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I voti in condotta al Governo Meloni: da Santanchè a Lollobrigida

Il deputato del Movimento 5 Stelle Iaria ha dato i voti in condotta ai membri del Governo Meloni: i suoi giudizi, da Santanchè a Lollobrigida

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

I voti in condotta non si prendono solo a scuola, ma anche tra i banchi dei deputati e dei senatori italiani. Ci ha pensato l’esponente del Movimento 5 Stelle Antonino Iaria a “dare i numeri”, assegnando un voto ai membri del Governo Meloni, per quello che riguarda il loro comportamento e il rispetto delle regole. Dal ministro del Turismo Daniela Santanché al ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, scopriamo quali sono i voti in condotta dei principali esponenti politici della maggioranza.

L’intervento in aula di Antonino Iaria

Antonino Iaria è un Deputato del Movimento 5 Stelle: 52 anni, architetto di professione e sposato con un figlio già adolescente. In occasione di un recente intervento in Parlamento, l’uomo politico ha bonariamente preso in giro alcuni ministri dell’attuale Governo Meloni e diversi politici del centrodestra, suscitando l’ilarità dell’opposizione presente in aula.

I deputati erano riuniti per la discussione sul provvedimento, voluto dal centrodestra, che vorrebbe dare un peso maggiore al voto di condotta nelle scuole secondarie. Ironizzando proprio su questa richiesta, di rendere questa voce in pagella molto influente, Antonino Iaria ha voluto dare un giudizio sul comportamento dei ministri e dei politici meloniani durante questa loro avventura politica.

I voti in condotta per i membri del Governo Meloni

“La condotta è importante, bisogna dare il buon esempio. Quindi diamo un po’ di voti in condotta”. Così il Deputato pentastellato ha introdotto la sua “pagella” per i colleghi della maggioranza, per quello che riguarda il comportamento che hanno tenuto nel ruolo di ministri o deputati dal giorno in cui sono stati votati e fino a oggi.

Iaria ha poi fatto l’elenco:

  • “Il ministro Francesco Lollobrigida ferma un treno: voto di condotta 3.
  • Daniela Santanché insulta un percettore di reddito in televisione ed è anche indagata per fondi Covid: voto di condotta 2.
  • Il Deputato Andrea Del Mastro Delle Vedove che rivela documenti secretati: voto 3.
  • Vittorio Sgarbi, “Vabbè, basta la parola”, sottolinea il pentastellato: voto di condotta 0″.

Applaudito dall’opposizione, il deputato M5S ha concluso così il suo intervento: “Quindi, sì, siamo d’accordo, cominciamo a dare i voti di condotta, ma cominciate a dare l’esempio voi, a punire chi ha una condotta disdicevole”.

La proposta di Valditara sul voto di condotta

Il disegno di legge del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara mira a cambiare il giudizio riguardante la valutazione del comportamento degli studenti e delle studentesse. Nel documento si legge che il voto di condotta avrà un ruolo più pesante in pagella: se non si arriva almeno al 7, si rischia di essere bocciati. Per poter accedere all’esame di Maturità, inoltre, bisognerebbe avere almeno la sufficienza. Inoltre, si userà un voto numerico sia nella scuola secondaria di primo grado sia nella scuola secondaria di secondo grado.

Per quello che riguarda la votazione, dunque, dopo il 7 si è salvi. Se si ottiene un 6 in condotta, bisogna presentare un elaborato di educazione civica da discutere prima del nuovo anno scolastico di fronte ai docenti: se non viene presentato o se non dovesse essere ritenuto sufficiente, lo studente dovrà ripetere l’anno. Con un 5 o meno in condotta, si è bocciati automaticamente a giugno. Discorso analogo per la Maturità: con un 6 in condotta, gli studenti, durante il colloquio orale dell’Esame di Stato, devono presentare un elaborato su “Cittadinanza attiva e solidale”, mentre con un 5 o meno non accedono proprio all’esame. Lo stesso vale anche per gli alunni di terza media.