
La tensione tra l’amministrazione Donald Trump e la prestigiosa università di Harvard aumenta di giorno in giorno. Dopo il rifiuto dell’ateneo di accettare le richieste della Casa Bianca e il duro attacco del tycoon ai vertici dell’istituzione accademica sui suoi canali social, arriva una ennesima minaccia che punta il dito contro gli studenti stranieri. Cosa potrebbe succedere agli italiani che frequentano Harvard.
La minaccia di Trump ad Harvard
L’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump ha minacciato di vietare all’Università di Harvard di ammettere studenti stranieri se non accetterà di sottoporsi a controlli sulle ammissioni, sulle assunzioni e sull’orientamento politico.
“Se Harvard non riuscirà a dimostrare il pieno rispetto dei suoi obblighi di segnalazione, l’università perderà il privilegio di iscrivere studenti internazionali“, ha scritto in un comunicato stampa il Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti (Dhs, Homeland Security).
Cosa succederebbe agli studenti italiani
Come ha dichiarato il dipartimento, la segretaria del Dhs Kristi Noem “ha scritto una lettera molto dura in cui chiede che entro il 30 aprile 2025 vengano forniti i registri dettagliati sulle attività illegali e violente degli studenti stranieri titolari di visto di Harvard, pena la perdita immediata della certificazione SEVP (Student and Exchange Visitor Program)”.
Il Dhs ha anche annunciato la cancellazione di due sovvenzioni federali del valore di 2,7 milioni di dollari a Harvard.
Se Harvard dovesse continuare a rifiutare di cedere le informazioni private sui suoi studenti stranieri, l’amministrazione Usa potrebbe revocare a questi ultimi il visto per poter stare negli Stati Uniti. Il risultato? Senza visto dovranno lasciare il Paese e quindi non potranno continuare a studiare nell’ateneo.
Questo è un rischio che correrebbero tutti gli studenti stranieri, provenienti da qualsiasi nazione, perciò anche gli italiani che attualmente frequentano corsi o master ad Harvard.
Perché Trump attacca Harvard
Come si è arrivati a questo punto? Harvard è stato il primo ateneo a non cedere al diktat su didattica e politiche inclusive richiesto dalla Casa Bianca.
L’amministrazione Trump aveva chiesto all’università di ridurre il potere degli studenti nella gestione delle questioni universitarie. Inoltre ha invitato l’istituto a fornire una lista di studenti stranieri che avevano commesso violazioni e vuole avere la possibilità di modificare l’indirizzo generale, in particolare riguardo alla gestione delle “diversità“. Il governo ha chiesto anche un’attenzione al punto di vista conservatore da inserire nei programmi accademici.
L’università di Harvard si è subito opposta definendo “illegale” la richiesta fatta dal governo americano. Il presidente dell’istituto accademico Alan Garber ha evidenziato che “nessun governo a prescindere da quale partito sia al potere, dovrebbe ordinare cosa può insegnare un’università privata, chi ammettere e chi assumere e quali aree di studio e di ricerca seguire”.
La presa di posizione non è piaciuta a Donald Trump che prima ha congelato più di 2,2 miliardi di dollari in sovvenzioni e 60 milioni di dollari in contratti ad Harvard, poi l’ha definita sui social “una barzelletta” che “insegna odio e stupidità“, infine l’ultima minaccia di togliere la certificazione SEVP agli studenti stranieri titolari di visto.