Le citazioni di: Umberto Eco

Lo scrittore Umberto Eco

Umberto Eco è un intellettuale di fama mondiale. Filosofo, semiologo, scrittore, docente universitario e medievista, la sua produzione letteraria spazia dai saggi accademici ai romanzi. Nasce il 5 gennaio 1932 ad Alessandria: suo padre è un impiegato delle Ferrovie dello Stato. Frequenta il liceo classico Giovanni Piana nella sua città.

Durante gli anni giovanili è impegnato nel movimento studentesco dell’Azione Cattolica, fino ad ottenere incarichi nazionali. Tuttavia, durante gli anni universitari la sua fede religiosa viene meno e decide di abbandonare l’Azione Cattolica.

Si laurea, con lode, in filosofia all’Università di Torino, nel 1954, con una tesi su Tommaso d’Aquino. Appena laureato vince un concorso in Rai, che cerca nuovi funzionari per tentare di svecchiare i suoi programmi: insieme a lui entrano personalità del calibro di Furio Colombo e Gianni Vattimo. L’esperienza nella tv di Stato dura poco, ma abbastanza per trarre ispirazione per il celebre saggio Fenomenologia di Mike Bongiorno.

Tra il 1959 e il 1975, Eco è codirettore della casa editrice Bompiani, mentre nel 1961 inizia la sua lunga carriera di docente universitario. Nel 1975 ottiene la cattedra di semiotica all’Università di Bologna. Nel capoluogo felsineo, quattro anni prima, era stato tra i fondatori del DAMS (inizialmente all’interno della Facoltà di Lettere e Filosofia), mentre nel 1975 dà il via al primo corso in Scienze della Comunicazione. La docenza universitaria lo porta anche all’estero, dove insegna ad Harvard, Yale, Oxford, Cambridge, solo per citare le università più prestigiose.

Buona parte della sua attività di ricerca, oltre che nel campo della semiotica, viene svolta con riferimento ai mass media e alla comunicazione di massa. La grande notorietà per Umberto Eco arriva nel 1980, quando il suo nome travalica gli ambiti accademici in cui è conosciuto ed apprezzato, grazie al romanzo Il nome della rosa.

Tradotto in quasi cinquanta lingue, vincitore del Premio Strega, diviene in breve tempo un vero best seller, da cui viene tratto il celebre film del 1986 con Sean Connery. Nel 1988 pubblica Il pendolo di Foucault, opera satirica e critica dell’interpretazione paranoica e complottista dei fatti storici. Nel 1994 scrive L’isola del giorno prima, mentre nel 2000 è la volta di Baudolino.

La produzione nel campo del romanzo continua nel 2004, con La misteriosa fiamma della regina Loana, nel 2010 con Il cimitero di Praga e nel 2015 con Numero Zero. Filo conduttore delle sue opere è l’umorismo con il quale narra le vicende, vere o presunte, di personaggi storici, reali o leggendari. Umberto Eco muore a Milano il 19 febbraio 2016, a causa di un tumore al pancreas che lo aveva colpito due anni prima.

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