Via libera del Senato per il modello 4+2: le parole di Valditara
Il Ministro dell'Istruzione e del Merito si è detto più che soddisfatto per il via libera del Senato al modello 4+2
Il nuovo modello 4+2 ha avuto finalmente il via libera dal Senato che ha approvato in prima lettura il disegno di legge governativo volto a riformare l’istruzione tecnico professionale. Si tratta di un passo avanti che porterà il modello, fino a oggi solo in fase sperimentale, a diventare ufficiale e, quindi, aperto a tutti.
Un progresso che lo stesso Ministro dell’Istruzione e del Merito ha condiviso sui social ringraziando tutte le parti coinvolte per l’impegno dimostrato e per i risultati che, al momento, sono davvero positivi. Scopriamo, quindi, tutto quel che c’è ancora da sapere su questo nuovo modello e su come andrà avanti da questo momento.
Le parole di Valditara sul via libera per il modello 4+2
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha condiviso con grande piacere il via libera del Senato al nuovo modello 4+2. Una riforma che a suo dire era molto attesa dalle scuole (i numeri di quelle che hanno aderito in via sperimentale sono stati estremamente positivi) e che si rivela necessaria per formare al meglio i lavoratori di domani. Secondo il Ministro, infatti, in questo modo sarà possibile ottenere una fiera della formazione tecnica e professionale di primo livello.
Una fiera che, tra le altre cose, potrà contare sul potenziamento delle discipline di base (che non saranno sacrificate per l’anno in meno di studi) e con un incremento (cosa molto importante) di discipline professionalizzanti e in grado di immettere gli studenti nel mondo del lavoro in modo più fluido e specifico. In particolare si punterà, quindi, a portare gli studenti verso una sicurezza di base che a oggi non era poi così scontata.
Come sarà formulato il nuovo modello 4+2
Basandosi sul progetto sperimentale che, al momento, ha riscosso un discreto interesse da parte delle scuole, il modello 4+2 si impegna a seguire le orme di progetti analoghi e già in vigore in altri paesi Europei. Ciò consiste nella riduzione del percorso di studi da 5 a 4 anni ma senza che lo studio delle materie formative sia sacrificato. In tal senso, infatti, si sta lavorando a un programma del tutto nuovo e rivisto proprio per non ridurre la qualità delle ore dedicate all’istruzione. Ai 4 anni seguirà poi l’accesso diretto a due anni da svolgere presso le filiere organiche, nel mondo del lavoro o all’università. Il tutto per un programma sicuramente più articolato del precedente ma anche maggiormente rivolto alla pratica e allo studio sul campo di tutti quei processi che possono essere appresi solo eseguendoli di volta in volta.
Un’idea che il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha portato avanti da subito con grande convinzione e con la volontà di rendere la scuola una base di partenza sempre più valida e improntata alla crescita degli studenti, non solo per quanto riguarda la cultura di base, ma anche per tutte quelle conoscenze che servono per sentirsi sicuri e non più spaesati nel mondo del lavoro. Il via libera del Senato offre, quindi, la possibilità di andare avanti in modo più concreto con un’iniziativa che aiuterà sempre più studenti a immettersi nel mondo del lavoro con tutti gli strumenti adatti.