I Borbone: origini, potere e eventi storici
La famiglia Borbone è una delle più importanti e longeve dinastie monarchiche d’Europa. Nata nel Medioevo, essa ha governato su diversi regni tra cui Francia, Spagna, Napoli e Sicilia, influenzando profondamente la storia europea dal XVI secolo fino all’età contemporanea. I Borbone sono stati protagonisti di eventi cruciali, come guerre di successione, rivoluzioni, restaurazioni e trasformazioni istituzionali, lasciando un’impronta duratura nella politica, nella cultura e nella struttura degli Stati in cui regnarono.
Conoscere chi erano i Borbone e cosa fecero significa percorrere una parte fondamentale della storia dell’Europa moderna, attraverso secoli di ascesa, declino e continuità dinastica.
- Le origini della dinastia Borbone
- I Borbone di Francia: l’età dell’assolutismo
- I Borbone dopo la Rivoluzione: restaurazioni e declino
- I Borbone di Spagna: una dinastia ancora viva
- I Borbone di Napoli e Sicilia
Le origini della dinastia Borbone
La dinastia Borbone ha origine nel XIII secolo da un ramo cadetto dei Capetingi, la dinastia reale che aveva già governato la Francia dal 987. Il nome deriva dalla contea di Bourbon, nell’attuale Alvernia. Il vero capostipite fu Roberto di Clermont, figlio di Luigi IX (San Luigi), che sposò Beatrice di Borbone. I loro discendenti, attraverso una serie di passaggi dinastici, giunsero a occupare il trono di Francia.
Nel 1589, con l’ascesa di Enrico IV, la dinastia Borbone salì ufficialmente al trono francese, succedendo ai Valois. Enrico IV, di origine protestante, si convertì al cattolicesimo per pacificare il Paese e fu l’autore del celebre Editto di Nantes, che garantiva libertà di culto agli ugonotti.
I Borbone di Francia: l’età dell’assolutismo
I Borbone di Francia raggiunsero il massimo splendore con Luigi XIV, detto il Re Sole, che regnò dal 1643 al 1715. Con lui si affermò il modello dell’assolutismo monarchico, secondo cui il re era il depositario unico del potere, legittimato direttamente da Dio. Luigi XIV accentrò il potere, ridusse l’influenza della nobiltà, riformò l’amministrazione e promosse le arti, trasformando la reggia di Versailles nel simbolo della potenza e del prestigio della monarchia francese.
Durante il suo lungo regno, la Francia fu protagonista di numerose guerre (come la guerra dei trent’anni, la guerra di successione spagnola) e di importanti trasformazioni interne. Tuttavia, le spese militari e le politiche centralizzatrici generarono malcontento e tensioni sociali.
I successori di Luigi XIV – Luigi XV e Luigi XVI – non furono in grado di mantenere l’equilibrio tra monarchia e società. La situazione economica peggiorò, il malcontento crebbe, e nel 1789 esplose la Rivoluzione francese, che pose fine all’ancien régime. Luigi XVI fu processato e ghigliottinato nel 1793.
I Borbone dopo la Rivoluzione: restaurazioni e declino
Con la fine della rivoluzione e l’epoca napoleonica, la dinastia Borbone fu temporaneamente estromessa dal potere. Tuttavia, dopo la sconfitta di Napoleone, nel 1814 i monarchi borbonici furono restaurati al trono con Luigi XVIII, seguito da Carlo X. Questo periodo, noto come Restaurazione, fu segnato da tentativi di ripristinare l’ordine monarchico pre-rivoluzionario, ma dovette confrontarsi con le nuove idee liberali e costituzionali.
Nel 1830, un’insurrezione popolare costrinse Carlo X ad abdicare. La corona passò a Luigi Filippo d’Orléans, un ramo cadetto dei Borbone, ma la monarchia fu definitivamente abolita nel 1848, con la nascita della Seconda Repubblica francese.
I Borbone di Spagna: una dinastia ancora viva
Un ramo importante dei Borbone si affermò anche in Spagna, a partire dal 1700, quando Filippo V, nipote di Luigi XIV, divenne re al termine della Guerra di successione spagnola. Da quel momento, i Borbone di Spagna governarono con alterne vicende fino ai giorni nostri.
Durante il XVIII secolo, i re borbonici come Carlo III promossero riforme ispirate all’Illuminismo, rafforzarono l’amministrazione e tentarono di modernizzare il Paese. Tuttavia, anche in Spagna la monarchia fu travolta dalle guerre napoleoniche: Ferdinando VII fu deposto, ma poi restaurato nel 1814.
Nel corso dell’Ottocento e del Novecento, i Borbone spagnoli vissero esili, restaurazioni e crisi dinastiche. Dopo la dittatura franchista, la monarchia fu ristabilita nel 1975 con Giovanni Carlo I, che ebbe un ruolo importante nella transizione democratica del Paese. Oggi, il re di Spagna è Filippo VI, appartenente alla casa Borbone.
I Borbone di Napoli e Sicilia
Un altro ramo importante fu quello dei Borbone delle Due Sicilie, insediato da Carlo di Borbone, figlio di Filippo V di Spagna, che divenne re di Napoli e di Sicilia nel 1734. Questo ramo governò il Mezzogiorno d’Italia fino all’unificazione nazionale nel 1861, quando il Regno delle Due Sicilie fu annesso al Regno d’Italia.
I Borbone meridionali cercarono di modernizzare lo Stato, ma dovettero affrontare gravi problemi strutturali, rivolte popolari, arretratezza economica e forte opposizione liberale. Con la spedizione dei Mille guidata da Garibaldi, l’ultimo re borbonico, Francesco II, fu deposto.