Sostantivo, forma flessa molef sing (plurale: moli)
(fisica) (chimica) quantità di materia di una sostanza contenente un numero di particelle, siano esse atomi o molecole, pari a quelle contenute in 12 grammi dell'isotopo 12 del carbonio ed esplicitate dal valore, conosciuto come numero di Avogadro, N_A = 6,022 · 1023; è l'unità di misura della quantità di sostanza (simbolo mol ) del Sistema Internazionale
(per estensione) massa atomica o molecolare di una sostanza chimica espressa in grammi; tale accezione è invalsa nell'uso comune come sovrapposizione impropria ai concetti di grammo-mole e grammo-molecola
grossezza, voluminosità di ciò che si presenta complessivamente come una massa piuttosto compatta e uniforme di dimensioni ragguardevoli; detto anche di persona corpulenta o di animale
e tu vorresti metterti a litigare con un individuo che ha la mole di un pachiderma?
(architettura) edificio maestoso, complesso architettonico imponente e coeso nei suoi elementi; come nell'esempio, può essere usato in funzione di nome proprio
la Mole Antonelliana da cui si domina Torino
la Mole Adriana
(senso figurato) con riferimento a oggetti astratti o concreti, imponenza nella quantità o nel numero
il progetto richiederà una gran mole di lavoro e di collaboratori