(araldica) attributo araldico che si applica alle armi, particolarmente le spade, che hanno l'impugnatura di smalto diverso; per gli oggetti che non siano armi si preferisce il termine manicato; il termine è impiegato anche per figure allungate, come spade, frecce, etc., disposte in palo o in decusse che si irradiano da un centro comune nel quale si sovrappongono, come se fossero state prese in una stessa impugnatura