Donna bianca con capelli lisci castano scuro e segni di violenza sul viso, seduta sul pavimento, allunga in avanti la mano in segno di stop Fonte foto: 123rf
Magazine

Libri per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Saggi, romanzi ed esperienze personali per affrontare il tema dei maltrattamenti femminili, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Elena Arneodo

Elena Arneodo

ESPERTA DI LIBRI

Traduttrice e autrice, editor e copywriter per case editrici, magazine e siti web, specializzata in viaggi e food. Da sempre appassionata di libri di vario genere, dai romanzi della letteratura classica ai best seller, dagli albi illustrati per bambini ai graphic novel, fino ai ricettari e ai fotografici.

Facebook Twitter

Un argomento purtroppo sempre attuale, quello dei maltrattamenti nei confronti del genere femminile. Un tema su cui non sono mai abbastanza le iniziative di sensibilizzazione, come la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Vediamo di che cosa si tratta e portiamo il nostro contributo su una questione a noi molto cara. Ovviamente attraverso il suggerimento di libri che trattano questa triste realtà.

Quando è la Giornata sulla violenza contro le donne?

Partiamo dalla base, ossia dalla storia di questa speciale ricorrenza. Se il giorno contro la violenza sulle donne è stato indetto dall’Onu nel 1999, l’origine di tale commemorazione risale al 25 novembre del 1960. Proprio in questa data, infatti, furono atrocemente sacrificate le sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal per mano dagli agenti del dittatore che all’epoca governava la Repubblica Dominicana. Las mariposas – così erano chiamate – furono assassinate apparentemente senza alcuna ragione mentre si recavano in visita ai mariti incarcerati. La realtà dei fatti ha però dimostrato fin da subito che furono assassinate perché ferventi attiviste del gruppo clandestino Movimento 14 giugno, associazione che contrastava il regime militando per i diritti umani, in particolare del genere femminile. Il 25 novembre si è quindi trasformato in un momento emblematico che ha visto, nel 1981, il primo Incontro Internazionale Femminista delle donne latinoamericane e caraibiche. Solo successivamente, alla fine dello scorso millennio, la data è stata istituzionalizzata dall’assemblea delle Nazioni Unite. Ricordata anche dalla scrittrice Julia Alvarez ne Il tempo delle farfalle, da cui è stato tratto anche un film, la morte delle tre dominicane ha in sé incarnato i terribili fenomeni sociali ai danni del genere femminile, fatti che non hanno ragione di esistere.

Il simbolo della Giornata contro la violenza sulle donne

Ormai colleghiamo quasi in automatico il rosso alla violenza contro le donne, in particolare quando è associato a numerose paia di scarpe femminili disposte in fila nei principali luoghi pubblici delle grandi città. Ma da dove nasce il nesso tra questo colore e le vittime di violenza? Tutto ha avuto origine da un’opera artistica intitolata Zapatos Rojos, realizzata dalla messicana Elina Chauvet nel 2009 in una piazza di Ciudad Juarez. L’idea è nata a seguito dell’omicidio della sorella, compiuto dal marito. Da quel momento l’artista ha deciso che avrebbe dovuto denunciare con il suo lavoro le numerose barbarie commesse nei confronti di moltissime donne, tristemente accomunate da violenze, rapimenti e omicidi avvenuti in una città nota soprattutto per il traffico di esseri umani e di droga.

La violenza contro le donne, una tematica da approfondire attraverso i libri

Se la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è un avvenimento importante che dà il via a una 16 giorni di attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica, crediamo sia importante entrare nell’intimità delle persone attente al tema anche attraverso la lettura di libri che approfondiscono l’argomento. Non solo numeri e dati – purtroppo sempre spaventosi -, ma anche storie capaci di entrare nel profondo e di coinvolgere attivamente chi vuole approfondire il tema della violenza fisica – che arriva nel peggiore dei casi al femminicidio – o sessuale, ma anche psicologica, sia essa perpetrata tra le pareti domestiche che sull’ambiente di lavoro. Ecco quindi i 6 titoli che abbiamo pensato per voi:

1) Donne dell’anima mia, di Isabel Allende

Un libro del 2020 della celebre autrice peruviana naturalizzata statunitense, che analizza con la giusta leggerezza l’origine del suo pensiero femminista, che affonda le sue radici in un’educazione tutt’altro che matriarcale. Un romanzo sull’emancipazione – non solo femminile – e sulla lotta al machismo che si sviluppa gradualmente nella quotidianità, attraverso la conquista dell’autonomia economica, il lavoro e il rapporto con l’altro sesso. Un messaggio che si amplia a razzismo e pregiudizi verso la terza età, che seguono meccanismi analoghi a quelli che generano gli stereotipi di genere.

2) Il male che si deve raccontare. Per cancellare la violenza domestica, di Marina Calloni e Simonetta Agnello Hornby

Tutti i romanzi della scrittrice – nonché avvocato – Simonetta Agnello Hornby tratteggiano in modo vivido un fenomeno che talvolta si genera in alcune famiglie della terra che meglio conosce, la sua Sicilia. Di cosa stiamo parlando? Di una relazione malata che si crea tra gli aguzzini e chi è oppresso. A ciò si somma l’apporto dato della professoressa universitaria Marina Calloni in un volume che, se da una parte si propone come strumento incriminatorio di abusi e maltrattamenti di vario genere, dall’altra si propone come strumento pratico per tutte quelle organizzazioni impegnate nel settore. Lodevole il fatto che i guadagni siano interamente investiti nella creazione di un programma atto a prevenire possibili episodi di violenza contro le donne.

Il male che si deve raccontare. Per cancellare la violenza domestica

Il male che si deve raccontare. Per cancellare la violenza domestica

3) Il mostruoso femminile, di Doyle Jude Ellison Sady

L’ultimo libro di una nota scrittrice femminista americana può essere avvicinato alla Morgana della Murgia, in quanto tributo all’aspetto primitivamente selvaggio dell’essere femminile. Un omaggio esplicitato attraverso l’esempio dato da figure mitiche e letterarie, cinematografiche e protagoniste di cronaca, nera ovviamente. Un vero inno alla furiosa forza delle donne, intesa non solo come energia propulsiva, ma anche come spinta ideatrice che spezza consolidati meccanismi basati sul maschilismo.

Il mostruoso femminile

Il mostruoso femminile

4) Ragazze elettriche, di Naomi Alderman

Un libro annoverato dall’ex presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, tra i migliori romanzi da leggere, poi trasformato in serie tv che sarà disponibile agli abbonati di Amazon Prime Video al più presto, probabilmente a inizio 2022. Un bestseller internazionale che ha la particolarità di ribaltare gli stereotipi di genere più consolidati: in questo racconto di fantasia la discriminazione sessuale è perpetrata dalle donne mentre le vittime sono gli uomini, elettrificati non appena manifestano l’intenzione di molestarle. Nasce quindi un mondo fatto di distruzione e sevizie supportate e giustificate dall’abuso di potere femminile.

5) Invisibili, di Caroline Criado Perez

Un libro voluminoso uscito a maggio 2021 che nasce da un’idea opposta rispetto al romanzo della Alderman di cui abbiamo appena parlato. In questo caso non ci troviamo di fronte a un universo distopico, ma a un mondo – reale – che non considera l’universo femminile, con le sue esigenze, la sua fisicità e le sue routine. Sembra un romanzo di fantascienza, ma purtroppo si tratta di un’indagine compiuta attraverso la disamina di numerosissime situazioni in cui il contesto si modella a favore del maschio. Qualche esempio? Il fatto che nei manuali di medicina il corpo femminile non venga trattato con la stessa attenzione con cui si approfondiscono le caratteristiche di quello maschile; o non venga considerato nei crash test delle automobili, non venga contemplato al momento dell’ideazione di equipaggiamenti salvavita, strumentazioni di vario genere e mobilio per la casa e non solo. I dati e le statistiche si traducono quindi in una spiegazione attendibile – tut’altro che noiosa – di quanto il patriarcato sia ancora radicato nella nostra società.

Invisibili

Invisibili

6) Dovremmo essere tutti femministi, di Chimamanda Ngozi Adichie

Forse il titolo vi suona famigliare e vi pare di aver già ascoltato un discorso che parte da questo assunto. Perché? Perché stiamo parlando di un saggio nato dalla rielaborazione di un TED che ha fatto il giro del mondo. Lontano dal femminismo delle origini, il pensiero di questa autrice è attuale e convincente, tutt’altro che pedante o retorico, ma assolutamente realista. Elogiato anche da Emma Watson e da Bayonce, questo pamphlet dalla straordinaria intensità ci ricorda che a livello globale la parità di diritti è un concetto non tradotto nella pratica e che anche nei Paesi più evoluti da questo punto di vista, tra cui l’Italia, è sempre bene mantenere alta la guardia e non dare per scontati i traguardi raggiunti negli anni.

Dovremmo essere tutti femministi

Dovremmo essere tutti femministi

  • Editore: Einaudi
  • Autore: Chimamanda Ngozi Adichie , Francesca Spinelli
  • Collana: Vele
  • Formato: Libro in brossura
  • Anno: 2015

Italiaonline presenta prodotti e servizi che possono essere acquistati online su Amazon e/o su altri e-commerce. In caso di acquisto attraverso uno dei link presenti in pagina, Italiaonline potrebbe ricevere una commissione da Amazon o dagli altri e-commerce citati. I prezzi e la disponibilità dei prodotti non sono aggiornati in tempo reale e potrebbero subire variazioni nel tempo: è quindi sempre necessario verificare disponibilità e prezzo su Amazon e/o su altri e-commerce citati.