Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson, è uno scrittore, matematico, fotografo, logico e prete anglicano britannico dell’età vittoriana. Nasce a Daresbury il 27 gennaio 1832 e già da bambino dimostra grande precocità, sia nelle materie umanistiche, sia in quelle scientifiche. Meno abile nelle relazioni sociali, anche a causa della balbuzie, nel 1850 perde la madre e decide di iscriversi all’Università di Christ Church a Oxford, riuscendo a vincere una borsa di studio conseguita per meriti scolastici.
Si laurea in Matematica nel 1854 e, a partire dall’anno successivo, ottiene una cattedra nella stessa materia che conserva per ben ventisei anni. Scrive diversi saggi di logica e scopre il regresso di Carroll-Bolzano. Si cimenta, inoltre, nella produzione di poesie e racconti, dal tono soprattutto umoristico, senza però riscuotere particolare successo.
Nel 1856 inizia a interessarsi all’arte della fotografia, passione che lo rende anche oggi uno dei massimi esponenti della fotografia di epoca vittoriana. Ritrae alcuni personaggi famosi del suo tempo, come ad esempio l’attrice Ellen Terry e il poeta Alfred Tennyson. Tuttavia, più della metà dei suoi scatti ha come soggetto dei bambini ritratti prima dell’età puberale, spesso raffigurati in travestimenti fatati o da creature dei boschi, o anche con la fotografia di nudo, non del tutto inusuale in quel periodo. Istantanee per cui chiede sempre la presenza di un altro adulto, generalmente la madre del soggetto.
Questa situazione, nel corso dei decenni, porta biografi e studiosi di Carroll a dibattere sulla possibilità che avesse tendenze pedofile, ma ancora oggi non esiste alcuna prova di tale accusa.
Ed è proprio per i più piccoli che Carroll inventa storie fantasiose e nuovi giochi con cui divertirli, anche perché la sua balbuzie raramente viene allo scoperto in loro compagnia. Ciò che gli cambia davvero la vita è l’importante rapporto di amicizia con le tre figlie del nuovo rettore dell’Università di Christ Church: Ina, Alice ed Edith Liddell .Infatti, nel 1862, inventa per loro una storia ambientata in un mondo fantastico, oggi conosciuta come Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (Alice’s Adventures in Wonderland).
Pubblicato nel 1865, il romanzo riscuote un successo immediato, anche grazie alle immagini del libro disegnate su misura dall’artista John Tenniel. I lettori apprezzano così tanto la storia di Alice da indurre l’autore a scriverne il sequel, Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò (Through the Looking-Glass, and What Alice Found There), pubblicato nel 1871.
Redige anche altri romanzi, forse troppo intricati nella struttura, e senza bissare il successo dei precedenti. Nel 1891, in seguito al pensionamento come insegnante di matematica, rimane a vivere nel college di Christ Church. Si spegne a 66 anni a causa di una polmonite il 14 gennaio del 1898, a casa della sorella a Guildford, dove oggi è ancora sepolto.