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Maturità Fonte foto: IPA

149 ex studenti rifaranno la prova più temuta della Maturità

A Firenze 149 ex studenti tornano a scuola per rifare la prova più temuta della Maturità, cioè la versione di latino: Rimaturità al liceo Galileo

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Si chiama ‘Rimaturità‘ l’evento originale organizzato da un liceo fiorentino che vedrà 149 ex studenti impegnati ancora una volta, a distanza di anni, nella prova più temuta della Maturità: la versione di latino. L’iniziativa si svolgerà nel mese di maggio, ecco di cosa si tratta.

Cos’è la Rimaturità a Firenze

Rimaturità‘ era stata lanciata a dicembre 2023 da ‘Gli amici del Galileo’, l’associazione che riunisce gli ex studenti del liceo classico più longevo di Firenze, il Liceo Galileo. Hanno aderito 149 persone che nel passato si sono diplomati nella scuola superiore toscana, che torneranno sui banchi di scuola il 14 maggio 2024 alle 16.30 per cimentarsi nella seconda prova dell’esame di Stato.

Materia estratta a sorte come da protocollo: a dicembre, in occasione del lancio dell’iniziativa, era uscita la versione di latino. Ed ecco ora che, mentre l’evento si avvicina, gli ex studenti si stanno preparando a rivivere quel momento, in molti casi passato da decenni.

Il più anziano, come riportato da ‘La Nazione’, ha fatto la Maturità nel 1960. Ma non mancano anche i giovanissimi: all’evento del Liceo Galileo parteciperanno anche diversi studenti della Maturità 2021 che, a causa della pandemia, non hanno mai affrontato le prove scritte dell’esame. Tra i partecipanti ci sono anche coppie che si sono conosciute tra i banchi di scuola e un sacerdote. La maggior parte dei ‘maturandi’ è degli anni ’80.

Come funziona la Rimaturità

48 dei 149 iscritti, 89 donne e 60 uomini, hanno deciso di affrontare la prova ‘competitiva’, ovvero caratterizzata da valutazione e classifica finale di merito. 101, invece, hanno optato per la versione ‘non competitiva’: sì alla correzione della prova ma nessuna valutazione, solo menzioni a giudizio della commissione d’esame.

I ‘commissari‘ saranno i docenti del Galileo, la presidente della delegazione fiorentina dell’Associazione italiana di cultura classica, Maria Pace Pieri, ed il professore di Lingua e Letteratura greca dell’Università di Firenze, Enrico Magnelli, ex studente del liceo toscano.

A correggere le prove saranno anche 2 studenti del Galileo, Caterina e Giovanni, rappresentanti d’istituto. “Saremo empatici”, ha assicurato Caterina, come si legge su ‘La Nazione’. “È strano – ha aggiunto – vedere che si invertiranno i ruoli e saremo noi a correggere”. “Per molti, questo posto è casa – è intervenuto Giovanni -. Il punto di forza è la coesione e il senso di appartenenza”.

La consegna dei riconoscimenti, assegnati dalla commissione esaminatrice, avverrà a ottobre. La medaglia commemorativa è stata creata dal maestro orafo fiorentino Paolo Penko e rappresenta il portone d’ingresso della scuola.

Le parole della dirigente scolastica sull’evento che replica la Maturità

“La ‘Rimaturità’ – ha detto la preside del Liceo classico Galileo Liliana Gilli, come riportato da ‘La Nazione’ – rappresenta un incontro tra studenti, quelli di ieri con quelli di oggi. Riaprire questo posto agli ex studenti per me ha un valore inestimabile, credo che questo liceo sia il cuore pulsante della città e che vada riconosciuto”.

L’iniziativa del liceo fiorentino a mira a creare “un ponte tra generazioni – ha continuato la dirigente scolastica -, che permetterà ai grandi di tornare nelle aule nelle quali sono cresciuti, e ai giovani di capire il valore aggiunto della scuola: fare comunità”.