Verbo
Transitivo
ghermire
- abbrancare tenendo stretto tra gli artigli, adunghiare con infallibile fulmineità predatoria
- E certo mebbe / già per nemica un tempo, or m'ha per scherzo. / Ma scherzo fie d'aspro leon, che tiene / fra gli artigli cervietta; / ch'or la constringe al fianco, or la rallenta, / e la volge e rivolge, or due o tre passi / sciolta la lascia, e quinci a lei s'avventa / e ratto la ghermisce ; al fin la squarcia / e di sangue empie le voraci canne.'' (Federico Della Valle, La Reina di Scotia)
- (per estensione) agguantare, artigliare, afferrare qualcuno o qualcosa con veloce, energica saldezza
- Andò alle strette luno e l'altro, e presto / il re pagano Orlando ebbe ghermito : / lo strigne al petto; e crede far le prove / che sopra Anteo fe' già il figliol di Giove'' (Ludovico Ariosto, Orlando Furioso, Capitolo 23)
- (senso figurato) con l'argomento agente rappresentato da un oggetto astratto, impadronirsi di qualcuno avvinghiandolo
""Ma col passo suo felpato "la vecchiaia mi ha ghermito , "per sotterra m'ha avviato, "come mai non fossi nato." (Getta fuori della fossa un teschio)" (William Shakespeare)
Sillabazione
gher | mì | re
Pronuncia
IPA: /ger'mire/
Etimologia
italiano antico gremire, da una voce di origine longobarda col significato di "prendere", ricostruita in
krimmjan