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Laurea Fonte foto: iStock

Voto di laurea: le regioni d'Italia con più e meno 110 e lode

Quali sono le regioni con più e meno 110 e lode? Ecco i dati dell'analisi condotta dall'Osservatorio Talents Venture sul voto di laurea in Italia

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

In Italia quasi la metà degli studenti universitari si laurea con un voto superiore al 105 e ben 1 studente su 4 conquista la lode. Quali sono le regioni d’Italia con più e meno 110 e lode.

Le regioni con più (e meno) 110 e lode

Dei 366mila studenti e studentesse che hanno conseguito la laurea nel 2022, ben il 25% ha ottenuto il massimo dei voti, 110 e lode, mentre il 22% si è guadagnato un voto compreso tra il 106 ed il 110. A dirlo è l’Osservatorio Talents Venture, che ha condotto un’approfondita analisi sui punteggi di laurea in Italia.

Nel 2022, come riportato dall’indagine, sono state soprattutto le studentesse a ottenere le valutazioni migliori in sede di laurea: il 28% delle donne che si sono laureate nel corso del 2022 ha preso 110 e lode (uomini 22%), il 23% un voto compreso tra 106 e 110 (20% uomini).

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, la percentuale di laureati che ha preso 110 e lode è particolarmente elevata nelle Isole e nel centro Italia (rispettivamente 35% e 32%). Segue il Sud, con il 28% di laureati con lode.

Conseguire il massimo dei voti è invece più difficile nel Nord Italia: negli atenei del Nord-Est, infatti, a prendere il massimo dei voti nel 2022 sono stati il 26% degli studenti e delle studentesse, mentre negli atenei del Nord-Ovest solo il 22%.

A livello regionale, sono Sicilia (36%), Umbria (35%) e Lazio (34%) le regioni in cui il 110 e lode è stato più frequente, mentre Valle d’Aosta (17%), Piemonte (19%) e Calabria (23%) quelle in cui lo è stato meno.

110 e lode nelle università tradizionali e telematiche

Dall’analisi dei risultati per tipologia di ateneo, è emersa una separazione marcata tra le performance dei laureati negli atenei tradizionali e quelli telematici. Tra i primi, coloro che hanno ottenuto la lode nel 2022 sono stati il 27%. Nelle università telematiche, invece, a
conseguire il massimo punteggio è stato solo il 12% dei laureati.

Guardando ai soli atenei tradizionali, le università che hanno registrato la maggior frequenza di 110 e lode nel 2022 sono:

  1. Campus Bio-Medico di Roma (52%);
  2. Università di Foggia (46%);
  3. UNINT – Università degli Studi internazionali di Roma (45%);
  4. Università per Stranieri di Perugia (44%);
  5. Università San Raffaele (43%).

Al contrario, gli atenei con la minore frequenza di 110 e lode nel 2022 sono:

  1. Università di Scienze gastronomiche (6%);
  2. Politecnico di Torino (12%);
  3. Politecnico di Milano (13%);
  4. IULM e Università di Bergamo (15%).

110 e lode per indirizzo di studio

Ma come mai si osservano queste differenze tra le università italiane? Come spiegato dall’Osservatorio Talent Venture, al netto di fattori non oggettivamente misurabili, come l’effettiva qualità della preparazione degli studenti e delle studentesse, un fattore che appare particolarmente rilevante per spiegare la tendenza a riconoscere voti alti è la composizione dell’offerta didattica di ateneo. Detto in altri termini, in certe materie la lode è più frequente che in altre.

Lo dimostrano i dati dell’indagine AlmaLaurea sui laureati del 2022, secondo cui il voto medio registrato tra i laureati in materie letterario-umanistiche è stato pari a 107,6/110, appena sopra l’altrettanto elevato 106,5/110 ottenuto dai laureati in materie medico-sanitarie e farmaceutiche.

Dall’altro lato, chi si è laureato in discipline economiche e ingegneristiche (soprattutto Ingegneria industriale e dell’Informazione) ha ottenuto votazioni più basse (media rispettiva 101,3 e 101,8).

Il dato è confermato da un’analisi condotta sugli atenei ‘specializzati’: le università italiane specializzate in materie medico-sanitarie hanno una quota di laureati con lode in media molto elevata e pari al 32%, cioè 1 su tre. Al contrario, negli atenei specializzati in materie ingegneristiche (come, ad esempio, i Politecnici di Torino e Milano), coloro che ottengono la lode sono il 14%.

Infine, è interessante osservare la correlazione tra il voto di diploma e quello di laurea tra gli studenti appartenenti ai diversi gruppi disciplinari: le facoltà di Scienze motorie e sportive, di Comunicazione o quelle di tipo politico-sociale accolgono studenti con voti di diploma relativamente bassi (inferiori ad 80) a cui si associano voti di laurea molto alti (superiori a 104). Al contrario, nei gruppi disciplinari come quello informatico, giuridico, economico e ingegneristico, a voti di diploma elevati (superiore a 80) seguono voti di laurea relativamente bassi (inferiori a 104).