(filosofia)(psicologia)(biologia)(psicanalisi) funzione biologica critica, che ci permette di conoscere il dolore o la gioia, la sofferenza o il piacere, e più in generale che ci rende consapevoli di alcuni degli oggetti con cui interagisce il nostro organismo e che diventano prima configurazioni neurali, poi immagini mentali. Per oggetto si intendono entità diverse, come una persona, un luogo, una melodia, un mal di denti, uno stato di beatitudine
Ha sbagliato e ne ha piena coscienza
(per estensione) conoscenza di quelli che sono i limiti, le capacità e il valore propri ed altrui
''ho coscienza dei miei limiti, per questo ti chiedo aiuto
(filosofia), (religione) capacità di giudicare e riconoscere, sul piano morale, ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, per poi agire di conseguenza
decidere secondo coscienza
seguire la voce della coscienza
(per estensione) percezione e conoscenza di sé e di quanto "attorno" a sé in modo veritiero e "fermo"
(per estensione) accorgersi consapevolmente della propria e dell'altrui condizione, anche per episodi e/o eventi passati, presenti e, talvolta, prossimi