Le citazioni di: Ernest Hemingway

aforismi Ernest Hemingway

Ernest Hemingway, all’anagrafe Ernest Miller Hemingway, è uno scrittore e giornalista statunitense. Nasce il 21 luglio 1899 a Oak Park e trascorre un’infanzia serena condividendo con il padre la passione per la caccia, la pesca e la vita all’aria aperta.

Nel 1917 inizia a lavorare come cronista per il Kansas City Star, un’opportunità importantissima poiché presso il giornale apprende le regole di una scrittura oggettiva, caratterizzata da frasi chiare, concise, evitando cliché e parole superflue.

L’anno seguente si arruola come autista di autoambulanze della Croce Rossa americana ed è inviato al fronte italiano di Fossalta di Piave. Ma una notte, mentre cammina attraverso le trincee, un’esplosione lo ferisce gravemente ai piedi e alle gambe costringendolo al ricovero in un ospedale della Croce Rossa di Milano.

In seguito si stabilisce a Parigi, città che gli permette di diventare amico di scrittori americani espatriati come Gertrude Stein e Francis Scott Fitzgerald, appartenenti al movimento noto come Lost Generation. Hemingway viaggia in Spagna alla fine del 1923 e sviluppa una grande passione per questo Paese.

Nello stesso anno pubblica il suo primo romanzo importante: The Sun Also Rises ambientato a Pamplona e che esprime in pieno il malessere della Lost Generation. Negli anni successivi escono raccolte di racconti come Men without Women (Uomini senza Donne, 1927) e Winner Take Nothing (Chi Vince non Prende Nulla, 1933) e il romanzo A Farewell to Arms (Addio alle Armi, 1929).

Allo scoppio della guerra civile spagnola (1936), Ernest Hemingway parte per Madrid, dove lavora come corrispondente di guerra. Un’esperienza che gli fornisce l’ispirazione e il materiale per il romanzo For Whom the Bell Tolls (Per Chi Suona la Campana, 1940), il cui protagonista è un partigiano americano che combatte dalla parte dei repubblicani contro i fascisti.

Nel 1941, quando gli Stati Uniti entrano nella Seconda Guerra Mondiale, Hemingway lavora ancora come corrispondente, prendendo parte anche al D-Day, lo sbarco in Normandia il 6 giugno 1944, con le forze alleate e li segue fino a Parigi, partecipando alla liberazione della città. Dopo la guerra vive soprattutto a Cuba. Nel 1953 pubblica The Old Man and the Sea (Il Vecchio e il Mare) che gli vale il premio Pulitzer, e nel 1954 ottiene il Premio Nobel per la Letteratura.

Sfortunatamente, inizia a soffrire di vari problemi di salute e depressione. Temendo il declino fisico e mentale si uccide con un colpo di pistola nella sua casa a Ketchum il 2 luglio del 1961.

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