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Condominio scolastico Fonte foto: iStock

A Roma nasce il condominio scolastico: cos'è e come funziona

A Roma nasce il primo condominio scolastico della capitale per far fronte alla carenza di spazi per la didattica negli istituti: cos'è e come funziona

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

A Roma nasce il primo condomino scolastico della città metropolitana, uno strumento per risolvere l’annoso problema della carenza di aule. Ecco cos’è e come funziona.

L’idea del condominio scolastico a Roma

Bidello? No, serve un portiere. Perché la nuova ‘scuola’ che sta prendendo forma non è in una struttura scolastica vera e propria, ma in un condomino. L’idea della Città metropolitana di Roma è questa: utilizzare il patrimonio immobiliare pubblico per far fronte all’esigenza di più aule per le scuole superiori.

Come riportato da ‘la Repubblica’, lo spazio individuato per il primo condominio scolastico della capitale è Palazzo Sora, che si trova al civico 217 di corso Vittorio Emanuele II. L’edificio, costruito nel XV secolo dal Conte di Lavagna Urbano Fieschi, è diventato di proprietà del Comune nel 1892. Da quel momento, ha spesso ospitato istituti scolastici.

Da qualche anno Palazzo Sora ospita alcune aule del Liceo classico Virgilio, di cui è diventato a tutti gli effetti una succursale, e dell’Istituto De Amicis-Cattaneo, le cui classi però dovrebbero tornare nella sede centrale a Testaccio.

Il grande spazio della struttura che resta inutilizzato ha dato alla Città metropolitana di Roma, competente per le scuole superiori, l’opportunità di alleggerire alcuni istituti con numerosi iscritti. Nella capitale, infatti, capita spesso che alcune scuole si trovano costrette a respingere alcune domande di iscrizione per la presenza di troppi studenti rispetto agli spazi a disposizione.

Cos’è un condominio scolastico e come funziona

Da qui è nata l’idea del condominio scolastico, “un nuovo concetto di spazio polifunzionale e dinamico: ogni scuola avrà a disposizione un intero piano“, ha spiegato Daniele Parrucci, consigliere delegato all’Edilizia scolastica della Città metropolitana di Roma Capitale.

Come qualsiasi scuola, la struttura è composta di classi, bagni, uffici amministrativi e, eventualmente, laboratori. Spazi come la palestra, l’aula magna e le biblioteche, invece, sono condivise.

A occuparsi della pulizia e della sicurezza a livello amministrativo sarà la Città metropolitana, mentre al posto del collaboratore scolastico “è prevista la presenza di un portiere”, ha proseguito Parrucci. Il suo compito è quello di “vigilare sugli ingressi e sulle uscite, ma anche gestire gli spazi comuni”, proprio come accade in un normale stabile di tipo residenziale. E come in ogni palazzo, ci sarà anche un regolamento condominiale, che sarà definito e attuato al momento della ‘trasformazione’ dell’immobile in condominio scolastico.

Lavori partiti

I lavori per riqualificare Palazzo Sora e renderlo a tutti gli effetti un condominio scolastico sono già partiti e, salvo imprevisti, dal prossimo anno 2025/2026 ospiterà in totale 620 studenti. A quelli del Virgilio già presenti, che occupano un piano, si aggiungeranno quelli di una scuola serale e quelli del Liceo Vittoria Colonna, che nella sede centrale potrà così tornare ad utilizzare i laboratori al momento adibiti ad aule proprio per la carenza degli spazi.

“L’investimento iniziale — ha precisato Parrucci — era di circa 700mila euro, ma con le modifiche che ci hanno chiesto la Soprintendenza e i Vigili del fuoco per l’adeguamento dei sistemi di sicurezza e antincendio supereremo il milione: soldi che sono già totalmente disponibili”, ha assicurato.

Il commento della presidente dell’Anp

“È un’ottima idea”, ha commentato a ‘la Repubblica’ la presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp) del Lazio Cristina Costarelli. “In questo modo la Città metropolitana riesce a sistemare diverse scuole. In contemporanea, con un intervento solo. Penso che riutilizzare edifici simili sia la strada giusta per i licei del centro”, dove, a differenza di altre zone della città, non si è potuto costruire con i fondi del Pnrr.

Come detto, nel condominio scolastico, ogni piano sarà assegnato ad un istituto diverso. Un “valore aggiunto” per chi lo vive, ha proseguito la presidente di Anp Lazio. “Avere in un unico stabile studenti e docenti di più indirizzi, con esperienze diverse, significa poter conoscere altre realtà, fare scambi, progetti, attività di tutoring reciproco. Dal punto di vista didattico non ho dubbi, sarà una grande risorsa“.

Sarà però fondamentale gestire “i momenti dell’entrata e di fine delle lezioni” con “cura e attenzione”. Cosa che si potrà fare solo se “il regolamento che arriverà nei prossimi mesi sarà ben strutturato. E rispettato”, ha concluso Cristina Costarelli.