Violenza a scuola: dal 30 marzo si inaspriscono le pene
L'inasprimento della legge contro la violenza a scuola è realtà. Ecco in cosa consiste esattamente.
A partire dal 30 marzo 2024 e, secondo le regole precedentemente stabilite, diventerà attivo l’inasprimento delle leggi contro la violenza a scuola.
Dopo tanto parlare, la legge contro la violenza sui docenti e sul personale scolastico è in Gazzetta e sarà attiva, per la precisione, a partire dal 30 marzo 2024. Si tratta di una strategia volta a diminuire i tanti casi di violenza che negli ultimi anni sono diventati sempre più numerosi e che minacciano di trasformare la scuola in un ambiente di paura piuttosto che in un luogo stabile e sicuro nel quale studiare e formarsi. La legge, che è stata valutata in ogni dettaglio nei mesi scorsi, apporterà delle modifiche alle pene già esistenti e che saranno, di fatto, inasprite. Inoltre apporterà alcune novità interessanti e volte per lo più alla prevenzione.
- Come cambieranno le leggi contro la violenza a scuola
- Quali sono le novità correlate alla nuova legge contro la violenza
Come cambieranno le leggi contro la violenza a scuola
L’inasprimento delle pene contro chi mette in pratica atti di violenza contro i docenti o il personale scolastico in generale prevede un aumento dai cinque anni già previsti per aggressione a sette anni e mezzo, con un aumento che sarà quindi di due anni e sei mesi. Per quanto riguarda l’oltraggio, invece, si passerà dai tre anni attuali ai quattro e mezzo, con un inasprimento di un anno e sei mesi.
Come già accennato, la legge non sarà più solo a tutela del corpo docenti, ma di tutto il personale scolastico e del personale Ata. In questo modo, la speranza è che la paura di una pena sicuramente molto più aspra della precedente faccia da monito, evitando rappresaglie, insulti o atti di violenza durante le ore di lezione o all’entrata o all’uscita da scuola.
Quali sono le novità correlate alla nuova legge contro la violenza
Per andare contro alla corrente di violenza nelle scuole, però, non ci saranno solo leggi più aspre ma anche dei veri e propri percorsi che mirano a sensibilizzare tutti, dai bambini ai genitori stessi. Per prima cosa ci sarà la costituzione di un osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico che si occuperà di monitorare i vari casi di violenza e di capire se questi avvengono in situazioni o luoghi più specifici di altri. Sempre a cura dell’osservatorio nazionale ci sarà anche la possibilità di mettere in atto iniziative per evitare che il problema si ripeta. Segue infine un report annuale per tenere sotto controllo la situazione e avere dei numeri precisi sempre a portata di mano.
Per garantire una maggior sensibilità da parte di tutti è stata inoltre istituita la giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico. Questa, come si era ipotizzato in precedenza, si terrà il 15 dicembre di ogni anno e potrà essere al centro di eventi, campagne di sensibilizzazione e tutto ciò che può contribuire a rendere la scuola il luogo sicuro e sereno che tutti sperano di poter vivere e di poter garantire ai propri figli. Un’azione che mira quindi a cambiare le cose in modo proattivo e che lo fa agendo a 365 gradi.