Significato
Chi è pronto ad offendere o ferire qualcuno deve essere altrettanto preparato a ricevere lo stesso trattamento. Il proverbio, facendo fede alla sua matrice evangelica, è un chiaro invito al riporre le spade nei foderi.
Origine
Il proverbio deriva dal latino, nello specifico dall'opera di Agostino, "sermones": “Qui gladio percutit, gladio morietur” (Chi colpisce con la spada, morirà di spada).
Varianti
- Toscana: La fine del corsale è annegare
- Italia: Chi la fa l’aspetti
- Italia: Il fine del soldato è essere ammazzato
- Italia: Chi di coltello fere, di coltello pere