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Macbeth di William Shakespeare: trama, significato e personaggi

Scritta nei primi anni del regno di Giacomo I Stuart e rappresentata per la prima volta nel 1611, la tragedia è divisa in cinque atti ed è ambientata in Scozia in epoca medievale

Paolo Marcacci

Paolo Marcacci

INSEGNANTE DI LETTERE, GIORNALISTA PUBBLICISTA, SPEAKER RADIOFONICO, OPINIONISTA TELEVISIVO

Ho trasformato in professione quelle che erano le mie passioni, sin dagli anni delle elementari. Dormivo con l'antologia sul comodino e le riviste sportive sotto il letto. L'una mi è servita per diventare una firma delle altre. Per questo, mi sembra di non aver lavorato un solo giorno in vita mia.

La trama e i personaggi del Macbeth di Shakespeare

Il primo atto si apre con il re di Scozia Duncan che, impegnato sul campo di battaglia insieme ai propri figli, riceve la notizia del fallimento dell’invasione dei norvegesi e del Conte di Cawdor, loro complice, soltanto grazie all’intraprendenza e al coraggio di Macbeth. Così, al fine di ripagarlo, il sovrano decide di offrire al suo eroico suddito, già Conte di Glamis, anche l’analogo titolo della stessa Cawdor. Ma prima ancora che egli venga a conoscenza della nobile intenzione del re, mentre è sulla strada di ritorno verso casa dopo la battaglia insieme al generale dell’esercito scozzese Banquo, incontra tre streghe, che lo salutano appellandolo ‘Conte di Glamis e di Cawdor’. Le donne, inoltre, profetizzano che egli sarà un futuro re di Scozia. L’incontro aumenta l’ambizione di Macbeth e, dopo la nomina, inizia a dare maggiore credito alla profezia delle streghe, ne parla con la moglie e matura la convinzione che, per salire sul trono, sia necessario uccidere Duncan e, a tale scopo, lo invita nel proprio castello. Il piano di Lady Macbeth è quello di far ubriacare le guardie con il vino, assassinare il re con i loro pugnali, far ricadere su di loro le colpe e quindi uccidere anch’elle. Nel secondo atto il protagonista è tormentato dai dubbi ma, timoroso di deludere la moglie se non avesse portato a compimento il piano, commette il regicidio, venendo tuttavia scoperto da Macduff e Lennox, giunti al castello per scortare Duncan. Egli accusa le guardie del delitto, ma i due non gli credono, così come i figli del sovrano appesa ucciso – Malcolm e Donalbain, che temendo per la propria vita fuggono rispettivamente in Inghilterra e Irlanda – e Banquo: ciò non gli impedisce di diventare il nuovo re di Scozia. Nel terzo atto Macbeth è tormentato dalla paura, in quanto ripensa alla profezia delle streghe sui figli di Banquo e quindi, convinto che sarebbe stato a sua volta assassinato, ordina di ucciderlo insieme al primogenito Fleance: quest’ultimo, però, riesce scappare. Mentre inizia a essere perseguitato dal fantasma di Banquo, apprende che Macduff si è recato in Inghilterra per chiedere a re Edoardo di radunare un esercito, con l’aiuto di Malcolm, affinché venga ristabilito l’ordine in Scozia. Il quarto atto si apre con Macbeth che si reca alla casa delle streghe, dove una testa fluttuante lo esorta a prestare attenzione a Macduff, che non sarà sconfitto fino a quando da Birnam Wood non si recherà a Dunsinane Hill. Tornato al castello, Lennox gli riferisce che Macduff è scappato in Inghilterra, così il sovrano ordina che vengano uccisi sua moglie e i suoi figli, innescando in lui un’irrefrenabile sete di vendetta. Il quinto atto, invece, inizia con Lady Macbeth divorata dai sensi di colpa per aver tramato contro Duncan e ormai in preda alla follia. Il re, abbandonato da tutti, apprende della morte della moglie quando la battaglia è ormai imminente: Malcolm e Macduff, infatti, stanno marciando con il loro esercito, che recide i rami dagli alberi della foresta di Birnam Wood dietro cui si nascondono per avanzare di nascosto verso Dunsinane. La tragedia si conclude con Macduff che uccide Macbeth, entra nel castello tenendo la sua testa tra le mani proclama Malcolm legittimo re di Scozia.

Macbeth: spiegazione, analisi e simbolismo

Pur essendo la tragedia più corta di Shakespeare, che trasse ispirazione dall’opera di Reginald Scot ‘The Discoverie of Witchcraft’ e da ‘Daemonologie’ di re Giacomo I Stuart, il Macbeth è anche una delle più profonde dal punto di vista dell’evoluzione dei suoi personaggi. Il protagonista, infatti, inizialmente presentato come un eroe coraggioso, si trasforma in un assassino tiranno a causa della sua ambizione e della sua sete di potere. L’intera tragedia si sviluppa in blank verse, ad eccezione delle tre streghe, che dialogano invece in rima baciata, facendo risultare i loro discorsi delle innocue filastrocche. Ciò che non viene spiegato è se le donne agiscano in maniera indipendente o se facciano piuttosto le veci del destino, limitandosi ad anticipare un futuro inevitabile. Shakespeare, inoltre, fa un ampio uso di simboli, metafore e immagini, come nel caso del regicidio, foriero di conseguenze ben peggiori causate dal senso di colpa provato dal protagonista, o durante la notte in cui Duncan viene assassinato, durante la quale la terra trema, si scatenano violenti temporali e gli animali iniziano a comportarsi in modi incomprensibili, quasi come se le tenebre stessero calando, mentre il colore più ricorrente è il rosso, simbolo del sangue versato, della colpa e della coscienza sporca dei due protagonisti.