Le citazioni di: Golda Meir

La politica Golda Meir

Golda Meir, premier d’Israele dal 1969 al 1974, è la prima donna a ricoprire tale ruolo nel suo Paese. In ruoli analoghi è stata preceduta solamente da Sirimavo Bandaranaike, premier dello Sri Lanka nel 1960, e da Indira Gandhi, capo del governo indiano dal 1966.

È considerata una delle donne più influenti del xx secolo. Definita come Lady di Ferro o, con le parole di David Ben-Gurion “il miglior uomo al governo”, nonostante il suo carattere tenace mantiene sempre un atteggiamento bonario, tanto da essere definita anche come “la nonna del popolo d’Israele”.

Golda Meir nasce a Kiev il 3 maggio 1898: appartiene ad una famiglia di ebrei ucraini ed il suo nome originario è Golda Mabovič. La trasformazione del cognome avviene su indicazione di Ben-Gurion, che le suggerisce Meir, in quanto risulterebbe più “ebraico”. In quello che all’epoca era l’Impero Russo, subisce insieme alla famiglia diversi episodi di antisemitismo (i famigerati pogrom).

Nel 1906 raggiunge il padre a Milwaukee, nel Wisconsin, dove inizia il suo percorso di studi. A 14 anni raggiunge per un breve periodo la sorella a Denver: è in questa occasione che si avvicina per la prima volta alle teorie socialiste e sioniste. Sempre a Denver conosce Morris Meyerson, che sposa nel 1919. Quando su insistenza di Ben-Gurion deve “ebraicizzare” il suo cognome, opta per Meir, molto simile al cognome del marito.

Laureata, Golda inizia la carriera di insegnante, ma nel 1921 decide di trasferirsi a Tel Aviv. La prima formazione politica avviene quando lei e suo marito entrano a far parte di un kibbutz. Sempre più vicina alle idee socialiste, nel 1930 aderisce al Partito Mapai (partito dei lavoratori israeliani), che confluisce presto nel Partito Laburista. Il 14 maggio 1948 viene proclamato lo stato d’Israele: Golda Meir è membro del Consiglio Provvisorio di Stato ed è l’unica donna firmataria della dichiarazione d’indipendenza.

Eletta in parlamento nel 1949, il premier David Ben-Gurion la nomina Ministro del Lavoro (vincendo anche resistenze interne al Partito Laburista). Nel 1955 non riesce a vincere le elezioni a sindaco di Tel Aviv: Ben-Gurion la nomina Ministro degli Esteri, carica nella quale deve subito affrontare la crisi del Canale di Suez del 1956. Nel 1963 le viene diagnosticato un linfoma: sembra essere la fine della sua vita pubblica. Invece nel 1968 la Meir ritorna alla vita politica nel Partito Laburista.

All’inizio del 1969 muore improvvisamente Levi Eshkol, capo del Partito Laburista e del Governo. Il Partito sceglie Golda Meir come presidente del Partito Laburista e, dieci giorni dopo, come capo del Governo. Nel corso dei 5 anni del suo mandato affronta molti momenti critici, come l’attacco terroristico durante le Olimpiadi di Monaco del 1972 e la guerra dello Yom Kippur l’anno successivo. Nel 1974 ha 76 anni: si sente stanca e non vuole affrontare un altro mandato.

Il suo posto viene preso da Yitzhak Rabin, con il quale i rapporti sono abbastanza tesi. Golda Meir muore a Gerusalemme, l’8 dicembre 1978, a causa di una leucemia.