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docente Fonte foto: 123rf

Via libera alla legge contro la violenza al personale scolastico

Tutto quel che c'è da sapere sulla nuova legge contro chi aggredisce il personale scolastico

Danila Franzone

Danila Franzone

ESPERTA DI EDUCAZIONE

Amante della scrittura a tutto tondo, lavoro da anni come web content editor e writer con un’attenzione particolare alla scuola, alla crescita personale e ai bambini con bisogni speciali. Nel tempo libero amo leggere libri di ogni genere e scrivere per progetti legati alla cucina e al benessere in tutte le sue forme.

Negli ultimi tempi si è parlato molto della possibilità di inasprire la legge contro la violenza al personale scolastico. Una realtà che ora è legge.

Scopriamo cosa comporta, quali saranno i cambiamenti e come ha replicato il Ministro dell’Istruzione e del Merito a riguardo.

Cosa cambia nella legge contro la violenza sulle scuole

Dopo gli ultimi casi di violenza ai docenti e al persone scolastico da parte degli studenti o delle famiglie degli stessi, si è scelto di trovare una soluzione. In seguito a diverse consultazioni è stato quindi approvato dal Senato il ddl nn. 905 sulla sicurezza e, con il quale, sono state introdotte varie misure pensate per prevenire gli atti di violenza contro il personale scolastico. Un risultato che mira, tra le altre cose, ad aumentare il senso di sicurezza (sempre più carente) nelle scuole.

La nuova legge, appena approvata, prevede in modo particolare l’incremento di pene contro chi compie atti di violenza contro il personale scolastico. Nello specifico è previsto un aumento delle pene detentive. Misura pensata proprio per disincentivare la voglia di aggredire fisicamente qualcuno con il quale, invece, si potrebbe instaurare una conversazione. Gli attuali 5 anni di detenzione previsti per reati di aggressione passano quindi a sette anni e mezzo. Mentre i 3 anni previsti per l’oltraggio diventano 4 anni e mezzo. Come da proposte precedenti è stato inoltre istituito un Osservatorio nazionale per la sicurezza del personale scolastico. Questo avrà il compito di acquisire tutti i dati che riguardano i casi di violenza nelle scuole, individuando le zone più a rischio o considerate vulnerabili.

Inoltre ci saranno percorsi formativi per sensibilizzare sull’argomento ed è prevista anche l’istituzione di una giornata nazionale di educazione e prevenzione proprio contro la violenza verso il personale scolastico. Questa, se non cambia nulla, dovrebbe svolgersi ogni anno il 15 dicembre, come precedentemente stabilito dal Ministro dell’Istruzione e del Merito e dal Ministro dell’Università e della ricerca. Lo scopo finale è ovviamente quello di sensibilizzare tutta la popolazione, portando avanti una cultura che condanni ogni forma di violenza e, nello specifico, quella contro lavora ogni giorno nelle scuole.

Le parole di Valditara sulla nuova legge

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito è stato tra i primi a richiedere punizioni più aspre per chi aggredisce il personale scolastico. L’approvazione della legge è stata accolta, quindi, con soddisfazione. A riguardo, Giuseppe Valditara si è espresso sostenendo di approvare quanto deciso dal Senato. Chi aggredisce docenti, dirigenti e tutti i lavoratori che ruotano attorno alla scuola, aggredisce infatti lo Stato stesso. Sempre per Valditara, quindi, questo inasprimento delle pene e tutto ciò che ne consegue rappresenta un primo passo verso il ripristino del rispetto all’interno delle scuole. Rispetto indispensabile per far sì che si mantengano dei luoghi sicuri per tutta la comunità scolastica.

Si tratta, quindi, di cambiamenti davvero importanti e che riguardano tanto il personale scolastico quanto gli studenti. Un ambiente più sicuro e dove vige il rispetto, rappresenta infatti anche il luogo ideale dove crescere e formarsi, apprendendo il giusto modo di comportarsi e di stare tra gli altri.