Blaise Pascal nasce a Clermont-Ferrand, in Francia, il 19 giugno 1623. Matematico, teologo e filosofo, è insieme a Cartesio l’intellettuale francese più originale ed influente del ‘600. Si occupa anche di fisica e scienze naturali, materia nel quale amplia gli studi di Evangelista Torricelli: in ambito matematico scrive nel 1654 un interessante lavoro sulla teoria delle probabilità, destinato a influenzare i successivi studi nel campo della teoria economica e delle scienze sociali in generale.
Blaise Pascal è un bambino prodigio: la sua educazione e la sua formazione sono seguiti molto da vicino dal padre Etienne Pascal, magistrato di professione e matematico per diletto. Eccezionalmente profittevole negli studi, già a dodici anni ha il privilegio di partecipare ai dibattiti dell’Accademia Mersenne, nella quale ascolta gli interventi di grandi personaggi quali Cartesio, Galileo Galilei ed Evangelista Torricelli.
Tra il 1639 e il 1647 Blaise è a Rouen, dove segue il padre, il quale ha avuto un incarico prestigioso direttamente dal Cardinale Richelieu. È di questo periodo la sua prima opera in campo matematico, Sulle sezioni coniche, edita nel 1640. Nel 1642 inventa una rudimentale macchina calcolatrice, la Pascalina, una sorta di precursore delle moderne calcolatrici. Fino al 1654 si dedica prevalentemente alla matematica e alla fisica. In questo campo fornisce importanti contributi. Si occupa di idrostatica ed idrodinamica ed inventa la pressa idraulica e la siringa.
Successivamente Pascal si dedica alla teologia e alla filosofia. Il passaggio a queste due materie di studi è dovuto anche a un accadimento personale. Attraversando il ponte di Neuilly, a Parigi, ha un incidente nel quale i cavalli che trainano la sua carrozza finiscono oltre il parapetto, mentre Blaise si salva, miracolosamente. Entra all’Abbazia di Port Royal, come laico dedito alla meditazione e allo studio, ed abbraccia il Giansenismo. Nel 1656 inizia a redigere le Lettere provinciali, scritti teologici in difesa del giansenismo. È in questo periodo che lo anima il pensiero di iniziare a scrivere una grande opera sul Cristianesimo, nella quale adoperarsi ancora una volta in difesa del Giasenismo.
Ma Blaise Pascal deve fare i conti con la sua salute molto cagionevole: muore il 19 agosto 1662, a Parigi, all’età di 39 anni. Le cause della morte non sono chiare tutt’oggi. Dall’autopsia svolta si rivelano importanti disturbi allo stomaco ma anche danni al tessuto cerebrale. Inoltre Pascal, per tutta la sua vita, ha avuto gravi problemi di emicranie.