Achille Costacurta dal centro penale alla scuola: la rivelazione
Achille Costacurta, dopo la polemica, è tornato a parlare sui social a proposito della scuola e del suo passato turbolento in una comunità di recupero
Sono trascorsi circa due mesi dalla polemica scoppiata dopo la pubblicazione sui social, da parte di Achille Costacurta, di alcune frasi rivolte a sua madre. Ora il figlio di Martina Colombari e Billy Costacurta è tornato a parlare di sé a cuore aperto verso i suoi follower, svelando di aver intenzione di tornare a scuola, ma ammettendo anche di aver trascorso un periodo traumatico della sua vita all’interno di un centro penale.
- Achille Costacurta vuole riprendere gli studi
- "Sono stato in un centro penale": la rivelazione di Achille Costacurta
Achille Costacurta vuole riprendere gli studi
Dopo due mesi di assenza dai social, il figlio di Martina Colombari e Billy Costacurta è riapparso sul suo profilo TikTok la sera del 7 settembre, avviando una diretta nella quale si è aperto con i suoi seguaci e raccontando qualcosa in più della sua sfera privata e del suo passato turbolento. Oggi 19enne, Achille ha esordito con una frase in merito a quanto accaduto a luglio: “Le polemiche? Faccio errori come tutti, ma sono un bravo ragazzo”. Proseguendo nel discorso, ha poi espresso la sua volontà di riprendere gli studi, dopo le difficoltà scolastiche degli anni scorsi: “Nella vita ho fatto tante cose, ho fritto in un bar e poi ho lavorato in ufficio. Ora mi sono fermato per pensare, il 3 ho un’udienza, poi vado a riscrivermi al liceo“.
Probabilmente non frequenterà la scuola, ma studierà per ottenere il diploma finale, come da lui dichiarato: “Mi presento all’esame senza dover frequentare la scuola”. Non è chiaro quale sarà la scuola scelta per riprendere gli studi. Come dichiarato da sua madre in un’intervista, infatti, Achille ha cambiato diversi istituti nel corso degli anni.
“Sono stato in un centro penale”: la rivelazione di Achille Costacurta
Nel suo faccia a faccia virtuale con i fan, Achille Costacurta ha poi fatto una rivelazione in merito al suo passato turbolento, svelando di aver trascorso un periodo della sua vita in un centro penale. “Sono stato un anno e sette mesi in un centro penale. Eravamo ragazzi di tutte le età, in camere da 4 ma eravamo in 30. Loro prendevano 160 euro a persona e a noi davano massimo un cucchiaino di parmigiano a pranzo e uno a cena, il ketchup e la maionese solo il sabato e la domenica, le bibite solo nei festivi. Sono stato in cucina e nell’orto, poi ho usato il trattore di notte e mi hanno tolto questa possibilità. Sbagliando si impara e per fortuna l’ho capito adesso. Meglio ora che a 50 anni”, è il suo racconto.
Un’esperienza non facile in questa comunità di recupero, che racconta approfonditamente durante il discorso su TikTok: “Ci sono stato dai 15 ai 17 anni. Non potevo uscire e non potevo fare nulla. Sveglia alle 7.30 e se alle 7.45 non eri già a fare colazione, avevi una sigaretta in meno. Ne facevamo dieci al giorno. Se tutti i partecipanti non erano in fila, non facevano mangiare nessuno. In questo modo tutti si arrabbiavano con chi sbagliava -ha proseguito il 19enne-. Robe assurde. Un posto gestito dalla chiesa. Un’esperienza dura che però mi è servita. La mia testa è però un po’ matta e ogni tanto ci ricasco”.
Nel suo futuro, oltre al conseguimento della Maturità, c’è spazio anche per un nuovo progetto, ovvero la stesura di un libro incentrato sulla sua adolescenza trascorsa anche in questo istituto, sebbene differente da un carcere vero, e sui ricordi traumatici che lo hanno segnato.