Lev Tolstoj: vita e opere dell'autore russo
Francesca Mondani
DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2
Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.
Lev Tolstoj è considerato uno dei più grandi scrittori della letteratura russa e mondiale. Le sue opere esplorano temi profondi e universali come il senso della vita, la moralità e la natura umana, e continuano a essere lette e studiate in tutto il mondo. Tolstoj non fu solo un romanziere di grande successo, ma anche un filosofo e pensatore sociale, la cui ricerca spirituale lo condusse a una profonda riflessione sul senso dell’esistenza e sulla condizione umana.
- La vita di Tolstoj
- Le opere più importanti di Tolstoj
- Guerra e Pace
- Anna Karenina
- La morte di Ivan Il'ič
La vita di Tolstoj
Lev Tolstoj nacque il 9 settembre 1828 a Jasnaja Poljana, una tenuta di famiglia situata a sud di Mosca. Proveniente da una famiglia nobile, Tolstoj crebbe in un ambiente privilegiato ma perse entrambi i genitori quando era ancora un bambino. Questo evento traumatico influenzò profondamente la sua visione della vita e della morte. Tolstoj studiò all’Università di Kazan’, dove però non completò mai il suo percorso accademico, preferendo dedicarsi a una vita più avventurosa e pratica.
In gioventù, Tolstoj si arruolò nell’esercito e partecipò alla Guerra di Crimea. L’esperienza militare influenzò molte delle sue opere, in particolare il suo capolavoro, Guerra e Pace. Tuttavia, fu durante il periodo successivo alla guerra che Tolstoj si dedicò completamente alla scrittura. Le sue prime opere, tra cui la trilogia autobiografica (Infanzia, Adolescenza, Giovinezza), lo resero immediatamente noto come uno dei più promettenti autori della letteratura russa.
Nel 1862, Tolstoj sposò Sof’ja Andreevna Behrs, con la quale ebbe tredici figli. Questo periodo di stabilità familiare coincise con la stesura dei suoi capolavori, ma fu anche segnato da crisi spirituali che lo portarono a una profonda riflessione sulla religione e la morale. Negli anni successivi, Tolstoj abbandonò la sua vita aristocratica e si avvicinò a una visione del mondo fortemente influenzata dai principi di non violenza, anarchia cristiana e pacifismo. Questa fase della sua vita, conosciuta come "conversione", lo vide impegnato in numerose attività filantropiche e nell’elaborazione di un sistema morale basato sull’amore universale e sulla semplicità della vita.
Tolstoj morì nel 1910, fuggendo dalla sua tenuta per cercare una vita più isolata e ascetica. La sua morte avvenne in una piccola stazione ferroviaria, in condizioni che riflettono la sua crescente alienazione dalla società aristocratica e dai valori della sua epoca.
Le opere più importanti di Tolstoj
Tolstoj scrisse numerose opere di narrativa, saggi e testi filosofici. In La sonata a Kreutzer, Tolstoj esplora la natura distruttiva del desiderio sessuale e della gelosia. Il protagonista, Pozdnyšev, racconta come, ossessionato dall’idea che la moglie lo tradisca, la uccida in un impeto di rabbia. Il racconto è una riflessione amara sulla natura delle relazioni umane e sull’importanza della castità e della purezza morale.
Resurrezione racconta la storia di un nobile, Nechljudov, che, travolto dal senso di colpa per aver sedotto una giovane contadina, si impegna in un percorso di redenzione cercando di aiutarla a fuggire da una condanna ingiusta. L’opera rappresenta un potente atto di accusa contro il sistema giudiziario e la disuguaglianza sociale in Russia, riflettendo le preoccupazioni morali e politiche di Tolstoj.
Guerra e Pace
Guerra e Pace è senza dubbio il capolavoro di Tolstoj e una delle opere più importanti della letteratura mondiale. Scritto tra il 1863 e il 1869, il romanzo è ambientato durante le guerre napoleoniche e segue le vite di diverse famiglie aristocratiche russe, tra cui i Bol’konskij, i Rostov e i Bezuchov. Il romanzo mescola abilmente storia, filosofia e dramma personale, offrendo un’analisi profonda della società russa e delle dinamiche umane durante un periodo di grande turbolenza.
Uno degli aspetti più rivoluzionari del romanzo è il modo in cui Tolstoj combina la narrazione epica degli eventi storici con l’introspezione psicologica dei personaggi. L’opera non si limita a raccontare le battaglie e gli eventi storici, ma esplora anche le scelte morali e i conflitti interiori dei protagonisti. Personaggi come il principe Andrej Bol’konskij, tormentato da dubbi esistenziali, o Pierre Bezuchov, alla ricerca di un significato nella vita, sono esempi della capacità di Tolstoj di creare figure complesse e universali.
Il romanzo riflette anche le opinioni di Tolstoj sulla storia e sul destino umano. Tolstoj rifiuta l’idea che la storia sia guidata da grandi figure come Napoleone o Alessandro I, e pone invece l’accento sulle forze collettive e sull’imprevedibilità degli eventi. Secondo Tolstoj, gli individui hanno un potere limitato nel determinare il corso della storia, e ciò che accade è spesso frutto di una combinazione di forze fuori dal controllo umano.
Guerra e Pace è un’opera monumentale, non solo per la sua lunghezza, ma anche per la profondità dei temi trattati. La sua struttura complessa e la vasta gamma di personaggi rendono il romanzo un’opera straordinariamente ricca, capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano.
Anna Karenina
Anna Karenina, pubblicato tra il 1875 e il 1877, è un altro dei grandi capolavori di Tolstoj e una delle opere più famose della letteratura russa. Il romanzo racconta la storia di Anna Karenina, una donna sposata dell’alta società russa che si innamora del giovane e affascinante conte Vronskij. La loro storia d’amore diventa il centro di un dramma complesso e tragico che esplora temi come l’amore, il dovere e la società.
Uno degli aspetti più significativi di Anna Karenina è il modo in cui Tolstoj descrive il conflitto tra la passione personale e le norme sociali. Anna è una donna che, seguendo il proprio desiderio, sfida apertamente le regole della sua società, ma le conseguenze delle sue scelte si rivelano devastanti. L’incapacità di Anna di conciliare il suo amore per Vronskij con le aspettative sociali e familiari porta a una tragica spirale di disperazione che culmina nel suo suicidio.
Parallela alla storia di Anna, Tolstoj introduce la figura di Konstantin Levin, un alter ego dell’autore stesso. Levin rappresenta il conflitto interiore di Tolstoj tra la vita mondana e la ricerca spirituale, e attraverso di lui Tolstoj esamina questioni esistenziali come il senso della vita e il ruolo della fede.
La complessità emotiva dei personaggi e la descrizione dettagliata della vita sociale e familiare fanno di Anna Karenina un romanzo straordinariamente moderno, in grado di toccare i temi dell’identità e della libertà personale.
La morte di Ivan Il’ič
La morte di Ivan Il’ič, pubblicato nel 1886, è uno dei racconti più brevi e potenti di Tolstoj. L’opera affronta il tema della morte e della riflessione esistenziale, attraverso la storia di Ivan Il’ič, un giudice di successo che, dopo essere stato colpito da una malattia incurabile, si ritrova a riflettere sulla futilità della sua esistenza.
Il racconto esplora la vita di Ivan, che fino alla scoperta della malattia aveva vissuto seguendo le convenzioni sociali, cercando il successo professionale e la sicurezza economica. Tuttavia, di fronte alla prospettiva della morte, Ivan si rende conto di non aver mai vissuto realmente, avendo sempre cercato di conformarsi alle aspettative altrui. La malattia lo costringe a confrontarsi con la realtà della morte e con il vuoto della sua vita.
Tolstoj utilizza la storia di Ivan Il’ič per esaminare la condizione umana di fronte all’inevitabilità della morte e per criticare una società che si concentra sui valori materiali e superficiali. Il racconto è un monito contro l’autoinganno e invita a riflettere su cosa significhi vivere autenticamente.