Il Veltro nella Divina Commedia di Dante Alighieri
Nel primo canto dell’Inferno della Divina Commedia, Dante incontra tre fiere che ostacolano il suo cammino verso il colle illuminato dal sole. Tra esse, la lupa è la più temibile, simbolo della cupidigia, del desiderio insaziabile e della corruzione morale. In questo contesto, Virgilio, guida del poeta, annuncia la venuta di una figura enigmatica destinata a sconfiggerla: il Veltro. Questa figura, densa di significati allegorici, ha suscitato nei secoli una straordinaria varietà di interpretazioni, rendendola uno dei simboli più misteriosi e affascinanti di tutta l’opera.
- Descrizione del Veltro nel testo dantesco
- Interpretazioni politiche e storiche
- Interpretazioni religiose e spirituali
- Simbolo universale di rinnovamento morale
- Il significato di "tra feltro e feltro"
- Il Veltro come antitesi della lupa
- Il Veltro oggi: un simbolo ancora vivo
Descrizione del Veltro nel testo dantesco
Il termine “Veltro” indica un cane da caccia, agile e veloce. Ma nel canto I dell’Inferno, questo animale si carica di significati ben più profondi. Virgilio annuncia la sua venuta con queste parole:
“Molti son li animali a cui s’ammoglia,
e più saranno ancora, infin che ‘l Veltro
verrà, che la farà morir con doglia.”
E aggiunge:
“Questi non ciberà terra né peltro,
ma sapienza, amore e virtute,
e sua nazion sarà tra feltro e feltro.”
Questi versi contengono alcuni indizi chiave: il Veltro non sarà mosso da desideri materiali (terra o peltro, cioè denaro e possedimenti), ma da sapienza, amore e virtù. Inoltre, l’espressione “tra feltro e feltro” è diventata uno dei passi più discussi dell’intera Commedia, aprendo la strada a una molteplicità di letture.
Interpretazioni politiche e storiche
Una delle letture più tradizionali è quella politica: Dante spera nell’arrivo di un riformatore laico, un leader giusto e forte capace di restaurare l’ordine nella corrotta Italia del XIV secolo. In questo contesto, il Veltro potrebbe rappresentare un imperatore, un re giusto o un condottiero ispirato.
Tra i nomi più frequentemente associati a questa figura vi sono:
- Arrigo VII di Lussemburgo, imperatore del Sacro Romano Impero, visto da Dante come potenziale restauratore dell’equilibrio tra potere temporale e spirituale.
- Cangrande della Scala, signore di Verona e protettore di Dante durante l’esilio. A lui il poeta dedica il Paradiso XVII, lodandone le qualità morali e politiche.
Queste ipotesi storiche trovano fondamento nel desiderio dantesco di un mondo governato dalla giustizia, lontano dagli eccessi della Chiesa temporale e dalla frammentazione dei poteri comunali.
Interpretazioni religiose e spirituali
In un’altra prospettiva, il Veltro assume tratti messianici. Alcuni commentatori hanno visto in lui una figura simile al Cristo o a un nuovo san Francesco, un riformatore spirituale inviato da Dio per purificare il mondo dalla lupa della cupidigia. In questo senso, il Veltro non è un uomo storico, ma un archetipo di salvezza, che unisce forza morale, sapienza e amore per il bene comune.
Il suo arrivo rappresenterebbe l’inizio di un’èra nuova, segnata dalla rinascita spirituale dell’umanità e dalla restaurazione della vera fede.
Simbolo universale di rinnovamento morale
Al di là delle letture storiche e religiose, molti studiosi moderni tendono a interpretare il Veltro come un simbolo etico e universale. È la personificazione della speranza che l’uomo possa ritrovare la via del bene attraverso la sapienza, la carità e la giustizia.
In questa lettura, il Veltro non è un individuo, ma una forza interiore, una vocazione al riscatto che ogni essere umano può incarnare. Egli rappresenta la possibilità concreta di un cambiamento, tanto individuale quanto collettivo, per superare la corruzione, la violenza e l’avidità che affliggono il mondo.
Il significato di “tra feltro e feltro”
L’espressione “tra feltro e feltro” è uno degli enigmi linguistici più affascinanti della Commedia. Le principali interpretazioni sono:
- Topografica: riferimento a due città, Feltre e Montefeltro, indicando l’origine geografica del Veltro.
- Sociale: il feltro come tessuto povero simboleggerebbe l’origine umile e pura del Veltro, lontana dai fasti corrotti del potere.
- Simbolica: due epoche o condizioni opposte, tra cui si colloca il Veltro come figura di transizione e salvezza.
Nessuna di queste letture è definitiva, e probabilmente Dante ha volutamente lasciato aperto il significato per accrescere il valore profetico e misterioso della figura.
Il Veltro come antitesi della lupa
Nel primo canto, la lupa è l’ostacolo più grande al cammino di Dante: simboleggia la cupidigia, il peccato dominante del tempo e la radice di ogni disordine sociale e spirituale. Il Veltro, al contrario, è l’antidoto morale a questo male: non si nutre di terra e ricchezze, ma di valori eterni.
La lotta tra il Veltro e la lupa è il cuore simbolico del viaggio dantesco: la salvezza dell’uomo richiede l’eliminazione delle sue inclinazioni disordinate, e solo una forza superiore, fondata sulla virtù, può riuscirvi.
Il Veltro oggi: un simbolo ancora vivo
A più di sette secoli dalla stesura dell’Inferno, il Veltro continua a parlare alle coscienze moderne. La sua immagine risuona nelle domande che ancora oggi ci poniamo: è possibile un mondo governato dalla giustizia? Esiste una via d’uscita dalla corruzione e dalla brama di potere?
Il Veltro è una speranza attiva, una chiamata a scegliere la virtù, l’intelligenza e l’amore come strumenti di cambiamento. Per questo motivo, la sua figura non perde mai d’attualità: incarna un ideale etico verso cui ogni epoca può guardare con fiducia.
La profezia del Veltro non è solo una promessa, ma una dichiarazione di intenti. Dante la pone all’inizio del poema per indicare che il suo viaggio nell’aldilà non è solo personale, ma universale: riguarda l’intera umanità e il suo bisogno di salvezza.
Che il Veltro sia un imperatore, un santo o un simbolo, la sua funzione è chiara: mostrare che il male può essere vinto, ma solo se si scelgono i valori più alti dell’animo umano. La Commedia è un cammino di purificazione, e il Veltro ne è l’annuncio, la speranza, il possibile compimento.