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Come fare una scheda libro: regole, modelli ed esempi

Serve a riassumere schematicamente un libro, a tenere a mente tutte le sue caratteristiche per andare a consultarle all’occorrenza. Ecco, allora, una piccola guida su come compilare una scheda libro insieme a un esempio pratico

Silvia Pino

Silvia Pino

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Ho iniziato con le lingue straniere, ho continuato con la traduzione e poi con l’editoria. Sono stata catturata dalla critica del testo perché stregata dalle parole, dalla comunicazione per pura casualità. Leggo, indago e amo i giochi di parole. Poiché non era abbastanza ho iniziato a scrivere e non mi sono più fermata.

No, non è semplicemente un oggetto. Il libro è una creatura meravigliosa e misteriosa che racchiude in sé una miriade di caratteristiche, di stimoli, di spunti di riflessione trasversali, e poi linguaggi, personaggi, linee narrative, generi, sottogeneri… insomma, un libro è un universo. Lavorare a una scheda libro è un po’ come prenderlo in mano, immergersi e analizzarlo, raccontarlo andando sempre più vicino al processo di stesura e alle intenzioni dell’autore. In una parola: comprenderlo e saperlo comunicare in forma breve.

Vediamo come si scrive una scheda libro aiutandoci anche con un esempio pratico.

Cos’è una scheda libro

In breve: con la scheda libro vengono riassunte tutte le informazioni più importanti di un libro. Ovviamente, per poterla realizzare, occorre leggere con attenzione il testo (inutile barare, si capisce perfettamente quando non si è data la giusta importanza alla lettura!), magari avendo già a mente quali sono le informazioni principali da captare per poi realizzare la scheda. Nessuna paura: niente di troppo complicato! Potrete fare affidamento alla struttura di una scheda libro, ovvero il suo scheletro, una sorta di scaletta che vi guiderà nella stesura. Pochi punti fissi che vi permetteranno di portare a termine il compito.

Ci sono solo poche raccomandazioni preliminari da fare, o meglio piccoli consigli pratici:

  • Lettura intelligente
    Se la scheda libro è un compito affidato da un professore ricordate di provare a individuare gli elementi fondamentali già durante la lettura. Via libera agli appunti o ai post it per segnalare i punti salienti.
  • Linguaggio semplice ed efficace
    La chiarezza è fondamentale quando si scrive un testo. E lo è di più se dobbiamo realizzare una scheda libro, che, come dice il nome, deve essere quasi uno schema, semplice ed efficace.
  • Apertura mentale e creatività

Se vi vengono in mente dei collegamenti, delle affinità con altre opere o con altre opere dello stesso autore che avete già letto, non abbiate paura di affidarvi al vostro istinto. Leggere è un esercizio di fantasia, arricchisce sempre! Ogni seme raccolto va aggiunto al vostro bagaglio culturale e all’occasione va sfruttato.

La struttura della scheda libro

Passiamo al nocciolo della questione.

Ci sono alcune voci a cui la scheda libro deve assolutamente rispondere. Queste vanno a comporre una struttura ben precisa:

  • Autore, titolo, casa editrice, anno di pubblicazione

Queste informazioni vanno a comporre il primo paragrafo, o, in ogni caso, sono le prime voci della scheda libro. Se si tratta di un libro straniero, sarebbe opportuno inserire anche il titolo originale. Questa informazione, così come l’anno di pubblicazione, di solito si trova nel colophon, sul retro del frontespizio.

  • Genere

A quale genere appartiene il libro? Individuarlo è fondamentale. Bisogna esplicitare se si tratta di un testo narrativo, poetico o teatrale ed eventualmente indicare anche il sottogenere. Si tratta, ad esempio, di un romanzo storico, fantasy, per ragazzi, d’avventura o di fantascienza?

  • Luogo e tempo della storia
    In questa sezione si fa un inquadramento generale sul luogo o sui luoghi e il tempo in cui si svolge l’azione raccontata nel libro
  • Trama

Prima di entrare nell’analisi vera e propria del testo e quindi per introdurre i personaggi e le tecniche utilizzate dall’autore, si passa a una descrizione, non troppo prolissa, della trama del libro. Qui fanno la loro comparsa gli intrecci e i personaggi, che verranno analizzati nei passaggi successivi.

  • Personaggi principali e personaggi secondari

Importantissima la parte in cui vengono elencati e analizzati, sia dal profilo psicologico che circa la loro funzione all’interno della storia, i personaggi. Bisogna distinguere tra quelli principali e quelli che fanno hanno un’importanza secondaria nella storia.

  • Stile e tecniche narrative

In questa sezione si analizza lo stile usato dall’autore: utilizza un linguaggio semplice? Prevalgono le frasi coordinate o subordinate? Prevale il discorso diretto o indiretto, o, ad esempio, il monologo interiore? C’è un’evoluzione all’interno della storia o lo stile resta coerente?

Si segnalano anche le tecniche utilizzate, come ad esempio l’uso di analessi (o flashback), prolessi o ellissi all’interno del racconto. Importante segnalare la presenza o meno del narratore, analizzando le sue funzioni. E’ onnisciente oppure no? E’ un personaggio della storia? Abbiamo una focalizzazione interna o esterna? E così via.

  • Temi
    In questo paragrafo si riassumono brevemente le tematiche toccate all’interno del libro.
  • Commento e spunti
    A partire dalle tematiche si può costruire un proprio giudizio sul mondo in cui l’autore le affronta, aggiungendo le proprie impressioni.

Scheda libro: un esempio

Entriamo nel vivo di una scheda libro con un esempio. Analizziamo “Lo straniero”, romanzo di Albert Camus.

Autore, titolo, casa editrice, anno di pubblicazione

Albert Camus, “Lo straniero” (L’Étranger) pubblicato per la prima volta nel 1942 per Gallimard. L’edizione italiana presa in esame è quella di Bompiani, stampata nel marzo del 2019, con traduzione di Sergio Claudio Perroni.

Genere

Si tratta di un romanzo e si inserisce all’interno della grande narrativa esistenzialista. Si può considerare un classico della letteratura contemporanea.

Luogo e tempo della storia

La storia è ambientata ad Algeri,all’epoca dei fatti colonia francese, probabilmente negli anni Quaranta del Novecento.

Trama

Il romanzo si divide in due parti. La costante è il caldo, il sole e la luce accecante, il sudore che imperla la pelle e annebbia i pensieri.

Nella prima parte, il protagonista, Meursault, riceve un telegramma che lo informa della morte della madre. Con la stessa apatia con cui recepisce la notizia, si reca all’ospizio per il suo funerale, dove assiste alla veglia freddo e laconico.

Subito dopo Meursault incontra una donna, Marie, sua ex collega, con cui ha una relazione. La donna desidera sposarsi con lui, ma Meursault non mostra sentimenti, anzi, la notizia, così come il matrimonio stesso, gli è del tutto indifferente.

Nonostante la sua passività, il protagonista per una serie di circostanze si ritrova a essere autore di un omicidio. Non solo: con la pistola in mano si ritrova a sparare altri quattro colpi verso il corpo inerme dell’Arabo.

Inizia quindi la seconda parte del romanzo, che vede Meursault sotto processo sì per il crimine commesso ma soprattutto per il suo atteggiamento indifferente e privo di rimorsi. La sua insensibilità nei confronti delle cose della vita influisce sul processo e viene condannato a morte. Meursault non accetta la confessione né il conforto di Dio, nel quale non crede, anzi, rifiuta tre volte un incontro con il cappellano ma poi alla fine, in un unico e isolato scatto di rabbia si apre a considerazioni sull’angoscia di vivere e sull’insensatezza della sua esistenza. Alla fine Meursault, poco prima di andare al patibolo riuscirà a trovare un senso nell’indifferenza e si sentirà appagato, felice.

Personaggi

Meursault: è il protagonista e l’io narrante del romanzo. Un anonimo impiegato dalla vita modesta e priva di azione, così come il suo carattere, totalmente apatico e passivo. Meursault è incapace di reagire con le emozioni a ciò che accade attorno a sé, che si tratti di eventi dolorosi o sorprese amorevoli. Anche se, tutto sommato, conduce una vita tranquilla e priva di rischi, alla fine è proprio questa sua mancanza di vitalità, la sua incapacità di provare emozioni o passioni, ad alimentare il sospetto dell’accusa e a condannarlo a morte.

Marie: è una dattilografa, ex collega di lavoro del protagonista. Meursault riesce a provare qualcosa per lei solo nei momenti di contatto fisico, tuttavia nonostante Marie sia molto innamorata di lui e desideri essere sua moglie, questo lascia Meursault totalmente indifferente.

Salamano: è un condomino che Meursault incontra spesso. L’uomo è anziano e ha un vecchio cane che chiama in modo sprezzante e che maltratta senza ritegno. Salamano, però, nel momento in cui perde il suo cane, si dispera come se fosse la cosa più preziosa che avesse mai avuto.

Raymond Sintes: vicino di casa di Meursault, uomo violento e immischiato in brutti giri. Pare infatti che gestisca un giro di prostituzione. Picchia e maltratta la sua fidanzata, scene a cui anche Meursault assiste, senza particolari reazioni.

L’Arabo: fratello dell’amante di Raymond. Morirà per mano di Meursault.

Il magistrato e il cappellano: sono personaggi secondari e funzionali allo sviluppo del processo (anche interiore) di Meursault.

Stile e tecniche narrative

Il narratore è lo stesso Meursault, protagonista della storia. Nonostante ciò, il tono utilizzato sembra essere oggettivo e impersonale, una tecnica funzionale alla caratterizzazione di Meursault. Si ha la sensazione, infatti, che il protagonista e voce narrante stia raccontando una storia accaduta a qualcun altro.

Temi

I temi del romanzo sono quelli del romanzo esistenzialista: l’alienazione, il senso di inadeguatezza rispetto alla società in cui vive il protagonista. Da qui, dal sentirsi diverso e alieno rispetto al luogo in cui ha sempre vissuto, il titolo del libro.

Commento e spunti

Il romanzo d’esordio di Camus è un romanzo sull’assurdità della vita, sull’alienazione dell’uomo rispetto al suo tempo. Siamo nel 1942 e l’Europa è scossa da una nuova guerra che non lascia scampo alle giovani generazioni. L’unico modo per uscirne sani, per trovare pace, sembra essere quello di prendere coscienza della follia umana, e, ancora meglio, di accettare la sua assurdità.